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«Le ossa dei soldati tedeschi
hanno trovato degna sepoltura
al cimitero di San Paterniano»

OSIMO - Tra i presenti alla cerimonia di oggi il sindaco Simone Pugnaloni, l'assessora Michela Glorio e il professor Carlo Gobbi che anni fa portò alla luce il caso

Autorità alla chiusura del sacrario dei soldati tedeschi

di Antonio Bomba

Da questa mattina le ossa dei soldati tedeschi rinvenute all’interno del cimitero di San Peterniano han trovato degna sepoltura nel medesimo camposanto. Pace è giunta anche per quelle dei malati di Tbc rinvenute invece all’interno del Muzio Gallo. La cerimonia si è svolta alle ore 11.

Una questione, quella degli scheletri abbandonati e contenuti in sacchi neri, fatta emergere già nel 2017 da Carlo Gobbi, insegnante e appassionato di storia, nonché autore del libro ‘Quota 360 – Il monte della Crescia’, il quale spiegò il problema al sindaco alcuni anni fa, chiedendogli di interessarsene. Per diverso tempo alcuni smentirono questa teoria, ma alla fine le prove diedero ragione a Gobbi. I soldati tedeschi, ripercorrendo la storia delle battaglie del tempo, perirono tra l’1 e il 17 luglio del 1944.

«Oggi – ha dichiarato il primo cittadino di Osimo Simone Pugnaloni – abbiamo svolto una cerimonia per conferire una degna sepoltura a 7 soldati tedeschi morti in battaglia in zona nel 1944, quando forse avranno anche combattuto contro la loro volontà. Perché sotto regime – è la sua cruda quanto reale considerazione – o si ascolta il capo o si rischia una brutta fine. Grazie al professor Carlo Gobbi, che è cultore di questo spaccato di storia e che ci ha invitato a organizzare l’anno scorso un momento di ricordo di quella battaglia a San Paterniano, ai piedi del Monte della Crescia, con Paolo Mieli e l’ambasciatrice polacca. Oggi coroniamo un altro suo sogno, uno tratto della storia della nostra città e della sua liberazione dal nazifascismo».

Da sinistra Simone Pugnaloni, Michela Glorio e il professor Carlo Gobbi

Pugnaloni prosegue: «Quello di oggi è stato momento anche per ricordarci che morire in guerra è sempre sbagliato e che nel mondo si deve lavorare per la pace. Nessuno dei presenti alla cerimonia di sepoltura ha vissuto in prima persona quei momenti così drammatici, se non il professor Gobbi che ha 91 anni. Lo ringraziamo di cuore per averci spronato, così come la Osimo Servizi per il bel lavoro che ha svolto e la soluzione trovata. Sono stati messi in un’urna cineraria i resti dei 7 soldati tedeschi, mentre in un’altra i resti di cittadini italiani che morirono di tubercolosi all’ex ospedale Muzio Gallo e anche loro lasciati per decenni in sacchi dentro la chiesetta del cimitero di San Paterniano. Ora, finalmente, sono sepolti con dignità».

Assieme al sindaco «erano presenti alcuni assessori, il professor Carlo Gobbi accompagnato dai famigliari, il presidente dell’Anpi Osimo Nicolò Duranti e il parroco di San Paterniano Casenuove don Luigi Filipponi che ha svolto una benedizione prima della sepoltura».

Un sacrario al cimitero custodirà le ossa dei soldati tedeschi

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