di Antonio Bomba
Ben 500 sanzioni. È questo il dato che emerge dopo i primi 5 giorni e mezzo di verifica che Conerobus, con il supporto della Fi.Fa Security Service di San Benedetto, ha stilato dopo l’avvio dell’azione di contrasto alla mancata esibizione di un idoneo titolo di viaggio da parte di tante, probabilmente troppe, persone che ogni giorno per spostarsi utilizzano il servizio di Tpl.
Il numero è quantomai impressionante se si considera che, nel solo 2023 con la vecchia metodologia, venivano rilevate una media di 1.000 contravvenzioni al mese. Anche perché, sempre per quanto dichiarato da Conerobus, nel solo lunedì mattina, giorno di inizio del nuovo sistema di verifica, sono state pizzicate ben 150 persone sprovviste di abbonamento o biglietto.
Ad ogni modo le multe, fa sapere Conerobus, sono state ‘staccate’ sia per la mancata obliterazione del biglietto che per il mancato possesso dello stesso. I controlli invece sono stati svolti sulle linee extraurbane dirette e provenienti sia dalle direttrici nord sia sud, cioè sulle linee A, B, C, R, N, O, ma anche sulle linee urbane dedicate al trasporto di studenti e lavoratori: 1/4, 44, 46, 42, circolare Destra e Sinistra.
Questo il commento ai primi giorni di controlli da parte del presidente di Conerobus Italo D’Angelo: «Questo primo bilancio ci permette da un lato di iniziare ad avere una traccia per orientare la nostra azione di contrasto una volta che entrerà a pieno regime e, dall’altro, di disincentivare il viaggio senza biglietto. In sostanza un primo passo – è sempre il dottor D’Angelo a parlare – verso quel risanamento iniziato con l’analisi dei contratti di servizio, dei costi e di conseguenza degli ingressi delle risorse necessarie allo sviluppo di Conerobus». Nella conferenza stampa tenuta lunedì per presentare la nuova metodologia, sempre D’Angelo aveva tenuto a precisare come «Chi Non fa il biglietto è intelligente. Chi paga è ‘fesso’. Ebbene non è così e questo tipo di messaggio non deve passare mai più».
Sia i verificatori di Conerobus che il personale della Fi.Fa operano in tutto e per tutto come un agente di polizia amministrativa con tanto di tesserino rilasciato dalla Regione Marche. I primi sono anche dotati di body cam a tutela propria, degli autisti, nonché delle persone trovate senza idoneo titolo di viaggio su di un mezzo. I secondi invece indossano una pettorina che li rende riconoscibili a prima vista. Tutti operano come una sola squadra, in perfetta simbiosi l’uno con l’altro.
Il servizio di verifica verrà attuato anche nelle prossime settimane, sempre sulle linee urbane ed extraurbane. La durata della collaborazione con la Fi.Fa infatti non è stata volutamente dichiarata per non concedere alcun vantaggio a chi ha il vizio di viaggiare senza pagare il biglietto.
Restando sul tema, lunedì l’amministratore delegato dell’azienda Tpl Giorgio Luzi ha dichiarato che a breve entreranno in funzione dei nuovi autobus sui quali sarà possibile salire solo dopo aver passato il sistema di riconoscimento chiamato Sbem (Servizio Bigliettazione Elettronica Marche): «Chiunque entrerà – sono state le parole dell’Ad – dovrà autenticarsi all’ingresso o non potrà salire. Il collaudo di questi nuovi mezzi è stato fatto lo scorso ottobre e pertanto a breve saranno operativi su strada».
Sempre per Luzi ha aggiunto che «L’incremento dei controlli dovrà portare a un maggior numero di biglietti staccati e a un minor numero di contravvenzioni emesse. Facciamo tutto questo per il principio di legalità, non per fare cassa».
Infine, a breve, i familiari dei dipendenti di Conerobus potranno acquistare abbonamenti agevolati, grazie a un contributo erogato dall’Azienda. L’iniziativa è stata concordata nei giorni scorsi dai dirigenti assieme ai sindacati.
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