facebook rss

Rubini: «La Giunta revochi la delibera
che permette il banchinamento
del Molo Clementino»

ANCONA - Una specifica mozione è stata presentata in merito dal consigliere di Altra Idea di Citta secondo cui: «Senza quell'atto si bloccherebbe l'intero iter, spero si voglia andare fino in fondo». Nel mentre Carlo Ciccioli e Jacopo Toccaceli, tra i massimi esponenti di Fratelli d'Italia, continuano a lanciare messaggi favorevoli verso l'hub crocieristico. Sempre contrario il professor Floriano Bonifazi mentre Ida Simonella chiarisce vari punti con il Comitato Porto-Città.

Il Molo Clementino, sullo sfondo

di Antonio Bomba

Annullare la delibera del 2019. Quella attraverso la quale il consiglio comunale ha autorizzato l’Autorità Di Sistema Portuale a cambiare la destinazione del Molo Clementino senza mettere mano al Piano Regolatore.

È questo l’atto, la mozione per essere precisi, attraverso la quale il consigliere di Altra Idea di Città Francesco Rubini proverà a interrompere l’intero iter relativo al banchinamento del Molo Clementino e l’attracco delle grandi navi da crociera dietro la Fincantieri. Un progetto a cui è sempre stato contrario sin dal giorno uno.

L’affaire ‘Clementino’, come da noi ampiamente anticipato, continua a tenere banco nel mondo della politica anconetana.

E in questa strana situazione, in cui la sinistra è al momento sulla stessa posizione della giunta di centrodestra, ecco che il principale esponente della prima arriva a chiedere al sindaco Daniele Silvetti e i suoi delegati di compiere il passo decisivo, quello attraverso cui, secondo Rubini e molti altri, ogni altra azione diverrebbe nulla, comprese quelle già intraprese.

Ad ogni modo, entrando sempre più nello specifico, Rubini fa riferimento alla delibera numero 50 del 14 aprile 2019. Quella attraverso la quale, su proposta dell’allora giunta Mancinelli, l’assemblea deliberò l’autorizzazione all’Adsp a procedere al cambio di destinazione d’uso dell’area retrostante la Fincantieri nonostante il Piano Regolatore prevedesse altro.

Francesco Rubini, Altra Idea di Città

Avrà successo il tentativo di Rubini? Chissà. Già quando era stata ora di approvare il Dup, il leader di Aic era riuscito a convincere giunta e consiglieri di centrodestra a inserire nel testo che il Comune avrebbe intrapreso tutte le «azioni, politiche e amministrative, necessarie al fine di interrompere l’iter di realizzazione della banchina per le grandi navi da crociera al molo Clementino».

Da noi contattato telefonicamente, Rubini conferma i perché della sua mozione: «Senza questo atto (la delibera del 2019, ndr) non sarebbe partito alcun procedimento. Silvetti se l’è ritrovata approvata – aggiunge – ma adesso, se questa Giunta vuole davvero andare fino in fondo ha questo strumento dopo le ovvie verifiche preliminari e tecniche». Anche perché «quella delibera è l’unico vero atto amministrativo mai passato in consiglio comunale in merito al banchinamento del Molo Clementino il quale, senza, sin dal 1988 era destinato ad eventuali usi militari stando al Prg».

Nel comunicato inviato a tutta la stampa Rubini fa anche notare «Che la battaglia contro la realizzazione della banchina per le grandi navi da crociera al porto antico sarebbe stata lunga e difficile ne eravamo tutti convinti fin dall’inizio quando, in pochi e senza appoggi, abbiamo iniziato a denunciare le conseguenze negative di un progetto ad alto impatto ambientale, paesaggistico e in termini di salute pubblica. Ora che le posizioni sono chiare, a maggior ragione dopo la commissione consiliare di lunedì 30 ottobre scorso, non c’è più spazio per le moine e i tatticismi: è necessario intraprendere ogni decisione utile al fine di bloccare il progetto, a maggior ragione alla luce delle rassicurazioni dell’autorità portuale in relazione alla volontà di procedere con la progettazione della penisola».

Daniele Silvetti, sindaco di Ancona

Da qui la spiegazione di quanto già detto e descritto nella mozione, con i suoi contenuti e i suoi perché, con la conclusione che «con la nostra mozione quindi chiediamo al sindaco Silvetti e alla sua maggioranza di andare fino in fondo ad una battaglia a difesa della storia di questa città e della salute pubblica dei suoi cittadini affinché la politica, una volta ogni tanto, sappia non piegare la testa ai voleri dei grandi potentati economici e commerciali».

Per dovere di cronaca riportiamo quindi che la famosa delibera numero 50 del 2019 fu votata a stragrande maggioranza dall’allora consiglio comunale. Unici contrari lo stesso Rubini assieme a Stefano Tombolini, oggi assessore ai Lavori Pubblici. Astenuto l’allora gruppo del Movimento 5 Stelle con Andrea Vecchietti, Gianluca Quacquarini e Lorella Schiavoni (Daniela Diomedi era assente) assieme a Daniele Berardinelli (Forza Italia), anche lui oggi assessore tra le altre cose al Turismo e al Verde. Assenti quel 14 aprile 2019, oltre a Diomedi già citata, Mario Barca e Tommaso Sanna.

Sarà interessante vedere adesso cosa faranno Silvetti e la sua squadra. Anche perché egli, l’altro giorno in commissione, aveva spiegato come il suo ‘no’ al Clementino non fosse ideologico, ma prettamente politico e basato sui dati del ‘Pia’ relativi all’inquinamento ambientale. Se altri dati e documenti dimostrassero il contrario egli sarebbe pronto a rivedere la sua posizione.

Carlo Ciccioli, capogruppo di Fratelli D’Italia in consiglio regionale

Anche perché nella stessa maggioranza il dibattito è quantomai aperto con in particolar modo Fratelli D’Italia che vede di buon occhio l’hub dietro la Fincantieri. Oggi Carlo Ciccioli, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, con un comunicato redatto assieme al suo analogo in Comune Jacopo Toccaceli è tornato sull’argomento. I due esponenti di Fdi fan notare come, secondo loro: «L’approvazione del bilancio dell’Autorità Portuale ci rende molto soddisfatti perché si stabiliscono, nero su bianco e con i costi e i relativi finanziamenti, gli step fondamentali per il Porto di Ancona, per il suo sviluppo sostenibile ed economicamente produttivo. Inoltre, lo si riporta agli antichi splendori, anzi vi è un rilancio senza precedenti per far diventare questa infrastruttura un traino formidabile per lo sviluppo regionale. La filiera istituzionale Governo-Regione-Comune garantirà tutto questo. E l’Autorità Portuale avrà la possibilità di portare a compimento i progetti di sviluppo come la ‘penisola’, fondamentale per l’ampliamento della disponibilità di banchine e che rappresenta il tassello conclusivo. Così come il Molo esterno area Fincantieri, lato mare, per le grandi navi da crociera, utilizzabile in seguito per il grande diporto, che servirà da trait d’union in attesa del completamento, per l’appunto, della penisola».

Ciccioli e Toccaceli proseguono poi specificando che «Naturalmente, aspetto imprescindibile come spiegato bene dal sindaco Daniele Silvetti e sottoscritto da tutti noi, la difesa della struttura del Porto storico e del Molo Clementino per la salvaguardia dell’ambiente, arrivando a emissioni zero con l’elettrificazione delle banchine e l’utilizzo del carburante ‘verde’ e dell’idrogeno. Quindi, siamo di fronte a uno sviluppo della città di Ancona che si riappropria, sempre di più, del suo ruolo di capoluogo regionale, salvaguardando ambiente e salute. In attesa del pronunciamento del Mit si stanno ponendo tutti i presupposti, ciascuno per la propria competenza, per il rilancio di Ancona e della sua infrastruttura maggiore: il Porto».

Jacopo Toccaceli, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale

Come ha specificato lo stesso Toccaceli una volta presa parola durante la commissione di Lunedì, non si tratta di una frattura nella maggioranza, bensì di «Un comportamento coerente e lineare. Da noi si parla e ci si confronta anche pubblicamente. Siamo abituati a metterci in discussione. Dibattiamo pubblicamente della cosa pubblica senza paura e in piena buona fede».
Parole confermate da Silvetti il quale ha aggiunto che da loro, cioè nel centrodestra «Non vi sono uomini o donne sole al comando, esiste il dibattito e la collegialità».

Un aiuto al sindaco tuttavia arriva invece dal professor Floriano Bonifazi, allergologo e specialista in malattie dell’apparato respiratorio di fama internazionale, che quel Pia citato qualche riga più sopra lo ha redatto su richiesta della vecchia giunta guidata da Valeria Mancinelli. Bonifazi oggi è consulente di Silvetti e sul proprio profilo Facebook scrive: «Ho dedicato tutta la mia vita professionale di medico pneumologo ed allergologo anche allo studio della qualità dell’aria contaminata da smog e allergeni nella mia ‘citta adottiva’. Le foto delle zone di Ancona maggiormente ed abitualmente interessate le vedete espresse dalla scala di colori, il rosso esprime la qualità peggiore e, senza entrare nei dettagli, si viaggia abitualmente sia per le polveri sottili, cioè pm2,5, che per i gas come i nitrossidi di azoto No2 a livelli dannosi per la salute. Servirà uno sforzo comune se si vorrà ridurre nei prossimi anni l’inquinamento da traffico, riscaldamento ed emissioni portuali, poiché l’aria è di tutti e non dovrebbe avere colori politici soprattutto colori dalle tonalità così accese… dovrebbero bastare già i non rassicuranti colori espressi dalle tabelle».

Ida Simonella, capogruppo di Ancona Futura

Infine va segnalata la risposta di Ida Simonella (Ancona Futura) per 10 anni assessora al porto e massima sostenitrice politica del banchinamento che, in risposta al comunicato stampa del Comitato Porto-Città, nella loro pagina Facebook fa un post per precisare quanto segue: «Buongiorno, essendo chiamata in causa vi scrivo per darvi qualche elemento di informazione in più. Il pss stabilisce le zone appunto di competenza portuale, portuali e retroportuali, e quelle di interazione porto citta. La giunta Mancinelli in data 9.5.2023 ha trasmesso con protocollo 84426 nota in cui chiedeva che l’area del porto antico, così come quella del Mandracchio fossero inserite nelle aree di interazione porto citta. E che via XXIX settembre non entrasse comunque in ambito portuale. Questo in coerenza con gli obiettivi strategici sull’area del porto antico. Il Dpss adottato in comitato portuale con il rappresentante della nuova giunta non ha recepito queste indicazioni. Oggi la giunta Silvetti con delibera n.507 del 27.10.2023 richiama le richieste della giunta Mancinelli e le inserisce come ‘raccomandazioni di modifica’».

E a tarda sera, tramite comunicato stampa, il comitato Porto-Città ha risposto a Simonella: «La ringraziamo per la sua informazione, ma cogliamo l’occasione per risponderle con una precisazione in merito. Nel momento stesso che la vostra giunta ha autorizzato l’operazione molo per le grandi navi da crociera, senza un accordo preventivo sottoscritto tra le parti, ha declassato l’area monumentale ad area retroportuale per legge; ha decretato la fine dell’uso pubblico del molo anche per le leggi sulla sicurezza in vigore nei moli croceristici; ha regalato un pezzo pregiatissimo della città, che da 40 anni gli strumenti urbanistici portuali e regionali attribuivano all’utilizzo urbano, all’Autorità Portuale e alla Fincantieri per l’eternità, all’Msc per 25 anni? 50? 100?».
Il messaggio prosegue: «Queste sono le azioni che avete svolto per raggiungere gli ‘obiettivi strategici sul porto antico’: le future generazioni non vedranno più quello che noi oggi vediamo, mai più il braccio Clementino, serrato da una colata di cemento. Addio alla visuale del Guasco con la Cattedrale, unicità geomorfologica e architettonica realizzata in 2400 anni di storia. Si preoccupa che nella delibera di Giunta 506/2023 la richiesta del molo Clementino in area
‘interazione porto-città’, vostra richiesta ignorata dall’Autorità Portuale, sia posta come raccomandazione e non come condizione? Dispiace anche a noi, ma siamo più preoccupati perché la delibera non riporta un secco no al
banchinamento del molo Clementino come condizione. Sappiamo bene che la nostra preoccupazione non è la sua».
Sempre il Comitato: «Tra qualche giorno la giunta in carica dovrà votare una mozione che potrebbe creare qualche problemino alla variante localizzata. Vedremo se terrà fede a quel ‘Intraprendere tutte le azioni, politiche e amministrative, necessarie al fine di interrompere l’iter di realizzazione della banchina per le grandi navi da crociera al molo Clementino’ riportato anche nella delibera 506/2023. Invece sul segno del suo voto e della sua compagine non abbiamo dubbi: avanti tutta con il molo Clementino. Da parte nostra possiamo dirle che noi metteremo in campo una lotta democratica ferocissima, fino all’ultimo, con Silvetti o contro Silvetti, con o senza l’opposizione di sinistra».

Il primo consiglio comunale utile per discute la mozione di Rubini è l’8 di novembre. Però statene certi, non è finita qui.

Il dottor Floriano Bonifazi

‘Clementino’, bagarre in commissione, Simonella: «Il vostro atto è viziato», Silvetti: «Tutto in regola e scelta politica»

«Giù le mani dal Clementino», picchetto di protesta davanti al Comune

La Giunta comunale conferma il ‘no’ al Banchinamento del Molo Clementino «in rispetto delle linee programmatiche»

Il banchinamento del molo Clementino divide il centrodestra

Il ‘No’ al banchinamento del Clementino entra nel Dup, Rubini: «Vittoria importante per l’intera città»

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X