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‘Clementino’, bagarre in commissione,
Simonella: «Il vostro atto è viziato»,
Silvetti: «Tutto in regola e scelta politica»

ANCONA - Continua a tenere banco la questione dell'attracco delle grandi navi da crociera dietro la Fincantieri. Giunta, maggioranza e sinistra restano per il 'no', mentre il centrosinistra paventa l'ipotesi che l'atto possa essere impugnato da qualcuno al Tar in quanto il parere espresso sul Dpss non è passato per il consiglio comunale. Sotto Palazzo del Popolo protesta del comitato 'Porto-Città'

di Antonio Bomba

Prometteva scintille la riunione della terza (e seconda) commissione di questa mattina. E queste non sono mancate. L’incontro, chiesto da Ida Simonella (Ancona Futura) e Stefano Foresi (Partito Democratico) per capire una volta per tutte la posizione e il modus operandi del Comune in merito al banchinamento del Molo Clementino e l’attracco delle grandi navi da crociera dietro la Fincantieri è quindi avvenuto.

Un punto che al momento vede l’Amministrazione dorica e la sinistra contrarie, mentre Regione, centrosinistra, Autorità Di Sistema Portuale e Carlo Ciccioli capogruppo di Fratelli D’Italia in consiglio regionale sono quantomai favorevoli.

In sostanza il sindaco di Ancona Daniele Silvetti ha ribadito il proprio ‘no’ al banchinamento per preservare la salute dei propri cittadini, visto quanto emerso dal Pia. Tuttavia, se e quando dei nuovi dati dovessero dimostrare il contrario, essendo la propria scelta di tipo politico e non ideologico, egli e tutta la Giunta non avrebbero problemi a rivedere la propria posizione. Tutti inoltre concordano sull’importanza della Penisola. Ma mentre per il centrodestra cittadino è la soluzione, per il centrosinistra questa non riesce a fornire una risposta immediata dato che per la sua realizzazione occorrono minimo 15 anni. E L’autorità portuale? È favorevole come detto all’hub dietro la Fincantieri così come alla Penisola, facendo tuttavia notare come il futuro del porto sarà soprattutto legato alle merci. Sempre il presidente Garofalo ha poi specificato che tutti i parerei giunti non sono in ultimo vincolanti.

Come dicevamo all’inizio però non sono mancati screzi e parapiglia. Prima tra Simonella e Silvetti. E poi tra Giacomo Petrelli (Partito Democratico) e il sindaco. E in entrambe le occasioni il presidente della terza commissione Arnaldo Ippoliti, chiamato oggi a dirigere i lavori, ha avuto il suo bel da fare per riportare l’ordine e permettere il regolare scorrere dei lavori della commissione.

La prima a intervenire è stata proprio Simonella, per 10 anni assessora al Porto nelle due giunte Mancinelli. «La vostra scelta di esprimere parere sfavorevole al Dpss – ha così esordito – ma vincolato al ‘no’ al banchinamento del Molo Clementino doveva passare per il consiglio comunale. Il vostro modo di agire va contro l’articolo 42 del Tuel e può essere facilmente impugnato davanti al Tar da qualche portatore di interesse. I tanti riferimenti al Dup non bastano. La vostra è stata una scelta politica, ma l’atto ha un vizio di legittimità e il comportamento è scorretto».

Poi, entrando nello specifico del parere inoltrato all’Autorità Portuale Simonella ha detto: «Dovranno inoltrare (l’Adsp, ndr) il parere il 2 novembre al Ministero. Mi domando perché siete stati inerti fino a venerdì. È un’iniziativa voluta? E la Regione e il Capogruppo di Fdi che invece sono favorevoli? Sciatteria?. In conclusione considero tutto ciò uno schiaffo al lavoro e ai lavoratori del porto».

Ida Simonella, Ancona Futura

Silvetti ha quindi replicato che «La Giunta ha deciso di attendere fino all’ultimo per sincerarsi di tutto e attendere l’approvazione del Dup in consiglio comunale. Ricordo che siamo una Giunta nuova, in discontinuità con la precedente». Proseguendo, il sindaco ha poi detto come «La nostra linea è chiara sin dalla campagna elettorale e in merito, in consiglio comunale, sono già passate e approvate le linee guida e il Dup che comprendevano il ‘no’ al banchinamento del Molo Clementino». Passando poi alla differenza di vedute con Regione e Ciccioli, Silvetti ha replicato a Simonella che «Noi non abbiamo uomini o donne sole al comando. Esiste il dibattito e la collegialità».

Tutto bene? Non proprio. Durante l’intervento del sindaco Simonella lo ha più volte interrotto con appunti e correzioni a suo modo di vedere doverose. Al che il sindaco le ha risposto «Non le lascio fare una conferenza stampa. Perché questo è quello che lei oggi voleva fare». E da qui primo parapiglia verbale con conseguente intervento perentorio di Ippoliti.

Vincenzo Garofalo, presidente dell’Autorità Di Sistema Portuale Marche-Abruzzo

Calmati gli animi Silvetti ha proseguito nella risposta a Simonella facendo notare come, secondo lui «Lei invoca un po’ troppo facilmente la magistratura. Noi ci fidiamo dei nostri uffici tecnici e del segretario generale (Montaccini, ndr) che è lo stesso di cui vi fidavate pure voi. Poi fate come meglio credete». Da qui la conclusione del sindaco: «Pertanto a parte la differenza di vedute non vedo dove sia il problema. Siamo contrari al Clementino a meno che non vi sia un ente terzo che ci assicuri del contrario con dati specifici. Come sindaco ho la responsabilità della salute dei mei concittadini. E il Pia, peraltro fatto redigere da voi, dice una cosa ben specifica. Quindi, la nostra, è una presa di posizione politica, di certo non ideologica. E il passaggio in aula – ultima specifica di Silvetti – vi sarà quando l’Autorità di Sistema Portuale farà tornare indietro il documento».

Arnaldo Ippoliti, presidente della terza commissione

Presente alla commissione anche il presidente dell’Adsp Marche Abruzzo Vincenzo Garofalo che ha spiegato con diversi interventi e risposte ai consiglieri la posizione dell’Autorità Portuale: «Il nostro modo di agire prevede il massimo rispetto sia degli operatori economici che del tessuto urbano, tanto che il 29/06 abbiamo approvato un documento relativo alla miglior mobilità all’interno del porto. Ma detto questo – ha proseguito Garofalo – il porto va valorizzato e non è solo grandi navi, ma anche altro e tutto va conciliato mantenendo un’identità portuale». Poi, entrando nello specifico del Molo Clementino «Il suo banchinamento è in realtà in programma dal 1988, doveva servire per scopi militari. Adesso trasmetteremo tutta la documentazione, con tutti i pareri e le considerazioni giunte al Ministero e poi sarà lui a far proseguire l’iter».

Garofalo ha inoltre aggiunto che «Tuttavia siamo più ambiziosi del solo Clementino che prevede un solo attracco e per una sola nave. E per questo portiamo avanti il progetto di Penisola, senza dimenticare che il futuro dei grandi porti è e sarà sempre di più rivolto alle merci più che al turismo. Ad ogni modo – ha chiuso – serviranno sempre più banchine e saranno tutte elettrificate».

Francesco Rubini, Altra Idea di Città

Il consigliere di Altra Idea di Città Francesco Rubini: «Quello che sta accadendo oggi è politicamente surreale. Il centrosinistra che si definisce progressista chiede il banchinamento, il centrodestra appoggia la linea di chi era tacciato di essere ‘ecologista a prescindere’. Noi abbiamo questa posizione dal 2018. Siamo contrari al turismo di massa e predatorio perché è dannoso per l’ambiente. Pertanto riteniamo opportuno che si tiri il freno a mano e ci si fermi a riflettere su soluzioni alternative.L’Adsp fa bene a svolgere il suo ruolo – è stata la sua conclusione – ma allo stesso tempo è opportuno che la politica faccia la sua parte».

Jacopo Toccaceli capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale: «Io e il sindaco chiedevamo la Penisola sin dal 2005. Gli atti lo dimostrano. Eravamo 20 anni avanti». E ancora: «Il nostro comportamento è coerente e lineare. Da noi si parla e ci si confronta anche pubblicamente. Siamo abituati a metterci in discussione. Dibattiamo pubblicamente della cosa pubblica senza paura e in piena buona fede».

Jacopo Toccaceli, capogruppo di Fratelli D’Italia in consiglio comunale

Il clima si è riacceso quando ha preso la parola Giacomo Petrelli del Pd: «Il vostro parere negativo non è passato per il consiglio comunale, signor sindaco io mi sono sentito scavalcato. La penisola? Favorevoli ma i tempi sono molto lunghi» Pertanto, secondo lui «Lei (rivolto al sindaco, ndr) ha utilizzato questa come una exit strategy. A me hanno insegnato che la politica è ben altra cosa».

Al che Silvetti gli ha risposto «Io non ho la pretesa di insegnare cosa è la politica a nessuno, ma guardi che sono tanti gli atti della Giunta che non passano in consiglio comunale. E anche adesso, lei sta parlando e la commissione non è certo di poca importanza. Nessuno la esclude da nulla».

Petrelli controbatte che quanto accaduto «non lo poteva fare la legge dice altro» al che Silvetti gli ha risposto: «Ma lei fa il giudice?». E lei? Controreplica Petrelli «No, ma sarei avvocato» è l’ultima risposta in merito di Silvetti prima che ripartisse un coro di voci e contro-voci a difesa dell’uno e dell’altro in cui l’unico intervento udibile è un «Anche qua gli avvocati non mancano non si preoccupi» di Simonella.

Tornata la calma grazie all’intervento di Arnaldo Ippoliti, Silvetti ha proseguito facendo notare come «Il progetto Penisola giace nei cassetti del Comune da anni. Perché non lo si è fatto negli ultimi 10? Intanto eravamo avanti. Qualcuno prima o poi ne renderà conto».

Giacomo Petrelli, Pd

I consiglieri Carlo Maria Pesaresi (Ancona Diamoci del Noi) e Susanna Dini hanno invece posto domande sulla mobilità del porto al presidente Garofalo ricevendo rassicurazioni in merito.

Sono infine intervenuti anche Mimmi Giangiacomi (Pd) e Riccardo Strano (Fdi) prima che la commissione fosse dichiarata chiusa.

Sotto Palazzo Del Popolo invece, picchetto di diversi rappresentanti del comitato Porto-Città a ribadire il loro ‘no’ assoluto al Clementino e più in generale all’incremento del traffico delle grandi navi da crociera al porto antico.

Nel tardo pomeriggio gli stessi hanno anche inoltrato alle redazioni un loro comunicato, questo: «Si è concluso da poco l’incontro, voluto dalla Simonella, della II e III Commissione consiliare avente per oggetto il Porto, in particolare il Dpss, Documento di Programmazione Strategica di Sistema. In questo documento il banchinamento al Molo Clementino entra a piedi pari sia nell’ambito degli obiettivi sia nell’ambito della zonizzazione portuale. Quest’ultima, che prevede tre aree, portuale, retro-portuale e di interazione con la città, inserisce il nostro porto storico, e in particolare quello antico, nell’area retro–portuale, la cui programmazione e gestione è di esclusiva competenza dell’Autorità del Sistema Portuale».

Il comunicato prosegue: «Qui di ostativo c’è tanta roba. Inquinamento, morti premature, vincoli monumentali e ambientali, nuova e accentuata viabilità: ma secondo l’Adsp e il Pd quel che conta è il profumo dei soldi che arriveranno con la concessione del molo per l’hub crocieristico. C’è poi anche la mercificazione dei valori umani fondamentali che non è più accettabile: non si possono mettere sullo stesso piano i 110 morti per l’inquinamento accertati in Ancona dagli studi scientifici e i posti di lavoro. La Politica esiste perché il suo compito è quello di trovare soluzioni-mediazioni per risolvere anche quello che apparentemente può sembrare inconciliabile. Nel caso del porto antico abbiamo un valore in più che né Garofalo né la Simonella comprendono: l’appartenenza di un luogo alla città».

Ancora: «L’Adsp sta raccogliendo i pareri delle istituzioni interessate dal Dpss e quindi anche quello del nostro Comune, ma non è detto che tutti i pareri saranno accolti. Nel Dpss è espressamente indicato che i pareri non sono ostativi. È di venerdì scorso la delibera di Giunta del nostro Comune con la quale si approva il Dpss, ma a patto del ‘no’ al banchinamento del Molo Clementino per questioni ambientali: giustamente il sindaco Silvetti fa suoi gli esiti dello studio epidemiologico del 2021, contrariamente alla Regione Marche e all’Autorità Portuale le quali, ancorché committenti dello studio, lo hanno scientemente ignorato, non allegandolo al progetto del banchinamento del molo Clementino presentato al Ministero dell’Ambiente».

In conclusione il Comitato Porto Città invita i «cari cittadini, giovedì 9 novembre alle ore 17 presso la sala del Consiglio Comunale in piazza XXIV Maggio all’Assemblea Pubblica organizzata dal nostro Comitato per parlare di porto, di salute, del nostro presente e del nostro futuro. Vi aspettiamo numerosi».

La vicenda insomma vede i protagonisti della politica locale decisi a difendere le proprie ragioni. L’affaire ‘Molo Clementino’ però è tutt’altro che chiuso e archiviato e la chiave di volta all’intera vicenda avverrà soltanto quando l’Autorità di Sistema Portuale riceverà atti ufficiali dal Ministero competente.

Carlo Maria Pesaresi, Ancona Diamoci del Noi

Susanna Dini, capogruppo in consiglio comunale del Partito Democratico

Mimmi Giangiacomi, Partito Democratico

Riccardo Strano, Fratelli d’Italia

 

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