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Punto prelievi di Osimo Stazione,
discusse due interrogazioni
in Consiglio regionale

ANCONA – L’assessore Saltamartini ha risposto al capogruppo del Pd e al presidente dell’Assemblea legislativa delle Marche. Mangialardi: «Ha chiarito che l’interlocuzione con la Ast 2 per la riapertura è stata condotta dal comune di Osimo, non dalla minoranza comunale». Latini: «L'Ast si farà carico della continuazione del servizio che rimarrà in piedi anche oltre la scadenza della attuale locazione dei locali»

sede del centro prelievi di Osimo Stazione di proprietà di Rfi

 

«Punto prelievi di Osimo Stazione, Saltamartini sconfessa le liste civiche: l’interlocuzione con la Ast 2 per la riapertura è stata condotta dal comune di Osimo, non dalla minoranza comunale. Sono soddisfatto della risposta fornita dall’assessore Saltamartini alla mia interrogazione in merito al futuro del punto prelievi di Osimo Stazione. Lo ringrazio per aver fatto chiarezza sul ruolo positivo svolto dal Comune di Osimo nell’interlocuzione con l’Ast 2 per arrivare alla riapertura in tempi brevi del centro nei locali presi in affitto da Rfi, dove era ubicato prima che lasciasse posto alle Unità Speciali di Continuità Assistenziale per l’emergenza Covid-19». Il commento arriva dal capogruppo regionale del Pd, Maurizio Mangialardi che ha interrogato gli amministratori regionali sulla riapertura del centro prelievi, chiuso un anno fa nei locali affittati della stazione ferroviaria, nella frazione osimana.

Maurizio Mangialardi

«Una chiarezza dovuta, visto che la minoranza in consiglio comunale, in modo del tutto irrituale e senza alcun merito, ne aveva rivendicato la paternità. Bene anche che Regione, Comune e Rfi stiano verificando la possibilità di allungarne le prestazioni oltre la scadenza del contratto di locazione, in scadenza la prossima primavera. Ovviamente ci aspettiamo che dalle parole si passi presto ai fatti. Da parte nostra continueremo a monitorare l’evolversi del percorso al fine di evitare che possano insorgere nuovi ritardi. Anche perché stiamo parlando di un servizio molto importante, con un bacino di utenza che copre un porzione estesa del territorio, comprendente i comuni di Osimo, Castelfidardo, Loreto, Numana e Sirolo».

Dino Latini

Nell’aula del Consiglio regionale oggi è stata discussa anche l’interrogazione sul tema presentata dal presidente del Consiglio regionale Dino Latini (Udc-Listeciviche Marche). «La riapertura del centro prelievi di Osimo Stazione è garantita, come ha risposto l’assessore Saltamartini alle due interrogazioni del presidente del Consiglio regionale Dino Latini e del capogruppo PD Maurizio Mangialardi. – fa sapere in una nota lo stesso Latini – L’assessore ha precisato che il servizio rimarrà in piedi anche oltre la scadenza della locazione del centro prelievi ora esistente tra Comune di Osimo e Rete ferrovie dello Stato con scadenza nella prossima primavera. Con ogni probabilità l’Ast si farà carico della sistemazione del centro e della sua continuazione del servizio. Si ricorda che il centro prelievi è stato aperto nel 2002-2003 dall’amministrazione Latini, con il recupero di locali vuoti della stazione ferroviaria e ha costituito un importante servizio sanitario per tutta la popolazione della frazione di Osimo Stazione, Castelfidardo e parte di Ancona».

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