facebook rss

Il banchinamento
del molo Clementino
divide il centrodestra

IL SINDACO di Ancona Daniele Silvetti è da sempre contrario all'hub che andrebbe a sorgere dietro alla Fincantieri, mentre la Regione Marche ha inserito l'opera nel piano decennale delle infrastrutture. Favorevole anche il capogruppo di Fdi Carlo Ciccioli. Il primo cittadino dorico incassa il sostegno di Francesco Rubini e del comitato Porto-Città, mentre Ciccioli quello di Ida Simonella e del Pd di Ancona

Il molo Clementino sullo sfondo

di Antonio Bomba

Porto, croce e delizia della politica locale, al punto da far sorgere una netta divergenza di vedute tra alcuni esponenti del centrodestra regionale rispetto a quello comunale, rendendo così non proprio fluida, quantomeno come immagine e apparenza, quella filiera istituzionale da tempo promossa come una virtù. Tuttavia si tratta di «Un semplice dialogo interno» secondo lo stesso Ciccioli, mentre per il Pd di Ancona siamo davanti a «Un cortocircuito che paralizza l’economia locale».

Ad ogni modo, entrando nel cuore dell’argomento, l’oggetto del contendere è il banchinamento del molo Clementino e l’attracco delle grandi navi da crociera dietro la Fincantieri.

Un terminal a cui il sindaco di Ancona Daniele Silvetti ha detto ‘no’ sin dalla campagna elettorale e che adesso è invece ufficialmente nei programmi della Giunta Regionale, visto che martedì è stato inserito nel Piano delle Infrastrutture deliberato dalla stessa e avente validità fino al 2032. Un’opera, quella del Clementino la quale, stando ai bene informati, dovrebbe essere addirittura ‘benedetta’ sabato dalla premier Giorgia Meloni, quando sarà in visita ad Acqualagna per firmare l’accordo di coesione con la Regione Marche stessa.

La situazione attuale, con un rapido riassunto, è pertanto questa: Silvetti dice no al banchinamento del Clementino soprattutto per motivi ambientali, ritenendo i danni da inquinamento superiori ai benefici economici che ne deriverebbero. Il ‘no’ ad un incremento degli attracchi non è tuttavia assoluto, in quanto nella sua visione questi sono previsti ai moli 27 e 28 nell’ambito del progetto di ‘Penisola’ quando quest’ultima sarà completata.

E proprio da qui nascono le divergenze in casa centrodestra in quanto, secondo molti, la Penisola è imprescindibile ma per completarla ci vorranno minimo 15-20 anni. Per alcuni occorre pertanto trovare una soluzione di breve-medio periodo onde evitare di perdere molti introiti e rallentare il progetto di polo intermodale composto da aeroporto, porto e interporto.

Così a quanto pare la pensa anche l’Autorità Portuale che sta portando avanti lo studio di fattibilità del progetto.

Difficile pensare tuttavia che Silvetti non abbia una soluzione intermedia da proporre a tutte le parti in gioco anche se poi questa dovrebbe andare bene a tutti. Staremo a vedere.

Carlo Ciccioli, Capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale

A rompere le righe ieri è stato, tramite comunicato stampa, il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio Regionale Carlo Ciccioli, facendo notare tra le altre cose come occorra «Avere una visione orgogliosa di Ancona, ben sapendo che un capoluogo di Regione forte è sinonimo di una Regione forte e competitiva. Come classe politica abbiamo la possibilità di accompagnare le Marche in questo nuovo millennio. Servono coraggio e capacità di mediazione».

Esaurito il preambolo Ciccioli, nella sua personale analisi, elenca 3 macro-progetti, di cui il porto è il terzo. Secondo lui lo scalo dorico è «il nodo nevralgico sul quale occorre avere coraggio, non spregiudicatezza, dico coraggio» passando poi a spiegare come «Due ‘sì’ convinti per la difesa della struttura del Porto storico e del Molo Clementino e per la salvaguardia dell’ambiente arrivando a emissioni zero con l’elettrificazione delle banchine e l’utilizzo del carburante ‘verde’ e dell’idrogeno. Occorre, però, un terzo ‘si’: Molo esterno area Fincantieri, lato mare, per le grandi navi da crociera, utilizzabile in seguito per il grande diporto».

Con questa foto, tratta dal proprio profilo facebook, oggi il sindaco di Ancona Daniele Silvetti si è rivolto ai propri concittadini

L’ex onorevole prosegue facendo notare come questa sia per lui «una tessera imprescindibile per una sempre maggiore integrazione tra Porto-Aeroporto-Interporto. Infatti, le navi da crociera aumenterebbero in frequenza e numero di approdi, fino a 3 a settimana, con grande potenziamento turistico, ancora di più se con l’apporto di Costa Crociere e Viking. Il connubio con l’Alta velocità ferroviaria, da potenziare non solo con Trenitalia, per ora modesto. Msc ha acquistato il 50% di Italo per farlo diventare l’Alta Velocità del versante Adriatico. La rinascita dell’Aeroporto delle Marche con nuovi voli e dell’Interporto con Amazon e certamente altri investitori, contribuirà a far accrescere l’importanza e la strategicità del Porto, quale hub primario di riferimento dell’Adriatico, considerando che sono in corso trattative per l’acquisto di una partecipazione di Msc in Ita, l’ex Alitalia, insieme a Lufthansa, che assegnerebbero più voli charter e di linea a Falconara».

Francesco Rubini, Altra Idea di Città

Tutto questo, sempre secondo lo storico esponente della destra anconetana «in attesa del completamento delle banchine 27 e 28 con ulteriori riempimenti e della realizzazione della nuova Penisola che rappresenterà il tassello conclusivo del progetto portuale, i cui tempi realisticamente si misurano tra 15-20 anni. A trarre beneficio da tutto ciò sarà certamente la città di Ancona, ma anche l’intera Regione. Mi auguro, quindi, che non ci siano voci dissonanti rispetto al miglioramento delle infrastrutture, ma che al contrario ci sia una ‘visione orgogliosa e vasta’ di ciò che possiamo realizzare senza sacrificare il tema ambientale e quello culturale, salvaguardo entrambi».

In conclusione, per il capogruppo di Fdi in Regione «L’area metropolitana di Ancona può avere tre grandi partner: Fincantieri, Msc e Amazon. Attori internazionali per far decollare la città al meglio e rendere il suo Porto capitale dell’Adriatico. Non facciamoci sfuggire queste opportunità».

Nel comunicato sono riportati però anche altri 2 punti, come avevamo detto, che riportiamo per dovere di cronaca: «1) Le Marche hanno bisogno di un capoluogo, Ancona, forte, autorevole, attrattivo, governato finalmente bene, primo macro-progetto. E questo perché infinite sono le possibilità che si possono aprire per la città in sé e per i Comuni vicini, prendendo in esame uno degli strumenti che già esistono: Unione dei Comuni, Area Metropolitana, Città metropolitana. Il tutto per arrivare a un bacino di circa 250mila abitanti che ponga il nostro Capoluogo tra le città italiane rilevanti. Il dibattito avviato ha fatto registrare più ‘si’ che ‘no’. E ora il momento di agire, convocando tutti gli attori interessati in un summit permanente che possa far iniziare questo percorso. L’Amministrazione Silvetti è pienamente orientata in questo senso. 2) Il secondo macro-progetto riguarda il perfezionamento del funzionamento del nodo intermodale Porto-Aeroporto-Interporto. Il tris vincente del centrodestra a guida Francesco Acquaroli che, in soli tre anni, è riuscito a mettere a sistema queste strategiche infrastrutture a beneficio di una Ancona finalmente sempre più capoluogo di Regione, anche grazie all’elezione di Daniele Silvetti, e dell’intero territorio regionale».

Ida Simonella, capogruppo di Ancona Futura in consiglio comunale

Inutile dire però che a far rumore sia stato però quello relativo al molo Clementino.

Così, in sostegno a Silvetti, arriva Francesco Rubini di Altra Idea di Città, cioè la sinistra, da sempre contrario allo scalo dietro la Fincantieri, il quale non la tocca di certo piano e così commenta su Facebook: «Ciccioli ha un grande pregio: sta sempre dalla parte sbagliata e cioè con i potenti che vogliono camminare sulla testa della gente. Ma, del resto, è sempre stato un fascista e come tale nemico della collettività».

Sul tema questa mattina è tornata anche Ida Simonella, candidata a sindaca per il centrosinistra alle amministrative di maggio scorso. D’altro canto la coalizione ‘Progetto Ancona’ che la sosteneva, aveva nel banchinamento del molo Clementino uno dei punti cardine del proprio programma elettorale. Simonella su Facebook ha così scritto: «Il molo Clementino è la grande opportunità di mantenere e far crescere le crociere in Ancona, per chi le considera un bene per la città. Banchina elettrificata, navi di ultima generazione e grande opportunità di sviluppo. Lo dico – prosegue l’ex assessora al porto per 10 anni, oggi capogruppo di Ancona Futura in consiglio comunale – da sempre e lo ribadirò nella commissione che ho chiesto, con altri colleghi, una settimana fa, e che ci sarà il 30 ottobre. Silvetti si è dichiarato contrario, ma nel frattempo mi pare che glielo stiano dicendo anche i suoi».

Susanna Dini, capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale

Simonella prosegue quindi con una lista: «Nell’ordine: Fratelli d’Italia con Ciccioli che dice anche molto onestamente: per la penisola ci vogliono 15-20 anni, non si può aspettare quella e perdere tutto; il governatore Acquaroli, che inserisce il progetto del Molo per le navi crociera nel piano delle infrastrutture regionali; la presidente del consiglio Meloni che, leggo dai giornali, battezzerà sabato quel piano. Benvenuti nella realtà. #inversioneaU #porto».

Sulla stessa linea è l’intero gruppo consiliare del Partito Democratico: «Assistiamo attoniti – inizia così il loro comunicato stampa – al braccio di ferro tra Acquaroli-Ciccioli, Silvetti e Garofalo sul Molo Clementino. Da una parte, il governo regionale inserisce la realizzazione del terminal crocieristico nel Piano Regionale delle Infrastrutture 2023, con priorità 1 e il Presidente Adsp Garofalo proclama ‘l’avanti tutta’, ritenendo l’opera irrinunciabile. Dall’altra, Silvetti, più isolato che mai, garantisce l’esatto contrario, e cioè che il Molo non si farà. Un pericoloso cortocircuito politico, tra istituzioni tutte governate dal centrodestra, che rischia di creare seri danni alla credibilità e all’economia del nostro territorio. Solo la realizzazione del Molo Clementino -proseguono i Dem – possibile nel breve periodo, al contrario della ‘penisola’, per la quale dovremo aspettare almeno 15 anni, può garantire che il mondo della crocieristica non abbandoni totalmente e definitivamente Ancona, optando per Porti più evoluti. Si faccia dunque chiarezza, e si tuteli lo sviluppo dell’infrastruttura più importante».
Il Pd conclude sostenendo come a loro modo di vedere «La moderna crocieristica, con i nuovi sistemi di alimentazione ‘verde’ e l’elettrificazione delle banchine, può validamente legare insieme quegli obiettivi di sostenibilità ambientale, sviluppo economico e lavoro che sono alla base della crescita equilibrata della Città e del Paese».

Nel pomeriggio è poi arrivata la replica di Ciccioli stesso che mette a tacere gli avversari del Pd e tutte le polemiche correlate alla sua dichiarazione di ieri: «Primo punto: il mio rapporto con il sindaco Daniele Silvetti è solidissimo e improntato alla massima collaborazione. Lo stesso dicasi per il mio rapporto con il Presidente Francesco Acquaroli, non c’è bisogno neppure di sottolinearlo, è nei fatti. A sinistra se ne facciano una ragione. Terzo punto: la filiera di centrodestra Governo-Regione-Comune sta realizzando, in pochissimo tempo, tanti obiettivi sul porto, e non solo, che la filiera di sinistra Governo-Regione-Comune, in Pd in particolare, in decenni, non ha mai conseguito nonostante abbia avuto tempo ed opportunità. Quarto ed ultimo punto: siamo una squadra, un team, nella quale si propongono idee e obiettivi, se ne discute e si fa sintesi per prendere la giusta decisione in favore della città e non del proprio tornaconto personale».

Sempre Ciccioli replica ai Dem sottolineando come nel centrodestra «possiamo anche avere sensibilità diverse in merito al Porto o a qualsiasi altro argomento, ma certamente è il bene della città quello che vogliamo perseguire. Soprattutto dopo che Ancona, governata per decenni dalla Sinistra, è stata spenta in tanti settori e molti ambiti. Gli attori che vivono la vitale e strategica infrastruttura portuale e le categorie economiche sono felici di averci come interlocutori perché ci riconoscono, ciascuno per la propria responsabilità, l’onestà intellettuale di una visione nuova per una ‘Grande Ancona’. Ci sono interessi legittimi e visioni diverse, ma tutti sono complementari».

Al momento, l’unico messaggio del sindaco è indiretto e giunge sempre tramite Facebook: «Continueremo a camminare a testa alta e con la schiena dritta per Ancona e gli Anconetani. Vi voglio bene» con tanto di cuore e bandiera italiana come emoticon.

 

Poco prima delle 19 anche il Comitato Porto-Città si è espressa sull’argomento ribadendo la propria forte contrarietà ad un nuovo scalo crocieristico: «A seguito delle gravissime esternazioni stampa del capogruppo regionale di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli, il Comitato Porto Città di Ancona rammenta ai politici regionali e comunali di ieri e di oggi che non si fanno affari sulla pelle dei cittadini. Si rammenta loro che senza la Valutazione Ambientale Strategica del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Mase, non c’è né variante localizzata, né molo Clementino per le grandi navi da crociere, a meno che la politica non intenda imporre le sue ragioni sulle leggi e i regolamenti in vigore. Forse è il caso che il dibattito venga ricondotto democraticamente su dati oggettivi e non sui proclami che arrivano da destra e da sinistra».

Il comitato prosegue facendo notare come secondo loro «Il Piano Inquinamento Atmosferico di Ancona, commissionato da Comune di Ancona, Regione Marche e da Autorità Portuale, è stato presentato nel 2021 e ha evidenziato che dal 2013 al 2017 la città ha avuto 110 morti all’anno per l’inquinamento atmosferico in gran parte dovuto dalle attività del porto. Peraltro, allora non furono conteggiati i dati inquinanti relativi alle navi da crociera che già in quegli anni arrivavano in porto. Il recente parere della Commissione Tecnica del Mase al progetto presentato dall’Autorità Portuale per il molo Clementino nel dicembre 2022 evidenzia l’assenza dei dati sulla mortalità e morbilità, dati che invece esistevano, che potevano essere trasmessi e che avrebbero sicuramente consentito alla commissione tecnica di chiudere la pratica del molo come progetto insostenibile».

In conclusione «Il nostro Comitato si farà carico di presentare lo studio epidemiologico al Mase e ribadisce il suo giù le mani dal molo Clementino con un’Assemblea Pubblica dal titolo ‘A che punto siamo con il porto e la nostra salute?’  che si terrà il giorno 9 novembre presso la sala consiliare della sede comunale in piazza XXIV Maggio, dove i cittadini potranno porre domande ai relatori invitati: prof. Floriano Bonifazi, coordinatore Pia di Ancona, Ing. Rossana Cintoli dell’Arpam e Daniele Silvetti, sindaco di Ancona».

Roberto Rubegni, Europa Verde

Infine Europa Verde, con un comunicato firmato dai co-portavoce Caterina Di Bitonto e Lanfranco Giacchetti e dal candidato sindaco alle ultime comunali Roberto Rubegni fanno notare come «Un dibattito politico, fatto di contraddizioni e di spaccature all’interno dei due maggiori partiti
delle due coalizioni di centrodestra e di centrosinistra, Fratelli d’Italia e Partito Democratico. I Verdi di Ancona, al di là delle dinamiche politiche tra Regione e Comune, vogliono rimarcare che la cosa importante è quello che verrà fatto per il bene degli anconetani. Sul Molo Clementino ci auguriamo che il sindaco Silvetti riesca portare avanti quanto promesso in campagna elettorale, ovvero una riprogettazione dell’attracco delle grandi navi che non vada a compromettere la qualità ambientale e a inquinare il Porto Antico e il centro cittadino. E se su questo una parte di Fratelli d’Italia, a livello regionale, non gradisce le posizioni anconetane, ci auguriamo rimanga isolata. Ci aspettiamo quindi che il sindaco di Ancona e la sua maggioranza portino avanti quanto
promesso, perché la transizione ecologica è il futuro, tutela l’ambiente e la salute dei cittadini».

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X