C’era anche una delegazione del comitato 7.07, che riunisce i terremotati del 2022 di Ancona, tra i manifestanti in presidio di protesta stamattina davanti alla sede della Regione Marche. Gli altri due sit-in erano stati organizzati dai sindacati confederali, Cgil, Cisl e Uil, e dall’Università della Pace. Nella manovra finanziaria è in discussione al Senato non è stato accolto l’emendamento del senatore Guido Castelli che avrebbe permesso di inserire gli immobili dorici danneggiati dal sisma del 9 novembre 2022 nell’iter procedurale di ricostruzione previsto per il terremoto del 2016. Sono 13 gli edifici lesionati e resi inagibili dal sisma e ancora 130 i residenti tra gli sfollati che non possono rientrare nelle proprie abitazioni, altri 600 vivono in edifici in parte interdetti.
Nell’incertezza di ottenere fondi a ristoro dei danni, questa mattina il comitato si è confrontato, durante una pausa dell’assemblea legislativa delle Marche, con il consigliere regionale Antonio Mastrovincenzo (Pd) che si è già fatto portavoce dei malumori chiedendo alla Regione di intervenire a sostegno dei terremotati. Anche il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli ha ascoltato i rappresentanti del Comitato fissando un incontro per il 27 dicembre a tre aperto anche a Guido Castelli. L’obiettivo prioritario è quello di trovare a breve una soluzione. Acquaroli ha ribadito di aver parlato ancora con il ministro Musumeci e con la sottosegretaria Lucia Albano. Da verificare l’ipotesi, caldeggiata dal comitato, di inglobare questa emergenza nella struttura commissariale del sisma 2016 superando però ogni ostacolo a riguardo delle questioni tecniche.
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