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Stop al braccio di ferro:
Comune e Tribuzio trovano l’accordo
sul trasporto pubblico locale

OSIMO – Il contratto di servizio non sarà interrotto anticipatamente dalla società, come paventato nelle scorse settimane, ma proseguirà fino alla scadenza naturale di febbraio 2024. L’ente locale ha riconosciuto alla srl un ristoro per il sopravvenuto aumento del costo del carburante per gli anni 2022-2023 e per le due mensilità 2024 per circa 33.400 euro

 

 

Comune di Osimo e Tribuzio, la società che gestisce il trasporto pubblico locale nella città dei ‘senza testa’, oggi hanno annunciato che non si interromperà anticipatamente il loro accordo contrattuale, come era stato paventato nelle scorse settimane. Dopo mesi di confronti, qualche incomprensione poi limata e di invio incrociato di corrispondenza, la decisione è arrivata con la mediazione delle organizzazioni sindacali a tutela dei 5 lavoratori. «A seguito di un contatto costante e costruttivo tra comune di Osimo, Tribuzio Marche srl e le organizzazioni sindacali in dato odierna si è giunti ad un accordo per garantire la prosecuzione del servizio Tpl fino a scadenza naturale del contratto prevista per febbraio 2024; la salvaguardia dei livelli occupazionali ed il puntale pagamento della retribuzione ai lavoratori» fa sapere il sindaco Simone Pugnaloni.

«L’Amministrazione comunale ha concordato con la Tribuzio Marche srl un riequilibrio del contratto di concessione in essere con il riconoscimento di un ristoro per il sopravvenuto aumento del costo del carburante per gli anni 2022 e 2023 e per le due mensilità 2024 pari ad un cifra complessiva di circa 33.400 euro. – prosegue Pugnaloni – Resta inteso che eventuali ed ulteriori contributi che dovessero essere erogati dalla Regione Marche al Comune di Osimo per il caro carburante verranno versati alla Tribuzio Marche srl solo per la differenza di quanto già anticipato dal Comune. Domani quindi il servizio proseguirà regolarmente».

 

 

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