facebook rss

Co.E.S. Marche: «Autista Soccorritore,
una figura indispensabile
nel processo di soccorso extra territoriale

L'ANNUALE Assemblea Regionale dei soci è servita per rimarcare la necessità di ottenere quanto prima il riconoscimento del profilo professionale all’interno del sistema di emergenza che vede un professionista su cui pesa la responsabilità della sicurezza di tutta l’équipe sanitaria e del paziente e che «Ha quel valore aggiunto di saper mettere in pratica tutte quelle manovre salvavita e di collaborare con l’équipe sanitaria per portare a casa il miglior risultato possibile. E’ un ruolo chiave che va valorizzato»

Il direttivo regionale Co.E.S. Marche

L’intervento del presidente nazionale Co.E.S. Italia Daniele Orletti

Si è tenuta giovedì l’annuale Assemblea Regionale dei soci appartenenti all’associazione di categoria Co.E.S. Marche che ha visto un «Grande senso di appartenenza da parte di tutti gli associati, con una partecipazione che ha sfiorato le 100 presenze, provenienti da tutta la Regione», ha commentato il presidente regionale, Stefano Marconi.
Tra gli ospiti intervenuti erano presenti il segretario regionale Marcello Evangelista della Uil Fpl e il segretario provinciale, Alessandro Mancinelli, della Cisl Fp. Diverse assenze, per impegni dell’ultimo minuto, da parte di esponenti del Consiglio Regionale in ambito sanitario.
Diversi i temi affrontati. Primo fra tutti, il riconoscimento della figura professionale dell'”Autista Soccorritore”, figura indispensabile nel processo di soccorso extra territoriale.
«Siamo alla guida dei mezzi di soccorso» ha detto il presidente nazionale Co.E.S. Italia, Daniele Orletti, intervenuto su questa importante tematica che è già scritta su diversi disegni di legge a livello parlamentare.
«A bordo di tutti questi mezzi – ha proseguito – c’è sempre un “Autista Soccorritore”. Quello che cerchiamo di fare noi, come associazione di categoria, è di ottenere il riconoscimento del profilo professionale perché all’interno del sistema di emergenza, che vede medici, infermieri e autisti soccorritori, noi non abbiamo una disciplina a livello nazionale che ci riconosce per la funzione di “autista dei mezzi di emergenza” e per il fatto che facciamo anche “soccorso alle persone”. Il nostro intervento – ha continuato Orletti – non si limita alla sola guida del mezzo, ma è anche la partecipazione all’operazione di soccorso».
Dunque, «quello che cerchiamo di ottenere come categoria, da 25 anni a questa parte – ha proseguito -, è una normativa nazionale e un percorso di formazione univoco per tutti».

Da sinistra: Stefano Marconi presidente Co.E.S. Marche, Marcello Evangelista segretario regionale UIL e Daniele Orletti presidente Co.E.S. Italia

Vicina alla categoria e sensibile alla tematica è anche tutta la Commissione Sanità della Regione Marche avendo dimostrato grande attenzione, votando all’unanimità la mozione n.77 sul riconoscimento giuridico e professionale dell’Autista Soccorritore a livello Regionale, ormai 2 anni fa.
L’autista soccorritore è infatti «un professionista che ha la responsabilità della sicurezza di tutta l’équipe sanitaria e del paziente. Ha dunque quel valore aggiunto di saper mettere in pratica tutte quelle manovre salvavita e di collaborare con l’équipe sanitaria per portare a casa il miglior risultato possibile. E’ un ruolo chiave che va valorizzato».
Da qualche anno «abbiamo fortunatamente iniziato ad avere un dialogo – ha commentato Marconi -, andando verso il concetto di équipe. Siamo anche stati partecipi in audizione presso la Commissione Sanità della Regione Marche il 30 giugno scorso per portare un nostro contributo sul nuovo Piano Socio Sanitario Regionale. Siamo anche parte attiva come Associazione di categoria al tavolo tecnico Regionale di confronto sull’Emergenza Urgenza riguardante la riorganizzazione e revisione dell’attuale legge Regionale 36/98. Non si è tralasciato anche tematiche attinenti alla formazione continua della professione».
«Punto chiave importante – ha concluso il delegato Franco Tiberi, istruttore del Co.E.S. Formazione -, per cercare di tenere sempre alto il concetto di formazione e aggiornamento, e dell’ammodernamento dei mezzi di soccorso, indispensabile per eseguire al meglio il soccorso».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X