facebook rss

Raid notturno dei vandali in strada,
gomme squarciate
ad almeno sette auto in sosta

JESI - Amara sorpresa per i residenti di via San Marco dove sono stati tagliati con un corpo contundente gli pneumatici delle vetture parcheggiate. «Un bel danno economico, abbiamo sporto denuncia dai carabinieri. Non viene esclusa l'azione di ragazzini»

Dieci tagli in un solo pneumatico, nel raid di via San Marco a Jesi

Risveglio spiacevole e amaro per i residenti di via San Marco a Jesi costretti a richiedere, con tutte le difficoltà insite nei periodi festivi, l’intervento di gommisti e carroattrezzi per rimettere in moto le proprie auto. Nella notte tra mercoledì e giovedì scorso qualcuno ha forato con un corpo contundente gli pneumatici di almeno sette vetture parcheggiate in questa strada del quartiere di San Pietro Martire, vicino alla chiesa gotica di San Marco. Una zona della città di solito molto tranquilla. Sull’episodio indagano i carabinieri della locale stazione che hanno ricevuto le denunce dei proprietari dei mezzi. Si sospetta l’azione di vandali o di adolescenti annoiati.

Alcuni pneumatici danneggiati in via San Marco

«Siamo stati costretti a chiamare il carro attrezzi o a sostituire le ruote con il ruotino di scorta (dove presente) per poi portare l’auto dal gommista per il ripristino. – racconta a CA un ingegnere di 39 anni, originario di Osimo – La mia famiglia ha subito danni su due auto, quella mia e di mia moglie ma c’è addirittura chi, invece, si è visto rovinare le ruote di almeno tre veicoli, comprese quelli di proprietà di congiunti e figli. Un bel danno economico. Ho sporto denuncia dai carabinieri di Jesi ed è emerso che nella stessa notte sono stati riscontrati danneggiamenti indiscriminati su vetture in sosta anche in altre vie della città utilizzando, con molta probabilità, un coltellino svizzero. Non viene escluso che possa essersi trattato di un’azione di ragazzini». Il numero dei copertoni tagliati e rovinati, quindi, potrebbe essere maggiore. Le indagini cercheranno di identificare l’autore o gli autori del gesto. «Speriamo che dai filmati delle telecamere possano emergere indizi utili. So che ce n’era una nei pressi del convento delle suore clarisse ma non so se sia funzionante» conclude il 39enne.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X