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Il Pd regionale e comunale in coro:
«La filiera istituzionale faccia qualcosa
per gli sfollati del sisma di novembre 2022»

ANCONA - Ieri sul tema il consigliere Dem Antonio Mastrovincenzo ha interrogato l'assessore Goffredo Brandoni. Oggi il gruppo consiliare dorico ha annunciato sul tema un ordine del giorno con il supporto degli altri gruppi di opposizione

Sopralluoghi dei vigili del fuoco dopo il sisma del 5 novembre 2022

di Antonio Bomba

Ricostruzione post sisma del novembre 2022. Il Partito Democratico torna all’attacco, in comune come in regione, chiedendo che la filiera istituzionale di centrodestra dia risposte concrete e si attivi affinché i contributi giungano il prima possibile a chi, in quel drammatico 5 novembre, è rimasto senza casa.

Andando in ordine cronologico ieri, rispondendo a un’interrogazione urgente del consigliere regionale Dem Antonio Mastrovincenzo, l’assessore Goffredo Brandoni ha così risposto, dopo aver ricapitolato tutta la vicenda: «La Regione Marche è in continua interlocuzione con il governo nazionale. E in un recente incontro avvenuto il 23 gennaio scorso con il ministro Musumeci, ha chiesto una disposizione ponte affinché si possa dare avvio alla verifica dei danni registrati durante quell’evento sismico per poter consentire, tra le altre cose, ai soggetti privati di poter accedere al sisma bonus».

Antonio Mastrovincenzo, consigliere regionale del Partito Democratico

Mastrovincenzo, autore dell’interrogazione ha così controreplicato: «Siamo al punto in cui ci eravamo lasciati 2 mesi fa, vale a dire punto e a capo. Avevate detto che le misure sarebbero state inserite nella finanziaria, poi nel mille proroghe. E invece nulla. È pure saltato l’incontro tra Acquaroli e i cittadini colpiti dal sisma. E, dall’incontro con Musumeci, è tornato con niente in mano. Abbiamo anche assistito a un penoso rimpallo tra Musumeci e Giorgetti, come se quest’ultimo venisse da Marte». In conclusione, per Mastrovincenzo «nessun finanziamento è stato stanziato. La proroga dell’emergenza però scade ad aprile, almeno su questo fate qualcosa. Perché la filiera, questa ne è l’ennesima prova, è un fallimento».

Oggi sul tema è tornato Il Pd di Ancona che con un comunicato sottoscritto da tutti i consiglieri comunali annuncia la presentazione di un ordine del giorno in merito che, presumibilmente, verrà trattato alla prossima assemblea: «Siamo stati costretti a presentare un ordine del giorno, sottoscritto anche dagli altri colleghi di minoranza, dove invitiamo l’amministrazione a considerare una priorità la ricostruzione degli immobili danneggiati dalla scossa di terremoto del 9 novembre 2022».

I Dem proseguono spiegando le difficoltà e i problemi delle persone coinvolte in numeri: «Parliamo di 13 immobili residenziali privati, risultati completamente inagibili e di 131 cittadini anconetani costretti a lasciare le loro case, con 29 edifici interdetti parzialmente e abitati da 229 nuclei familiari e 428 persone. Inoltre, in 12 edifici, sono stati rilevati danni gravi e abitati da 103 nuclei familiari per un totale di 191 persone. Lo stato di emergenza – va avanti il comunicato – era stato richiesto tempestivamente, e il consiglio dei Ministri lo ha deliberato in data 11 aprile».

Susanna Dini, capogruppo Dem in consiglio comunale

Al fronte di tutte queste premesse per il gruppo Dem «ora servono le risorse, che non sono state stanziate né nella legge di Bilancio 2024 né nel successivo decreto Milleproroghe, come era stato promesso. Inoltre, l’interrogazione presentata ieri dai Consiglieri Pd in consiglio regionale non ha avuto alcuna risposta soddisfacente. Ecco il motivo di questo OdG, che speriamo possa accendere un riflettore sul tema e sensibilizzare i nostri amministratori comunali».

«Chiediamo – è la loro conclusione – che la tanto declamata filiera almeno per una volta funzioni».

L’assessore alla Protezione civile Giovanni Zinni a colloquio con gli sfollati del sisma in sit in, due sabati fa

Ricordiamo che il 27 gennaio il ‘Comitato 7.07’ durante un sit in piazza Cavour ha avuto un ampio colloquio con l’assessore alla Protezione civile Giovanni Zinni, il quale ha spiegato loro come stanno le cose: «I ritardi erano dovuti a problemi tecnici del Mef. Però sia Acquaroli che Castelli hanno garantito che faranno il possibile per riuscire a intervenire sul Def. Occorre pertanto allineare la volontà politica con quella di chi queste somme le detiene. Quello – è stata la conclusione del vicesindaco – sarà l’ultimo treno per portare a casa qualcosa». Sempre tramite la Protezione civile, il contributo Cas è l’unico tipo di aiuto sin ora giunto a queste persone.

Gli sfollati del sisma in sit-in: «Volete provare a risolvere la situazione o vogliamo andare avanti così per anni?»

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