«La decisione di chiudere le scuole è maturata alle 6.50 di questa mattina, dopo un confronto con i tecnici comunali, i vigili del fuoco e le forze impegnate nella sicurezza, in considerazione dei danni che si stavano registrando. L’ordinanza è stata firmata alle 7.10 e immediatamente resa pubblica con gli strumenti di comunicazione del Comune».
Così risponde il Comune di Jesi alle proteste di quei genitori che hanno ricordato come l’allerta arancione fosse stata emessa già ieri e come alcuni studenti fossero già sui pullman che li avrebbero condotti a scuola.
«Il provvedimento è stato assunto con la massima responsabilità tenendo conto di due aspetti – riprende il Comune -: si era nei tempi utili per avvisare le famiglie di Jesi ed evitare che buona parte della città si mettesse in strada per accompagnare i figli a scuola; si è prevenuta una seconda situazione di pericolo nella tarda mattinata, vale a dire all’uscita degli alunni da scuola, quando molti genitori vanno a riprenderli o i ragazzi si ammassano alle fermate degli autobus, tenuto conto che le previsioni di forte vento sono stimate fino al pomeriggio. Relativamente agli studenti delle superiori provenienti dagli altri comuni già in viaggio verso Jesi – aggiunge -, premesso che alcuni pullman sono rimasti fermi perché bloccati sulle strade da alberi caduti (zona di Cingoli e Ostra), per tutti gli altri si è riusciti a comunicare in tempo reale, grazie alle Autolinee Crognaletti, la chiusura delle scuole, tanto che risulta solo un ridotto numero di alunni arrivato in città (molti sono scesi nelle fermate precedenti). Per chi è giunto a Jesi – continua -, è stato messo a disposizione il palasport per l’accoglienza, con accompagnamento tramite pullman dall’Arco Clementino. Tutti i bambini delle scuole primarie che usufruiscono dello scuolabus, sono stati riaccompagnati a casa, avendo cura di informare preventivamente le famiglie».
Infine, il Comune sottolinea come «Aver evitato che vi fossero persone, ancor più grave se minori, vittime di alberi o rami caduti, o anche di tegole spazzate via dal vento, era il risultato che contava. E che è stato raggiunto. Di questo si sente il dovere di ringraziare i vigili del fuoco, il personale comunale, i volontari della protezione civile e tutti coloro che hanno contribuito a ridurre la soglia del rischio. Si raccomanda di prestare attenzione anche nelle prossime ore, evitando in particolare zone alberate. Si ricorda, con l’occasione, che è stata disposta la chiusura sia dei parchi che dei cimiteri cittadini. Infine – conclude – comprensibili, ancorché inevitabili, i disagi per alcune famiglie fuori città. Spiace viceversa che talune forze politiche, in un momento in cui si è impegnati a mettere in sicurezza i cittadini, non trovino di meglio che speculare su una calamità naturale per sterili strumentalizzazioni».
Raffiche di vento sferzano la città: danni e disagi dal centro alla periferia (Foto/Video)
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