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Giallo di Andreea Rabciuc:
Simone indagato per istigazione al suicidio.
I vestiti nel casolare sotto la lente dei Ris

ANCONA - La nuova ipotesi di reato per l'ex fidanzato della 27enne si aggiunge a quelle di omicidio volontario, sequestro di persona e spaccio di sostanze stupefacenti. Intanto i carabinieri hanno effettuato accertamenti irripetibili sugli indumenti sequestrati a Castelplanio

I carabinieri nel casolare di Castelplanio

di Alberto Bignami

Sono stati svolti questa mattina dal Ris di Roma, nella caserma del comando provinciale dei carabinieri di Ancona, gli accertamenti irripetibili sui vestiti rinvenuti all’interno del casolare di Castelplanio dove sono state rinvenute le ossa che potrebbero appartenere alla 27enne Andreea Rabciuc (dovrà confermarlo l’esame del Dna effettuato sabato dal medico legale Adriano Tagliabracci a Torrette).
Esami iniziati alle 10 e durati circa due ore consistiti nella ricerca di qualsiasi tipo di traccia che vi possa essere: dal sangue al Dna, riferiti a chiunque. A vista, non è emerso niente e bisognerà pertanto attendere le analisi di laboratorio i cui tempi non sono ancora noti seppur saranno comunque brevi. L’abbigliamento analizzato era quello che Andreea indossava al momento della scomparsa.
All’esame, trattandosi di accertamenti irripetibili, erano presenti sia l’avvocato della difesa Emanuele Giuliani e il consulente, medico legale, Cristiano Cortucci.

Nel frattempo una nuova ipotesi di reato è stata formulata per l’unico indagato Simone Gresti, ex fidanzato di Andreea, ed è quello di istigazione al suicidio, che si aggiunge così a quelli di omicidio volontario, sequestro di persona e spaccio di sostanze stupefacenti.
Sono quindi due gli scenari che stanno analizzando gli investigatori, proprio a causa del fatto che quanto ritrovato si riduce ad ossa e non a un corpo integro, che avrebbe potuto dare maggiori ‘informazioni’, elementi utili, a ricostruire quanto accaduto in quel casolare in via Madonna del Piano come potrebbero essere, ad esempio, particolari segni sulla pelle come ad esempio dei lividi.
Ossa che non presenterebbero lesioni quali fratture dovute ad atti di forza e allora non è escluso che la morte possa essere dovuta ad altre cause per le quali si sta investigando e cercando di capire seppur sia escluso il decesso dovuto ad un malore. Le strade che si stanno seguendo sono quelle dell’omicidio, ma pure quella del suicidio, forse anche inscenato. A chiarire il giallo potranno essere gli esami effettuati sul materiale repertato nel casolare diroccato, l’autopsia e gli accertamenti sui vestiti nel caso in cui ‘nascondano’ quei tasselli necessari a completare il quadro investigativo.

Andreea Rabciuc


Il casolare nel quale sono state rinvenute le ossa

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