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La Giunta comunale conferma il ‘no’
al Banchinamento del Molo Clementino
«in rispetto delle linee programmatiche»

LA CONFERMA è giunta oggi quando l'Amministrazione dorica ha espresso parere favorevole al documento di programmazione strategica di sistema proposto dall'autorità di sistema portuale a condizione che vengano rispettati gli indirizzi espressi in assise

di Antonio Bomba

No e ancora no al banchinamento del Molo Clementino, così come all’attracco dei traghetti dietro lo stabilimento della Fincantieri.

La risposta della Giunta comunale di Ancona al piano infrastrutture pluriennale della Regione Marche, a Carlo Ciccioli, all’Autorità di Sistema Portuale e al centrosinistra locale è arrivata oggi mediante un atto ufficiale, vale a dire la delibera attraverso la quale l’Amministrazione esprime sì un parere favorevole e approva il Dpss, il documento di programmazione strategica di sistema, a patto però che questo sia condizionato agli obiettivi del consiglio comunale che erano e restano quelli indicati nelle linee programmatiche del mandato e nel Dup. E, tra questi, è ribadito il no al banchinamento del molo Clementino per questioni ambientali. Allo stesso tempo la Giunta ribadisce che i traghetti andranno spostati dal porto storico all’area ex silos con la ‘Penisola’ come destinazione finale quando questa sarà attivata e, nel contempo, invita sempre l’Autorità Portuale a sollecitare chi di dovere ad attrezzarsi in maniera idonea per l’elettrificazione delle banchine.

Provando a fare un po’ di ordine, cosa non semplice, gli indirizzi indicati dal Comune nel dettaglio prevedono: Porto ed economia del mare. Interventi logistici, spostamento porto commerciale e realizzazione della cosiddetta Penisola; interventi logistici: trasferimento traghetti dalla banchina del porto storico all’area ex silos; intraprendere tutte le azioni politiche e amministrative necessarie al fine di interrompere l’iter di realizzazione della banchina per le grandi navi da crociera al Molo Clementino in ragione del rilascio, o diniego, del vincolante parere di Via/Vas da parte dei Ministeri competenti; Pia Ancona, cioè il Progetto inquinamento atmosferico attuabile mediante monitoraggio e previsione della qualità dell’aria, mitigazione delle emissioni in aria, adattamento e prevenzione; turismo e crocieristi: sviluppare accordi, elettrificare banchine, rafforzare accoglienza; mobilità: concertare con Adsp la definizione di una mobilità sostenibile che tenga conto dei fattori Porto, intermodalità e grande viabilità.

Daniele Silvetti, sindaco di Ancona

Quindi, venendo al cuore della notizia «L’Amministrazione ribadisce l’intenzione di sostenere l’Autorità di Sistema Portuale nei progetti di crescita e sviluppo dei traffici crocieristici, ponendo però come tema centrale la questione ambientale e della salute pubblica, in considerazione anche dei rilievi espressi dal Mase per il progetto del Molo Clementino. Pertanto, l’Amministrazione condivide fortemente lo scenario di sviluppo della cosiddetta Penisola ‘Banchina Marche’ contenuto all’interno del Dpss, quale luogo di collocazione finale delle attività croceristiche e di trasporto Ro/Ro e Ro/Ppax, con specifiche strutture dedicate e adeguata viabilità» valutando pertanto come «necessario terminare con massima rapidità le banchine previste dall’attuale Prg del Porto propedeutiche anche all’aggancio con la nuova penisola».

L’Amministrazione comunale inoltre, citando l’auspicato quadro di sostenibilità, invita «sin d’ora l’Autorità di Sistema Portuale ad iniziare le dovute interlocuzioni con Enel/Terna per un indispensabile maggior dimensionamento della infrastruttura elettromeccanica nell’intero porto. Ciò al fine di poter disporre della potenza elettrica necessaria, allo stato attuale giudicata del tutto insufficiente, e che tornerà utile a sostenere il sistema di cold ironing in ragione del notevole assorbimento di cui necessitano le moderne navi da crociera».

Carlo Ciccioli, Capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale

Il Comune rende poi noto come Il Dpss sia «un documento di programmazione che definisce: gli obiettivi di sviluppo dell’Autorità Portuale di Sistema per tutti i porti di sua competenza; individua gli ambiti portuali dei singoli scali amministrati; ripartisce gli ambiti portuali in aree portuali, retroportuali e di interazione porto-città. Individua, infine, i collegamenti infrastrutturali di ultimo miglio. Una volta approvato il Dpss, da parte dell’Autorità di Sistema Portuale, verranno redatti i singoli Piani Regolatori Portuali degli scali amministrati».

Per la parte relativa al porto di Ancona, vengono quindi individuati 9 obiettivi di sviluppo: miglioramento dell’accessibilità marittima e della navigazione, approfondimento/ripristino dei fondali e gestione dei sedimenti dragati, miglioramento dell’accessibilità e mobilità terrestri, potenziamento e riorganizzazione delle infrastrutture a mare e a terra, sostegno della cantieristica navale e nautica, valorizzazione/sviluppo delle esistenti connotazioni della portualità turistica, Sostenibilità ambientale, Coniugare sviluppo e tutela del lavoro, Valorizzazione del rapporto porto-città.

Il parere favorevole al Dpss dovrà adesso essere inviato all’Autorità di Sistema Portuale entro il 2 novembre.

Insomma, nessun dietro front sul tema da parte della Giunta Silvetti. Si attendono adesso le conto-risposte di chi vedeva favorevolmente il nuovo hub per le grandi navi da crociera.

 

Il banchinamento del molo Clementino divide il centrodestra

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