di Gabriele Censi
Dopo Vitality, presentato il mese scorso, l’università di Camerino è di nuovo protagonista nei finanziamenti europei. Oggi sono stati illustrati dal rettore Graziano Leoni, con il direttore della scuola di Scienze e Tecnologice David Vitali e il già rettore Claudio Pettinari, i bandi a cascata del programma “National Quantum Science and Technology Institute (Nqsti)” di cui Unicam è ente proponente. Obiettivo la creazione di partenariati estesi a università, centri di ricerca e aziende a sostegno di attività di ricerca nell’ambito delle scienze e tecnologie quantistiche.
Il progetto Nqsti è uno dei 14 partenariati estesi che sono stati finanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca con fondi Pnrr ottenendo il punteggio più alto, e vanta un partenariato di cui fanno parte al momento venti istituzioni tra grandi e prestigiosi atenei, enti di ricerca e grandi aziende. Grazie al finanziamento di 116 milioni di euro, esso rappresenta attualmente il più importante investimento italiano nell’ambito delle tecnologie quantistiche ed è strutturato in 9 “Spokes”, sottoprogetti focalizzati su tematiche ed azioni ben definite.
«Questa volta le attività di Unicam si collocano – ha esordito il rettore Leoni – ad un livello un po’ più superiore rispetto all’immediato trasferimento tecnologico, un livello importante perché queste tecnologie che poi diventano applicative nel tempo hanno bisogno di essere sviluppate nel miglior modo possibile. Tecnologia sostenibile e innovativa per averne effetti applicativi nella vita di tutti i giorni attraverso dei passaggi che ci vedono al centro di un investimento grandissimo. Unicam, in particolare, coordina lo spoke 2 dedicato a “Foundations and architectures for quantum sensing, metrology, novel materials, and sustainability”. L’ateneo metterà a disposizione un finanziamento complessivo di circa 2.700.000 euro ripartito in 8 temi di ricerca distinti, tutti focalizzati su tematiche fondamentali» .
«Sono quattro le grandi tematiche nelle tecnologie quantistiche, – ha spiegato David Vitali – la computazionale, i computer quantistici sono molto di più veloci rispetto ai computer tradizionali. Oggi sono ancora in fase rudimentale ma con grandi potenzialità. Poi c’è la comunicazione quantistica, quindi a mettere in comunicazione vari computer in rete, una internet quantistica, con anche un alto grado di sicurezza grazie alla crittografia quantistica, terzo campo è quello della sensoristica molto utile in tanti campi come ad esempio le indagini mediche, quindi la fisica quantistica potrebbe fornire indagini non invasive e molto precise. Quarto campo la simulazione, utile per i nuovi materiali»
«Partiamo da una tradizione antica – conclude il già rettore Claudio Pettinari che ha avviato il progetto – in un settore dove Unicam è stata sempre stata all’avanguardia, avevamo mappato questa grande eccellenza e avevamo capito che con essa si poteva andare lontano. È un progetto che consentirà ad Unicam di crescere, e che consentirà ad altri gruppi di ricerca di crescere insieme al gruppo delle tecnologie quantistiche perché è una ricerca che ben si presta ad essere anche interdisciplinare. Si parla di intelligenza artificiale, di cyber security, di ambiente, si parla di medicina, di farmaci. Questo sarà uno dei settori emergenti nei prossimi anni».
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