di Alberto Bignami (foto di Giusy Marinelli)
«Torrette è l’ospedale su cui la Regione Marche ha puntato come Dea di secondo livello e per questo è stato finanziato con tutte le risorse aggiuntive che abbiamo ottenuto negli ultimi due anni».
Così, l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, questa mattina intervenendo alla conferenza stampa che l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche ha indetto oggi nell’aula Totti del nosocomio di Torrette, per essersi collocata per il secondo anno consecutivo al primo posto nella classifica tra gli ospedali pubblici d’Italia secondo il Programma Nazionale Esiti (Pne) di Agenas.
«I risultati – ha detto – evidenziano che l’Azienda ha raggiunto l’eccellenza in quasi tutte le 8 aree cliniche di analisi e monitoraggio, e questo testimonia l’impegno dei Primari e la qualità della sanità per quanto riguarda l’alta specializzazione per acuti».
L’assessore ha poi sottolineato come il «nostro compito sarà ora potenziare il territorio, per decongestionare i pronto soccorso e permettere all’Aou delle Marche di svolgere il suo ruolo di eccellenza. A questo – ha proseguito – serviranno gli investimenti del Pnrr: la Regione realizzerà i 9 ospedali di comunità e le 29 case di comunità previsti, anche grazie alle risorse stanziate con l’assestamento di bilancio. Il Pnrr punta sulle cure domiciliari e su quelle territoriali. Diverso è il ruolo dell’Aou trapianti – ha concluso l’assessore -, ricerca e non solo con una qualità della cura che si staglia ai primi posti a livello nazionale. Voglio ringraziare tutti i Primari e il personale sanitario che, di nuovo, hanno meritato questo importante riconoscimento di Agenas».
Il primo posto «E’ il risultato di un grande impegno, un impegno corale – ha detto il direttore generale Aoum, Armando Gozzini -. E, non lo nego, speriamo ci sia una terza volta. Questa è la seconda – ha ricordato -, e non è facile mantenere certi primati».
Poi, la riflessione: «Mi sono chiesto: perché Ancona? E mi sono risposto riflettendo sul fatto che qui c’è un’azienda di secondo livello che rappresenta il 40% dei cittadini fuori da questa provincia, che afferisce a questa realtà, e conseguentemente porta i casi di eccellenza alla cura. Quindi – ha proseguito – soddisfa quello che a mio avviso sono i due parametri: i volumi, cioè la quantità delle prestazioni; e la qualità, che è la ricaduta degli esiti. Tutto ciò – ha spiegato – secondo indicatori precisi, dunque: sul cittadino e quindi sulla qualità del servizio. Secondo me – ha concluso – questa congiuntura si realizza molto bene proprio nelle Marche, col risultato di aver fatto vincere questo ospedale. Ovviamente – ha rimarcato – tutto in una regia di tutto il sistema regionale e di tutti gli ospedali che afferiscono a questa regione».
Infine, il direttore sanitario Auo delle Marche, Claudio Martini, ha spiegato nel dettaglio il Pne che, tra le varie cose, «E’ uno strumento operativo a disposizione delle regioni, delle aziende e degli operatori per il miglioramento delle performance e per l’analisi dei punti critici, attraverso le attività di audit. Non valuta solo l’assistenza ospedaliera, ma fornisce indicazioni utili, anche se indirette, sulla qualità dell’assistenza territoriale. I dati raccolti nelle varie strutture e aziende sanitarie vengono pubblicati annualmente e vengono utilizzati per analizzare gli esiti delle cure a livello nazionali».
L’ospedale regionale di Torrette premiato per la seconda volta come il migliore d’Italia
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