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Un sacrario al cimitero custodirà
le ossa dei soldati tedeschi

OSIMO - Accolto l'appello di Carlo Gobbi, autore del libro "Quota 360-Il Monte della Crescia" sulla Liberazione della città, che aveva aveva rivolto l’invito al sindaco Simone Pugnaloni per dare una degna sepoltura a quei resti abbandonati in sacchi neri di plastica nel magazzini della chiesa, al cimitero di San Paterniano. «Un ringraziamento va all'amministrazione comunale e in particolare alla assessore Michela Glorio»

Luglio 2021, la cerimonia alla presenza dell’ambasciatrice polacca Anna Maria Anders, a San Paterniano per inaugurare il pannello didattico sulla Liberazione di Osimo. Vi aveva preso parte anche Carlo Gobbi (primo a destra)

 

«Le ossa umane trovate dentro sacchi neri di plastica, recuperate nel cimitero di San Paterniano, avranno una dignitosa sepoltura: le ossa dei soldati tedeschi in un sacrario e le ossa dei malati di Tbc del Muzio Gallo avranno un’altra collocazione. Un ringraziamento va all’amministrazione comunale e in particolare alla assessore Michela Glorio». Ad annunciare la svolta è Carlo Gobbi, l’insegnante appassionato di storia e autore del libro “Quota 360-Il Monte della Crescia”, il racconto della Liberazione della città attraverso le parole del diario di un sacerdote della frazione osimana. Nel 2017 lui stesso aveva denunciato che «nella chiesetta (magazzino) del cimitero di San Paterniano sono racchiusi in sacchi di plastica 20 scheletri di soldati tedeschi e cinque scheletri di persone morte di tubercolosi all’ex Smom, l’ospedale Muzio Gallo» e aveva rivolto l’invito al sindaco Simone Pugnaloni per dare una degna sepoltura a quei resti. Appello ora accolto con la realizzazione di un sacrario al cimitero.

A luglio 2021, l’Amministrazione comunale di Osimo aveva organizzato una cerimonia alla presenza dell’ambasciatrice polacca Anna Maria Anders, figlia del Generale Wladyslaw, proprio a San Paterniano per ‘scoprire’ il pannello didattico sulla Liberazione di Osimo che porta il titolo “Quota 360-11 Monte della Crescia”. Cerimonia di inaugurazione alla quale aveva preso parte anche il maestro Gobbi, che ha cresciuto intere generazioni di studenti osimani.

 

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