Giangiacomi: «Il nuovo Inrca nel 2027?»,
Caucci: «Chiedetelo al direttore
e a Camerano, ma a noi non risulta»

Il cantiere del nuovo Inrca di Camerano

di Antonio Bomba

Il nuovo Inrca torna ad essere un rebus su cui aleggiano grigie nubi. Nella scorsa settimana diversi indiscrezioni trapelate hanno portato alla luce come, il nuovo complesso ospedaliero destinato anche alla ricerca scientifica e che sorgerà Camerano, con ogni probabilità subirà ulteriori ritardi nel suo completamento a causa di una distrazione di fondi della Regione Marche. Notizie mai smentite da nessuno.

A portare la questione in consiglio comunale è stata questa mattina la consigliera del Partito Democratico Mirella Giangiacomi: «Le chiedo – rivolgendosi all’assessora ai rapporti con L’Inrca Manuela Caucci – se le risulta questa distrazione di fondi mai smentita da nessuno. Se è vero che il completamento dell’ospedale scivolerebbe al 2027 e con punti interrogativi anche su questa data e se, nell’assetto interno dell’ospedale di specialità vi è già un qualcosa di scritto e presentato in termini di funzionalità».

Caucci ha così risposto che: «Al di là del fatto che quel che riguarda L’Inrca andrebbe richiesto alla presidente Capalbo, preciso anche che è nel territorio di Camerano e non di Ancona. Ad ogni modo, allo stato attuale, a noi non risulta alcun ritardo. La conclusione dei lavori è attesa in un anno e mezzo, poi ci dovrà essere l’allestimento. Se ci saranno dei ritardi convocheremmo una riunione con la Regione e altri enti coinvolti per avere chiarimenti ma, lo ripeto – e conclude – allo stato attuale non ci risulta nulla».

Completamente insoddisfatta della risposta Giangiacomi: «Grazie per la non risposta» è stato l’inizio sarcastico della controreplica della consigliera Dem. «È strano mi risponda così. Lei ha nelle deleghe i rapporti con gli enti sanitari e dunque con l’Inrca. Io non parlo con Maria Capalbo (direttrice generale dell’Inrca, ndr) che conosco anche. Io parlo con lei. Lei è il mio referente. Non mi può rispondere che di tutta questa partita non conosce nulla. E i tempi e il completamento dell’ospedale Inrca – Ancona Sud hanno un impatto enorme perché – prosegue Giangiacomi – sono importanti. Si parla di quella struttura come decongestionante per l’ospedale regionale e servirà a dare un certo tipo di risposta alla popolazione anziana. È estremamente importante che il Comune di Ancona se ne occupi perché da essa deriva la risposta sanitaria delle nostre strutture. Serve quindi attenzione massima e mi aspetterei a questo punto adesso che qualcuno mi smentisse questo ritardo ai lavori addirittura fino al 2027».

Successivamente Giangiacomi con un messaggio in merito ha dichiarato che: «Così facendo, la Caucci dimostra totale disinteresse ai problemi di salute dei cittadini più fragili di Ancona e una grande incompetenza nel ruolo che ricopre»

Contraddittorio politico a parte tra maggioranza e opposizione, è indubbio come la situazione del nuovo Inrca, dovesse essere confermato questo ulteriore ritardo da mancanza di risorse, sia davvero grave.

Ricordiamo che l’ospedale avrebbe dovuto essere completato anni fa, ma tutta una serie di peripezie e vicissitudini hanno compromesso il rispetto dei tempi una volta dietro l’altra. Soprattutto, a metterci lo zampino, sono state le vicissitudini delle ditte che di volta in volta si assicuravano l’appalto ma che, per un motivo o pe run altro, sono state impossibilitate a portare avanti i lavori dopo poco tempo. Nel mezzo anche la lunga pausa dovuta al covid e al primo lockdown. Vedremo se la Regione Marche intenderà confermare o smentire quanto trapelato nelle scorse settimane e oggi portato in aula dalla consigliera Giangiacomi.

Mirella Giangiacomi, Pd

Manuela Caucci assessora del comune di Ancona con delega, tra le altre cose, ai rapporti con L’Inrca

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