facebook rss

Smantellata una centrale dello spaccio.
Sequestrati oltre 13 chili di droga
e 64.600 euro in contanti

JESI - In arresto sono finite tre persone di 49, 36 e 30 anni. Le indagini sono state portate avanti dai carabinieri, coordinati dalla procura dorica. Perquisito un appartamento in centro

Il sequestro effettuato dai carabinieri di Jesi

Smantellata una centrale dello spaccio a Jesi. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia hanno arrestato tre persone per detenzione illecita di sostanze stupefacenti e sequestrato un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti.
Le indagini dei militari dell’Arma sono scattate a seguito dello strano via vai di persone da un’abitazione situata nel centro della città. Inoltre, erano diverse anche le persone trovate proprio in quella zona, in possesso di droga e segnalate come assuntori. Tutto ciò ha portato a decidere di effettuare una serie di accertamenti, coordinati dalla procura di Ancona.

Nel corso dei servizi di osservazione i militari, dopo aver raccolto e analizzato una serie di informazioni condivise con l’autorità giudiziaria, nel tardo pomeriggio di martedì hanno deciso di procedere ad una perquisizione domiciliare.
All’interno dell’abitazione, in uso ad un 49enne e a una 36enne, sono stati così rinvenuti complessivi 533 grammi di cocaina; 1,669 chili di hashish; 66,82 grammi di marijuana oltre a sostanze da taglio e per il confezionamento delle singole dosi e alla somma contante di 64.600 euro, ritenuta verosimile provento dell’attività di spaccio.
Ulteriori nuovi elementi, emersi proprio nel corso dell’attività, hanno portato i militari ad estendere la perquisizione all’abitazione di un 30enne e che si è scoperto fungeva da deposito. Qui, infatti, sono stati rinvenuti 10 chili di hashish e 1,5 chili di marijuana.
La sostanza sequestrata, qualora fosse stata immessa sul mercato, avrebbe fruttato più di 200.000 euro.
I tre sono stati arrestati per concorso in detenzione illecita di sostanze stupefacenti finalizzata allo spaccio e trasferiti nelle carceri di Ancona e Pesaro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X