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M5S: «Regolamenti anti-writers
e ripristino del decoro cittadino?
Si prenda esempio da Bologna»

ANCONA - Il gruppo territoriale del Movimento 5 Stelle propone di adottare alcuni provvedimenti adottati o sperimentati nella città della 'Torre degli asinelli'

Graffiti sui muri della città

di Antonio Bomba

Mentre molti dell’opposizione, o comunque appartenenti all’area politica del centrosinistra, chiedono a gran voce che l’amministrazione ad Ancona inizi ad adottare quante più ‘zone 30’ possibili, prendendo spunto da quanto sta accadendo a Bologna, il Movimento 5 Stelle chiede invece di copiare i provvedimenti messi in atto nella città felsinea per contrastare il fenomeno dei writers che imbrattano i muri pubblici e privati. Tutti atti che, a loro modo di vedere, funzionano e sono in atto da diversi anni.

«Nei giorni scorsi – inizia così il comunicato del gruppo territoriale del M5S di Ancona – la cronaca della nostra città è stata monopolizzata dalla ‘caccia ai graffitari vandali’. Il Sindaco ha firmato la proroga dell’ordinanza cosiddetta ‘anti writers’ e che resterà in vigore sino al 12 febbraio. L’assessore al decoro Berardinelli invece ha tuonato sulla stampa: ‘Così i writers in trappola, con la control room collegata 24 ore su 24 alle telecamere sparse in città sarà molto improbabile che i colpevoli restino impuniti’».

Muri deturpati al Piano

Dopo questa premessa il M5S prosegue: «Ora, chiarito che il decoro della nostra città è sicuramente un obiettivo condivisibile e che l’articolo 639 del codice penale, modificato dalla legge numero 94 del 2009, prevede delle pene molto pesanti che recentemente sono state inasprite, oltre alle eventuali sanzioni amministrative da specifiche ordinanze e regolamenti comunali, probabilmente andrebbe forse data una risposta alla prima esigenza della nostra città: come renderla decorosa eliminando tutte le scritte e ‘tag’ presenti sui muri pubblici e soprattutto privati?».

Ecco la soluzione proposta dai pentastellati: «Il Comune di Bologna fin dal 2014, con un accordo con una multiutility leader nei servizi ambientali, aveva pensato di proporre agli amministratori di condominio un ‘abbonamento’ da 100 euro l’anno per ripulire i muri dei propri condomini dai graffiti. Altre proposte di alcune associazioni ambientaliste – proseguono – riguardavano la possibilità di agevolazioni fiscali sugli interventi di pulizia delle parti comunali. Nel 2024, sempre il Comune di Bologna, ha deciso di farsi carico di pulire anche i muri dei privati, sfruttando il meccanismo del silenzio-assenso con i proprietari e gli amministratori di condominio. Si tratta di ‘un’innovazione amministrativa con la quale si manda una comunicazione alle proprietà private ed agli amministratori e, decorsi 30 giorni dal ricevimento di questa comunicazione, laddove non dovesse esserci risposta, l’autorizzazione si intende rilasciata’. In questo modo, dal punto di vista giuridico, ‘l’amministrazione è legittimata ad intervenire anche sui muri di proprietà privata’. La misura, che durerà qualche mese, fa parte di un’integrazione del Piano sperimentale integrato di contrasto al vandalismo grafico, di durata biennale, e sarà finanziato nell’ambito dell’accordo quadro, già in atto, per un importo complessivo di 1,9milioni di euro».

Il gruppo territoriale di Ancona del Movimento 5 Stelle posa con le bandiere della pace davanti al Comune

Il Movimento 5 Stelle aggiunge: «Insomma, dopo aver letto nei giorni scorsi che Daniele Silvetti aveva annunciato in campagna elettorale ‘Rifaremo i portici in stile Bologna” ci permettiamo di ricordare che le soluzioni per ridare decoro alla città non possono esimersi della pulizia dei muri e portici della stessa e per fare questo servono idee, e soprattutto risorse, che Bologna mette a disposizione con dei piani integrati e finanziamenti importanti. Gli strumenti amministrativi, come a Bologna, ci sono. Le risorse no. Questione di scelte, ma se si dichiara come prioritario e strategico il decoro della città, tolti gli arredi horror, sarebbe il momento – è la loro conclusione – di mettere mano alla pulizia delle facciate dei palazzi e restituire ai cittadini ed ai visitatori lo splendore delle nostre piazze e delle nostre vie».

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