Per il comune di Osimo la spesa del Sociale ammonta a 5.068.058 euro. L’anno 2023 è stato caratterizza dal forte impulso dei servizi resi alle famiglie, il mantenimento delle tariffe dei servizi a domanda legati alla scuola, maggiore impegno di spesa per il Comune. «Sono stati effettuati lavori di miglioramento delle strutture che permetteranno una migliore accoglienza sia in termini qualitativi che quantitativi – ha ricordato nell conferenza di fine anno la vice sindaco con delega ai Servizi sociali, Paola Andreoni – come l’apertura di una Sezione Primavera presso il Muzio Gallo che accoglie bambini a partire dai due anni. A settembre il numero dei posti è stato raddoppiato (fino a 20). Impegno di spesa annuo di 90.000 euro o i lavori di ampliamento finanziati con il Pnrr dell’Asilo Nido di Collefiorito che potrà ospitare un maggior numero di bambini fino a 60 totali. La Regione Marche Cser (Centro Socio Educativo Riabilitativo) disabili Fontemagna richiede per il rinnovo della autorizzazione lavori di adeguamento (quantificati attorno ad una cifra pari a 50.000 euro) ai nuovi requisiti strutturali in base alla nuova normativa vigente necessari a garantire la continuità operativa del Cser Fontemagna che ospita 12 disabili medio gravi. (Convenzione che il Comune di Osimo ha con la Ast Ancona dalla quale riceve risorse finanziarie “sanitarie” ( circa il 60%) per la gestione di tale Servizio. Sono stati poi effettuati lavori di sistemazione del centro Aquilone di Osimo Stazione che riguardano lavori esterni e interni alla struttura per una cifra pari a 40.000 euro (Illuminazione interna, mantenimento struttura lignea, realizzazione recinzione con cancello, rampa per accesso disabili, realizzazione di un solaio esterno per giochi di squadra)».
Non meno importanti i servizi per l’Inclusione intanto garantiti con il mantenimento delle tariffe già negli anni precedenti abbassate. Per la mensa scolastica è stata eliminata la quota fissa mensile per un risparmio annuo di 180 euro; sono state rimodulate le quote pasto in base all’Isee e al numero di fratelli; si paga in base alla frequenza, ed è stata assicurata fin dai primi giorni di Scuola. Costo abbattimento mensa 215.000 euro più il costo del servizio mensa di 348.000 euro. Per gli asili nido le quote sono state abbassate gradualmente in tre anni del 5% ogni anno mentre per il trasporto scolastico sono state abbassate le tariffe e graduate in base all’Isee (gratis fino a 15.000 euro di Isee, 25 euro annui per la fascia dai 15000 euro ai 21.500 euro e sopra tale cifra fino a 50 euro annui).
«Le tariffe si sono rivelate molto vantaggiose da aver fatto lievitare il numero dell’utenza che è passato a 747 richiedenti. – ha fatto osservare Andreoni – Per far fronte questa richiesta l’impegno è stato di ulteriori 40.000 euro che finanziano l’aumento delle corse e il costo del personale. L’abbattimento delle rette trasporto costa 98.000 euro. Anche i Centri estivi sono aumentati di 30 posti con una sede in più a disposizione ne hanno usufruito 450 nuclei famigliari. Oltre al contenimento delle tariffe anch’esse calibrate in base all’Isee sono stati dati contributi fino a un massimo di 500 euro a figlio alle famiglie per un totale di 60.000 euro più 20.000 eiuro. I richiedenti sono stati 295. La soglia Isee è stata innalzata a 30.000 euro». In aumento anche l’assistenza domiciliare ai minori con circa 70 casi, l’assistenza scolastica gravi (57) e non gravi (47) per un ammontare di 660.000 euro (100.000 euro in più rispetto allo scorso anno) assicurata fin dal primo giorno di scuola. Per l’assistenza agli anziani sono stati investiti 100.000 euro annui.
«Quanto ai minori – ha proseguito la vice sindaco – Il 70% di questi fascicoli prevedono un “Affido al Servizio Sociale dei minori”, dove il Servizio ha compiti si sostegno e controllo, che implica una presa in carico impegnativa e costante. interventi inerenti la tutela minori sono rappresentati dagli inserimenti in comunità 250.000 euro, affidi etero/intra familiari 5 minori 580 euro circa al mese, affidi diurni e lavoro con le “famiglie d’appoggio”. La spesa totale per i Minori fragili si aggira intorno ai 401.000 euro del bilancio comunale. Poi è stato offerto sostegno economico agli indigenti realizzati con il fondo Astea energia finalizzato al pagamento delle utenze fondo 28.466,24 utenze pagate 82 (di cui 52 con Fondo Astea e 30 con fondi comunali); tirocini di inclusione sociale per 55.720 euro per 31 beneficiari».
Capitolo a parte merita il Reddito di Cittadinanza. «Su 14.370 nuclei famigliari percepiscono ad oggi il rdc 180 nuclei. – ha ricordato Paola Andreoni -. A dicembre sono state aperte le richieste da fare per l’assegno di inclusione ai patronati. Coloro che avranno i requisiti percepiranno il sussidio per 18 mesi rinnovbili per altri 12 mesi. coloro che non hanno i requisiti dovranno iscriversi alla piattaforma per il sostegno alla formazione». A tutto questo si aggiungono le convenzioni O.d.v. Auser Osimo e a.p.s. Anteas Osimo per progetti di utilità sociale per un costi di 46.300 euro; le cnvenzioni con altre associazioni del terzo settore come Cri, associazione accoglienza per Mensa del Povero e Caritas. Intensa è stata anche l’attività di solidarietà sociale con le associazioni del terzo settore, come anche i corsi di Ginnastica dolce invernale e nei parchi per i mesi estivi per gli ultra65enni e le varie progettualità per disabili con scuole, associazioni A Piene Mani, Scuola civica di musica, Avuls, Qui ed Ora. Infine l’edilizia popolare: nel 2023 sono stati assegnati 10 alloggi.
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