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Abbandono dei rifiuti:
in due mesi, le fototrappole
incastrano una settantina di ‘furbetti’

JESI - Le aree dove si è registrato il più alto numero di violazioni sono state via Acquaticcio, via Martiri della Libertà e piazza Baccio Pontelli. Scattate sanzioni da 50 a 160 euro ma anche denunce

Tolleranza zero contro chi abbandona i rifiuti al di fuori degli spazi consentiti o contro chi, disinteressandosi di quanti fanno correttamente la raccolta differenziata, gettano la loro spazzatura indistintamente nel primo contenitore che capita.
Violazioni, queste, che hanno portato la polizia locale ad emettere una settantina di sanzioni da dicembre ad oggi, da quando cioè il Comando si è dotato delle cosiddette fototrappole.
A renderlo noto è il Comune di Jesi che ricorda come le fototrappole  siano «Una strumentazione di videosorveglianza che viene posizionata in zone della città che da tempo registrano criticità in fatto di abbandono dei rifiuti, registrando quello che accade minuto per minuto, tra l’altro segnalate con precisa cartellonistica nel rispetto della normativa sulla privacy che avvisa chi transita nell’area soggetta a videocontrollo».
Ecco che una volta acquisite le immagini, «l’agente operatore controlla le riprese e, laddove accerta l’infrazione, raccoglie i relativi fotogrammi che evidenziano l’individuo, eventualmente l’auto e il numero di targa che consente di risalire al proprietario o al suo utilizzatore. A seconda dell’infrazione riscontrata – prosegue – le sanzioni variano da 50 a 160 euro».
Durante l’analisi dei filmati, è emerso che «c’è chi è stato “pizzicato” più volte a ripetere la stessa violazione ma ci sono anche delle denunce all’autorità giudiziaria per fatti penalmente rilevanti, ovvero l’abbandono di rifiuti generati nell’ambito di attività produttive».
Le aree dove si è registrato il più alto numero di violazioni sono state via Acquaticcio (una trentina), via Martiri della Libertà (25) e piazza Baccio Pontelli (una decina).
Il servizio di contrasto all’abbandono dei rifiuti ovviamente prosegue a rotazione in tutte e trenta le aree individuate con delibera di Giunta comunale, vale a dire le zone che presentano frequenti situazioni di criticità in fatto di abbandono dei rifiuti, un numero che potrà anche essere aumentato qualora vengano individuate altre aree soggette a smaltimento irregolare.

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