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«La bandiera esposta?
Decisione politica non in linea
con i principi pluralistici»

ANCONA - A criticare la scelta dell'Amministrazione cittadina di solidarizzare con Israele è il Partito Comunista Marche

 

La segreteria regionale del Partito Comunista Marche dice no ed esprime la sua più totale contrarietà alla scelta fatta dall’attuale amministrazione di centrodestra del Comune di Ancona di esporre a Palazzo del Popolo la bandiera dello stato di Israele, ritenendola una scelta prettamente politica non in linea con i principi pluralistici.

«Riteniamo che la decisione prettamente politica di esporre la bandiera dello stato a guida sionista di Israele, condannato dallo stesso segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, per i crimini commessi nei confronti del popolo Palestinese, non sia assolutamente in linea con quello che invece dovrebbe rappresentare un palazzo pubblico espressione dei principi democratici, sociali, civili e plurali. Una scelta – si legge nel comunicato del Pc – prettamente politica e prona, tipica dei partiti di tutto l’arco parlamentare, forti con i deboli e deboli con i forti, che colloca il centrodestra anconetano in un’area ben definita che altresì non ci meraviglia».

In conclusione il Partito Comunista Marche «reputa tale azione irrispettosa e un oltraggio nei confronti delle migliaia di vittime Palestinesi cadute, di ieri, oggi e di domani».

 

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