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«Serviva creare nuovi spazi culturali
all’ex Concerto e ai magazzini Campanelli
quando c’era già il teatrino Campana?»

OSIMO – A domandarselo è Dino Latini, presidente del Consiglio regionale e fondatore delle Liste civiche Osimo che dice la sua anche su altri progetti per la città illustrati dall’assessore Mauro Pellegrini

Dino Latini, presidente dell’assemblea legislativa delle Marche

 

«Bene i progetti per i lavori di restauro delle chiese di San Filippo e di San Silvestro, per quest’ultima l’amministrazione Simoncini aveva lasciato fondi derivanti dalla copertura assicurativa. Male che da 5 anni sono annunciate e ora l’Amministrazione Pugnaloni dice che lascia tutto per la prossima Amministrazione comunale». Il commento di replica alla dichiarazioni dell’assessore Mauro Pellegrini (Pd) arriva da Dino Latini, attuale presidente del Consiglio regionale, ex sindaco di Osimo e fondatore delle Liste civiche Osimo.

«Dire che si deve ancora approvare il progetto definitivo vuol dire che rimangono da realizzare due terzi del progetto e poi l’intervento effettivo: siamo all’ennesimo annuncio. – sottolinea Latini – Annuncio che non serve comunque a coprire lo scandalo dell’ex Corridoni di via Pompeiana, fermo da 10 anni sulla promessa che sarebbe diventato un caffè letterario, poi case, poi case e servizi culturali. Non è stato fatto nulla. Male poi che l’amministrazione comunale abbia preso di mira l’Istituto Campana cercando di togliergli fini e servizi. Serviva fare due nuovi spazi come l’ex cinema Concerto ed i magazzini Campanelli culturali quando c’e’ già il teatrino Campana? No. Serviva trasferire la biblioteca comunale dal Campana a un immobile di un privato? No. Il Campana – conclude Latini – ha spazi immensi da utilizzare e valorizzare da essere luogo naturale della cultura osimana. Il futuro è una stretta intesa tra Comune e Campana per valorizzare la cultura». Il CdA dell’Istituto Campana oggi è presieduto da Gilberta Giacchetti, ex assessore delle Liste civiche.

 

Il nuovo cinema, il ridotto del teatro e due chiese per spazi espositivi: progetti e cantieri sono al rush finale

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