Aveva cercato sul web offerte di mobili per esterno come tavoli, sedie e ombrelloni, per il proprio locale.
Così, il commerciante fabrianese ha trovato la proposta di un’azienda del settore con sede nel centro-sud Italia.
Contattata, si è raggiunto l’accordo per un acquisto di arredi del valore di 2.500 euro, da pagarsi in due rate: metà all’ordine e metà alla consegna.
Il fabrianese ha così proceduto al bonifico sull’Iban indicatogli dal venditore ma il giorno previsto per lo scarico, una mail lo ha avvisato di un ritardo dovuto a un incidente nel quale era rimasto coinvolto il camionista comportando un ritardo della consegna di qualche ora o più.
Il giorno successivo, un’ulteriore mail ha comunicato che l’incidente aveva provocato danni strutturali al tir e per questo la consegna della merce sarebbe slittata di almeno 48 ore.
Il venditore ha inoltre comunicato che purtroppo, per impegni presi in precedenza con i suoi fornitori, il saldo sarebbe dovuto comunque avvenire il giorno stabilito e, quindi, prima della consegna della merce. Diversamente, l’affare sarebbe stato da ritenersi annullato.
Il commerciante fabrianese, ritenendoli in buona fede e solo sfortunati, ha saldato il conto con un ulteriore bonifico, restando in fiduciosa attesa della merce.
Trascorsi due giorni e non ricevendo notizie, ha iniziato a chiedere spiegazioni via mail e tramite cellulare, senza ricevere alcuna risposta. A questo punto ha deciso di rivolgersi agli agenti del commissariato di Fabriano per sporgere denuncia.
I poliziotti hanno avviato le indagini procedendo al sequestro preventivo dell’Iban dove erano confluiti i bonifici della vittima, riuscendo a “immobilizzare” circa 800 euro.
Il titolare dell’Iban e quello dell’utenza telefonica mobile coinvolti nella azione truffaldina, due 40enni campani, non nuovi a episodi dello stesso genere, sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di truffa informatica.
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