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Musicultura nel carcere di Barcaglione
«Laboratori per sette detenuti,
assegneranno un premio ai concorrenti»

ANCONA - Il progetto "La Casa in riva al mare", voluto dal garante Giancarlo Giulianelli, è stato presentato questa mattina. A luglio, l’artista a cui verrà assegnato il premio, oltre che vincere 2mila euro, si esibirà nel penitenziario. Il direttore artistico Ezio Nannipieri: «La musica ha la capacità di proiettare l’immaginazione oltre i muri fisici creando un contesto di fiducia reciproca e rispetto». La direttrice Ceresani: «La connessione tra 'dentro e fuori' è indispensabile per il loro re-inserimento»

Da sinistra Ezio Nannipieri, Giancarlo Giulianelli e Manuela Ceresani

di Antonio Bomba

Uscire dalle mura della propria cella attraverso la musica, avendo così un’opportunità unica per connettersi con l’esterno. È questo ciò che è alla base del progetto ‘La casa in riva al mare’ che vedrà coinvolti alcuni detenuti del carcere del Barcaglione di Ancona, i quali da quest’anno saranno parte integrante di ‘Musicultura’, tanto da assegnare un premio speciale a quello che secondo loro risulterà il miglior cantante in gara.

L’intera iniziativa è stata presentata questa mattina al Palazzo della Regione di piazza Cavour ad Ancona, nell’ufficio del garante dei Diritti Giancarlo Giulianelli. Presenti inoltre il direttore artistico della storica manifestazione Ezio Nannipieri e la direttrice delle carceri anconetane Manuela Ceresani.

Musicultura, festival della canzone popolare d’autore giunto alla 35ma edizione che si tiene a Macerata e, anno dopo anno, ha visto esibirsi artisti diventati poi famosi come gli Avion Travel, Cristicchi, Mirkoeilcane, Povia e Pacifico solo per citarne alcuni. Quest’anno alle preselezioni si sono iscritti 1.187 cantanti. Un record assoluto. Tra questi ne verranno scelti 60 il cui numero verrà ancora ridotto a 16. Da queste semifinali, chiamiamole così, i migliori 8 parteciperanno alla finalissima che decreterà il vincitore assoluto di ‘Musicultura 2024’.

Giancarlo Giulianelli, garante dei diritti

Da quest’anno la novità. Alcuni detenuti del carcere del Barcaglione, attualmente sono 7 di età compresa tra i 20 e i 50 anni ma il numero potrebbe aumentare, parteciperanno a dei laboratori musicali tenuti dai tutor di ‘Musicultura’ stessa, coordinati da Federico Bartolini, coadiuvati da Francesca Marchetti, presidente dell’associazione ‘Art’O’. A livello musicale il tutto ha come fine quello di prepararli all’assegnazione del premio denominato ‘La casa in riva al mare’ a uno degli 8 finalisti. A livello umano invece il tutto è finalizzato a connettere i carcerati con l’esterno della struttura, sviluppando le proprie sensibilità e facendole proprie per imparare anche a metterle a contatto con quelle altrui. I già citati laboratori inizieranno nelle prossime settimane, avranno cadenza settimanale e si concluderanno a giugno. Poi, a luglio, l’artista a cui verrà assegnato il premio, oltre che vincere 2mila euro, si esibirà nel penitenziario per tutti i detenuti.

«Lo stesso presidente Acquaroli – ha iniziato a spiegare Giancarlo Giulianelli – davanti al presidente Mattarella ha posto Musicultura al pari del Rossini Opera Festival. Anche perché varca i confini regionali, ma anche quelli nazionali grazie al canale Rai International. Per noi – entra nello specifico – questo progetto è importante perché rientra nel recupero del detenuto e siamo contenti che il carcere del Barcaglione sia stato scelto come esperimento pilota». Tra le qualità dell’iniziativa Giulianelli spiega il concetto di «tempo. Il tempo in carcere è troppo spesso ‘tempo perso’ e che non passa mai. Così invece questo si trasforma in un’opportunità. Partecipando – sottolinea ancora – un detenuto può sentirsi libero perché come cantava Gaber “Libertà è partecipazione” entrando in stretta connessione con la realtà extracarceraria che lo circonda». Infine la promessa: «Fintanto che il garante sarò io, la collaborazione verrà rinnovata».

Manuela Ceresani, direttrice delle carceri di Ancona

Manuela Ceresani ha iniziato il proprio intervento facendo notare, invece, come al Barcaglione «si svolgono già attività specifiche per il re-inserimento del detenuto. Per questo, quando ci è stato chiesto di fare da carcere-pilota abbiamo subito apprezzato e colto questa opportunità». La direttrice ha poi spiegato come secondo lei «la musica è importante per ognuno di noi e tanto di più per chi è in carcere». Addirittura suggestivo il collegamento interno-esterno: «Le camere dove i detenuti dormono sono tutte rivolte verso il mare. Pertanto il nome ‘La casa in riva al mare’ è quantomai appropriato. E credetemi, la mia esperienza mi porta a dire che i migliori re-inserimenti avvengono se in carcere vi è una stretta connessione tra ‘dentro e fuori’». Far parte di una giuria inoltre «li responsabilizza e allo stesso tempo li fa sentire parte di un progetto così interessante».

«Quando siamo partiti – spiega il direttore artistico Nannipieri – non nascondo che avevo un po’ di pensieri in testa. Ci si approccia con un ambiente che non si conosce, ma che esiste». E invece «grazie alla musica che ha la capacità di proiettare l’immaginazione oltre i muri fisici creando un contesto di fiducia reciproca e rispetto tutti i dubbi sono stati dissipati». Il consenso dei detenuti «è stato trovato più o meno subito. Sono bastati pochi incontri con loro». Chi parteciperà ai laboratori dovrà «analizzare e confrontarsi. Focalizzare ciò che provano e confrontarlo con altri. Tutto questo, ne sono certo, li porterà ad esprimersi meglio». «I detenuti parteciperanno ai laboratori ed esprimeranno i propri giudizi sulle canzoni compatibilmente con i processi e il proprio iter carcerario. Ma porteremo loro fuori, se ce la faremo, facendoli partecipare a ‘La controra’ lungo le strade di Macerata per far sapere al nostro pubblico molto di più sul mondo delle carceri».

Ezio Nannipieri, direttore artisitico di ‘Musicultura’

La giuria dei detenuti si collegherà ovviamente da remoto assistendo in leggera differita alle esibizioni dei 60 cantanti selezionati «Potranno anche loro stilare una lista tutta loro dei potenziali 8 finalisti. Vi assicuriamo che ne terremo conto».

Infine Nannipieri ha spiegato il perché del nome: «”La casa in riva al mare” è una canzone di Lucio Dalla che bene si cala in questo contesto. Parla di carcere e di detenuti. E poi il Barcaglione è vicino al mare. Quindi…».

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