di Luca Patrassi
Una differenza di 150 milioni di euro tra il preventivo del 2023 approvato il 28 dicembre del 2023 e il preventivo del 2024 approvato dalla Regione i giorno successivo. Un taglio alla spesa sanitaria che ha suscitato allarme e l’immediata levata di scudi da parte del Pd. Ad intervenire oggi, dando una possibile lettura alla vicenda, è l’assessore alla Sanità e vicepresidente della Regione Filippo Saltamartini: «Nessun taglio ai fondi per la sanità marchigiana. Il fondo sanitario nazionale – puntualizza Saltamartini – per la prima volta è stato implementato con la Legge Finanziaria del 2024 approvata a fine dicembre dal Governo Meloni: sono stati stanziati 3 miliardi in più per le annualità 2024-2025-2026. Trattandosi di una previsione che deve essere attuata nella Conferenza Stato-Regioni, la quale stabilirà con esattezza la quota pertinente alle Marche – aggiunge – la Regione ha dovuto individuare una misura provvisoria per le Aziende sanitarie, che però non taglia nessun tipo di risorsa alla sanità marchigiana e non mette a rischio l’attività degli ospedali e delle Aziende sanitarie».
Aggiunge Saltamartini: «La legge regionale prevede che sia presente, all’interno della ripartizione del fondo sanitario regionale, una quota del 5% per garantire il pareggio di bilancio di fine anno».
La Regione spiega in una nota ufficiale che «la delibera di giunta regionale 2074/2023 ha autorizzato gli enti del Servizio sanitario regionale a redigere il bilancio di previsione 2024 ed ha assegnato le risorse tenuto conto del livello di finanziamento sanitario nazionale a legislazione vigente, ovvero degli incrementi del finanziamento sanitario nazionale previsti dalla legge statale di bilancio 2023. Il livello del finanziamento del servizio sanitario nazionale per 2024 e 2025 è pari a 130.980 milioni di euro per il 2024 e 131.358 milioni di euro per il 2025, per la Regione la stima del Fondo sanitario indistinto 2024 è valutato in 3.149.293.712 euro. L’individuazione dei criteri di riparto del fondo sanitario nazionale per l’anno 2024, ovvero i valori delle risorse da assegnare alle Regioni, sono in discussione a livello nazionale. Intanto va precisato che il valore del fondo indistinto 2024 previsto per le Marche comprende la quota premiale, destinata alle regioni benchmark, stimata in 12.400.000 euro (risorse assegnate alle Regioni che hanno ottenuti i migliori punteggi nell’area distrettuale, della prevenzione e ospedaliera, e che sono, inoltre, in equilibrio economico finanziario). Nell’ambito della Gestione sanitaria accentrata per l’anno 2024 sono previste risorse destinate all’attuazione del Piano socio sanitario regionale con particolare riferimento all’abbattimento delle liste d’attesa, alla riduzione della mobilità passiva, al potenziamento della medicina del territorio e degli ospedali di base in sede disagiata. Risorse che verranno assegnate in via definitiva nel corso dell’anno, in coerenza con i piani ed i programmi che gli enti proporranno nella predisposizione dei Bilanci di previsione 2024». «Quel che è certo – conclude Saltamartini – è che c’è stato un aumento delle risorse che verranno successivamente ripartite, ma questo avverrà nei prossimi mesi. Dunque, nessun taglio alla sanità, anzi, per la prima volta dopo molti anni il fondo sanitario sarà incrementato». Secondo l’assessore Saltamartini nulla cambierà anche in questi primi mesi del 2024 rispetto a quanto speso nello stesso periodo lo scorso anno dalle varie aziende.
IL PD – Sui tagli interviene la segretaria regionale del Pd Marche, Chantal Bomprezzi: «profonda preoccupazione di fronte ai recenti tagli alla sanità operati dalla Giunta Regionale guidata da Francesco Acquaroli. Così si mina il funzionamento delle aziende sanitarie territoriali e ospedaliere». Bomprezzi aggiunge che il Pd ha denunciato «ripetutamente la fragilità del Piano socio-sanitario, una mera raccolta di promesse prive di una reale pianificazione. Oggi, i nodi che abbiamo temuto stanno arrivando al pettine; le risorse, dichiarate inadeguate non solo da noi ma anche dallo stesso sottosegretario Salvi, vengono ulteriormente minate da azioni che denotano chiare scelte politiche». E ancora, sottolinea che «148 milioni di euro in meno rappresentano un colpo pesante per una sanità marchigiana già fortemente in difficoltà. La decisione della giunta Acquaroli, presa senza considerare il bilancio di previsione del 2023, è un duro colpo alle singole aziende, sanitarie e ospedaliere. La lista dei tagli è lunga e dolorosa: Torrette perde il 13% dei fondi, l’Inrca subisce un taglio di 2,8 milioni, e le cinque Ast vedono riduzioni a due cifre. Se questo provvedimento dovesse essere confermato, si profilerebbe una crisi senza precedenti per la sanità pubblica delle Marche. Le liste d’attesa si allungheranno, i posti letto diminuiranno». La richiesta del Pd è che la Regione «torni sui suoi passi e consideri le gravi conseguenze che questi tagli comportano per la salute e il benessere dei cittadini marchigiani».
https://www.cronacheancona.it/2024/01/13/sanita-arriva-la-mannaia-della-regione-tagli-per-150-milioni-di-euro-last-di-ancona-ne-perde-36/480600/
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati