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Orlanda Latini: «Sono contraria
ai circhi con animali,
ma la legge va rispettata»

PRESA DI POSIZIONE dell'assessora del Comune di Ancona che rispondendo a un'interrogazione urgente auspica che il nuovo decreto legge in merito venga approvato al più presto dato che la norma vigente «È del '68 e i tempi sono cambiati. Ci impone di concedere loro spazio»

Animali di un circo

di Antonio Bomba

«Sono contraria ai circhi con animali, ma occorre rispettare la legge». Ad affermarlo è stata l’assessora alla loro tutela Orlanda Latini, rispondendo a un’interrogazione urgente sul merito posta dal consigliere comunale di Altra Idea di Città Francesco Rubini. Concludendo il discorso con: «La legge è del 1968, fortunatamente a breve un nuovo decreto legge impedirà l’utilizzo di animali selvatici».

La questione, come detto, è stata tirata fuori dal rappresentante in assise della sinistra anconetana il quale ha portato le rimostranze di animalisti e semplici cittadini, sentitisi contrariati dall’ennesima presenza di animali in ‘sosta’ con il resto della carovana circense al parcheggio dello stadio del Conero. «Per l’ennesima volta – ha iniziato così la sua domanda Rubini – si è avuto un circo con la presenza di animali. E diciamo che le condizioni in cui questi animali sono tenuti ha destato – a detta sua – tutta una serie di denunce e segnalazioni pubbliche. Rispetto a questo sono oggi a chiedere se e quali normative sulla tutela degli animali sono stati attivati, se sono stati eseguiti controlli e di che tipo e se politicamente questa amministrazione intende interrompere questo tipo di manifestazioni in città».

Orlanda Latini, assessora alla Tutela degli animali

Latini ha così risposto che: «Come assessore alla Tutela degli Animali, ma soprattutto come loro amante e soprattutto cittadina, se potessi vieterei i circhi con animali per una serie di svariati motivi. Ma purtroppo la legge nazionale non me lo consente». La norma a cui fa riferimento Latini «è una la legge in vigore dal 1968 che riconosce la funzione sociale dei circhi equestri e ne sostiene lo sviluppo, il sostentamento e ne impone al Comune la dedica di appositi spazi». Da qui il punto che «l’amministrazione quindi non può vietare loro nulla, o si violerebbe la normativa. Una cosa già accaduta in passato con i giudici che hanno annullato i relativi divieti che alcuni comuni avevano apposto. Unica cosa che il comune può fare – specifica – è vigilare che le norme sanitarie a tutela degli animali vengano rispettate».

L’assessora ha poi aperto ampi spiragli a tutti gli amanti degli animali però in quanto «Parliamo di una legge del ’68 ed è ovvio che ad oggi la sensibilità sul tema è cambiata. Tanto che sta per essere sostituita con una legge delega approvata nel luglio del 2022 e che supererà il problema dell’utilizzo nei circhi e negli spettacoli viaggianti degli animali selvatici. A breve è previsto il decreto legislativo in merito».

Francesco Rubini, Altra Idea di Città

Sull’ultimo caso specifico invece l’assessora ha poi risposto a Rubini che «Le normative applicate sono quelle relative alla tutela degli animali regolamentate dal Comune di Ancona e approvate nel 2017. A richiesta giunta dal circo in questione, è stata convocata la consulta animalista del Comune, a cui ho partecipato. Presa atto della documentazione prodotta anche dal medico veterinario abbiamo rilevato solo inadempienze di tipo amministrativo. Alla richiesta di ulteriori atti questi sono stati prodotti. I controlli invece – ha proseguito – sono invece svolti prima, dopo e durante dalle autorità preposte, cioè dal dipartimento veterinario dell’Ast. Nel caso specifico gli uffici ci hanno riferito che il circo in questo in questione non ha rilevato anomalie né qui né nei comuni limitrofi in cui già si erano esibiti».

Soddisfatto della risposta Rubini: «Grazie per la completezza. Colgo questo spazio per dire che sono assolutamente convinto che questa iniziativa legislativa è necessaria nella misura in cui assolutamente è ormai insostenibile immaginare di portare in giro per l’Italia questo tipo di manifestazioni. Il circo può esistere senza animali e questa dimostrazione di civiltà in Italia deve essere intrapresa il prima possibile».

Il tema come si sa è dibattuto da anni e non certo solo a livello locale. Anzi.

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