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Univpm, in corso gli Open Day:
doppia carriera e internazionalizzazione
tra i fiori all’occhiello dell’ateneo (Foto)

ANCONA - Migliaia di future matricole fino al 12 febbraio partecipano alla presentazione dei 70 corsi proposti. Tante le agevolazioni previste per studenti meritevoli e quelli provenienti da famiglie con basso Isee. Abbondano opportunità e facilitazioni per chi vuol fare esperienze all'estero o praticare sport a livello agonistico

Il Magnifico Rettore Gian Luca Gregori apre gli interventi di presentazione dell’Università Politecnica delle Marche alle future matricole

di Antonio Bomba (foto Giusy Marinelli)

Giornate intense all’Università Politecnica delle Marche dove sono in corso gli Open Day 2024. Un’occasione unica per migliaia di studenti in procinto di diplomarsi i quali, fino al 12 febbraio possono informarsi sui 70 corsi dell’ateneo ascoltando i professori e le esperienze dirette di chi già matricola è.

Protagonista della giornata di ieri è stata la facoltà di Agraria che, turno dopo turno ha accolto oltre 1.000 ragazzi con l’obiettivo di presentare loro L’Univpm a 360 gradi, senza tralasciare una singola sfaccettatura.

Particolare attenzione è stata dedicata all’internazionalizzazione e alla possibilità di concedere a chi pratica sport a livello agonistico una serie di agevolazioni attraverso il programma ‘doppia carriera’. Due autentici caratteri distintivi. Fiori all’occhiello ben descritti da chi ne sta usufruendo.

Tra questi abbiamo l’opportunità di parlare con Alessandro Moscardi, tra i migliori d’Italia nei 400 metri e campione italiano under 23 nel 2023: «Praticando sport a livello agonistico – inizia a raccontare le problematiche riscontrate – si finisce con l’avere quelle 2-3 ore in meno al giorno da dedicare allo studio. Pertanto il fatto di avere qualche agevolazione è estremamente importante. Infatti – dichiara orgoglioso – ho completato il percorso di ingegneria meccanica con un solo anno di fuoricorso, pertanto nella media. E questo grazie all’Univpm e al suo programma ‘doppia carriera’».

Ma in cosa consistono questi vantaggi nello specifico?

«Anzitutto mi hanno dato una borsa di studio. Poi, nel concreto, ho potuto gestire meglio le date degli esami con i professori in modo da non farle coincidere con gare importanti o allenamenti decisamente intensi e particolari. Insomma, aiuta e conforta molto poter fare un esame una settimana dopo. Consiglio pertanto a chiunque pratica sport a livello agonistico la doppia carriera».

Sofia Scorcelletti, anche lei 400 metrista, a cui abbina anche le staffette 4*100 e 4*400, ha scelto invece management della sostenibilità ed economia circolare: «Con la staffetta – esordisce – siamo giunte seste a livello nazionale ed è stata una grande soddisfazione perché ho acquisito il programma doppia carriera seguendo un corso molto stimolante. L’università offre pertanto numerose opportunità per chi vuole fare sport senza tralasciare lo studio, con corsi quantomai interessanti, innovativi e al passo con i tempi. Inoltre la doppia carriera – sottolinea nel finale Scorcelletti – dà l’opportunità di partecipare ai campionati nazionali universitari che è una manifestazione che comprende discipline e permette di confrontarsi con atleti di livello assoluto. L’università, dal canto suo, è molto contenta di avere atleti di livello nazionale e internazionale». Parole, queste ultime di Scorcelletti, che assumono ancora più risalto se si pensa che proprio ieri Ancona si è vista assegnare i campionati italiani universitari per il 2025.

Anche Elisa Al-Halwani, 3 volte sul podio ai campionati italiani di taekwondo è invece iscritta al secondo anno di medicina ci tiene anche lei a far notare come: «L’Univpm fortunatamente è disponibile ad aiutare chi come noi vuole intraprendere una carriera sportiva. Per corsi con obbligo di frequentazione, come i miei di medicina, l’università mi ha messo a disposizione un tutor e un help desk per gestire le eventuali assenze. Cosa che non è permessa a chi non è inserito nel programma doppia carriera».

Manca ancora un po’ all’inizio della presentazione dell’ateneo agli studenti delle scuole superiori e così riusciamo a strappare due parole al Magnifico Rettore Gian Luca Gregori, il quale gentilmente si mette a nostra disposizione per spiegarci i segreti del successo dell’Univpm: «Il futuro è la lingua inglese e ci stiamo investendo molto. Questo ci ha permesso di incrementare i processi di internazionalizzazione in uscita, ma anche in entrata. Oggi se uno gira tra le varie facoltà sente parlare inglese. Una cosa qualche anno fa impossibile. Occorre pertanto favorire un rapporto sempre più sinergico tra le nostre studentesse e studenti e la componente studentesca internazionale».

Gregori aggiunge: «Scongiuri facendo – tiene bene a sottolineare il professore con la sua proverbiale ironia – dovremmo superare il numero di 5.250 iscritti del 2023 per arrivare a 5.600-5.700. Una crescita di circa il 4% e un record assoluto. Questo perché offriamo oltre 70 corsi, molti dei quali interdisciplinari. Non le nego che – confessa – avessi tempo qualche corso lo frequenterei, come i corsi di economia che mettono dentro il digitale e l’inglese. Medicina che mette assieme la parte medica a quella ingegneristica. Questa distinzione paga altrimenti non si riuscirebbe a fare niente».

A proposito di internazionalizzazione abbiamo il privilegio di poter parlare anche con Mahdieh Zareeizavaraki, studentessa iraniana iscritta al secondo anno di ‘Medicine and Surgery’ che con il suo perfetto inglese ci parla di come: «trovo i corsi dell’Univpm molto innovativi. È molto importante per un futuro dottore comprendere la logica dietro agli strumenti professionali che uno andrà poi a utilizzare nella sua professione. Ciò aiuterà a svolgere il proprio lavoro con ancora più passione e, nella diagnostica stessa, renderà il medico sempre più preparato e professionale. Questi corsi – prosegue a spiegare Zareeizavaraki – sono molto importanti perché la parte ingegneristica sarà sempre più importante. Certo c’è molto di più da studiare ma ne vale assolutamente la pena».

Incrociamo anche la professoressa Francesca Beolchini, referente per l’orientamento la quale ci spiega come all’Univpm «crediamo tanto nell’orientamento perché gli studenti delle scuole superiori sono proprio disorientati».

Come mai?

«I corsi di laurea, come lo scenario del mondo del lavoro, è completamente differente rispetto a quello che han vissuto i loro genitori e i loro insegnanti. Questa dunque è l’opportunità che hanno studentesse e studenti per informarsi. Noi dal canto nostro apriamo le porte per questo orientamento formativo in cui lo studente è parte attiva, partecipa e può comprendere quale corso sia meglio per lui. Hanno davvero fame di orientamento e noi rispondiamo ai loro bisogni».

L’aula è ormai gremita e la presentazione può iniziare con il Rettore che, a quello a noi dichiarato aggiunge rivolgendosi alle future matricole: «Le qualità del nostro ateneo garantiscono il 91% di occupati a 5 anni dalla laurea. Tra i tanti segreti abbiamo la ricerca. Una buona ricerca ci consente infatti di offrire una buona didattica».

Programma doppia carriera: da sinistra Sofia Scorcelletti, Gian Luca Gregori, Alessandro Moscardi, Elisa Al-Halwani e Massimo Conti

Poi alcune valide considerazioni: «Tolto il sonno ciò che rimane è il lavoro. Farne uno che non ti piace è opprimente. Non potete vivere aspettando che il tempo passi. Apposta dovete scegliere il corso più idoneo alle vostre capacità. È importante tanto quanto essere guidati da una sana ambizione. I soldi invece sono importanti, ma sono la conseguenza del fare bene un lavoro che vi piace».

Anche Beolchini ha offerto ai presenti una serie di considerazioni e consigli sulla nuova realtà che attenderà i ragazzi tra qualche mese: «Avrete una sensazione di libertà, ma anche di responsabilità. Nessuno controllerà se sarete a lezione o starete a casa, quali esami fare prima o no. E poi un periodo è interessato solo da lezioni. Un altro da soli esami. Sta a voi e al vostro modo di organizzarvi e agire in maniera responsabile con coscienza e consapevolezza trovare un punto di equilibrio. Siate perseveranti. Interessatevi infine nella qualità della ricerca. Noi professori siamo anzitutto ricercatori e portiamo tutta questa ricerca nella didattica. E la tesi di laurea sarà la vostra prima esperienza di ricerca».

Il professor Marco D’Orazio ha spiegato invece come l’Univpm cerca di livellare le diseguaglianze sociali: «Oltre alle tasse, le spese per i fuori sede comportano anche un costo della vita con alloggio, abbonamenti vari, libri e cibo. Dal canto nostro teniamo le tasse basse e offriamo la possibilità di dilazionarle. Agevolazioni sono concesse a chi viene da famiglie con Isee basso e a studenti ritenuti meritevoli e offriamo agevolazioni anche per i mezzi di trasporto. Altre agevolazioni sono invece concesse dall’Erdis che è l’ente predisposto per questo tipo di servizi nelle Marche».

Il professor Massimo Conti, referente per il rettore dello sport: «La nostra università crede nello sport. Il Cus Ancona mette a disposizione delle strutture sportive di cui può usufruire ogni studente. Inoltre con la doppia carriera si permette a chi pratica sport agonistico di studiare e allenarsi grazie a delle precise agevolazioni».

Al-Halwani, Moscardi e Scorcelletti hanno ripetuto ai presenti quanto di bello e interessante detto poco prima a noi per lasciare poi spazio al professor Raffaele Zanoli che ha illustrato l’internazionalizzazione in uscita: «All’Università Politecnica delle Marche mettiamo a disposizione molte borse internazionali. Un’esperienza che ti permette di apprendere meglio la lingua inglese e relazionarti con studenti di altri paesi. Attraverso un bando potrete svolgere alcuni esami all’estero e l’università finanzierà tutto attraverso fondi propri ed europei». Oltre all’Erasmus Young, l’Univpm si caratterizza anche per CampusWorld che «permette di fare esperienze e progetti tirocinanti in stati come Argentina Stati Uniti, Australia, Spagna e molti altri paesi. Esiste anche la possibilità del doppio titolo che permette di avere la propria laurea riconosciuta in Italia come nel paese in cui avete sostenuto l’esame».

La studentessa Giulia, rappresentante della componente studentesca nel dipartimento come nel consiglio studentesco ha spiegato come esistano ulteriori agevolazioni «per gli studenti come borse di studio, l’esonero di varie rate per chi ha un reddito inferiore a 25mila euro» rimarcando poi come «Il fondo ‘Carlo Urbani aiuta inoltre chi si trova in particolari situazioni di disagio. L’Univpm, inoltre, concede la possibilità di svolgere lavori part time retribuiti all’interno della propria facoltà».

E dopo che Mahdieh Zareeizavaraki ha raccontato a tutti la sua esperienza, i professori Deborah Pacetti, Cristina Recchioni, Maurizio Bevilacqua, Erica Adrario e Emanuela Fanelli hanno illustrato ai futuri studenti dell’Univpm le varie facoltà dell’ateneo.

Prima e dopo l’illustrazione nell’aula magna di agraria gli studenti hanno preso d’assalto i desk informativi posti a ingegneria.

Il Magnifico Rettore dell’Univpm Gian Luca Gregori

Alessandro Moscardi

Sofia Scorcelletti

Elisa Al-Halwani

Professoressa Francesca Beolchini

Mahdieh Zareeizavaraki, studentessa iraniana

Professor Marco D’Orazio

Professor Massimo Conti

Professor Raffaele Zanoli

Giulia, rappresentante del consiglio studentesco dell’Univpm

Professoressa Deborah Pacetti

Professoressa Cristina Recchioni

Professor Maurizio Bevilacqua

Professoressa Erica Adrario

Professoressa Emanuela Fanelli

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