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Uccise l’ex a martellate:
ergastolo per Giovanni Padovani

SENTENZA della Corte d'assise di Bologna. L'ex calciatore di Senigallia attese la 56enne Alessandra Matteuzzi sotto casa per poi colpirla. Confermate le aggravanti di stalking, vincolo del legame affettivo, motivi abietti e premeditazione

Alessandra Matteuzzi e Giovanni Padovani

Nella serata del 23 agosto 2022 uccise l’ex fidanzata 56enne, Alessandra Matteuzzi, sotto al portone di casa, in via dell’Arcoveggio a Bologna.

Per quel femminicidio venne subito arrestato l’allora 26enne senigalliese, Giovanni Padovani, che oggi è stato condannato all’ergastolo a seguito della decisione presa dalla Corte d’Assise di Bologna, presieduta dal giudice Domenico Pasquariello, dopo due ore di camera di consiglio che ha confermato le aggravanti chieste dalla procura: stalking, vincolo del legame affettivo, motivi abietti e premeditazione.
Quella sera, il giovane l’attese per ore sotto casa per poi colpirla con una serie di violenti colpi alla testa, dati ripetutamente con un martello e quindi lanciandole una panchina.
La vittima, soccorsa dal personale sanitario del 118, era ancora viva ma morì poco dopo nell’ospedale bolognese.
Fermato dalla polizia, venne subito arrestato.
L’allarme venne dato dai residenti nel sentire le urla provenire dalla strada. Urla che sentì anche la sorella della 56enne, con la quale era proprio in quel momento al telefono.
Giovanni Padovani era molto conosciuto nel mondo del calcio per aver militato nel ruolo di difensore con 21 squadre, anche marchigiane.
Alla lettura della sentenza, questa mattina era presente in aula anche il sindaco di Bologna, Matteo Lepore.

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