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L’auto va assicurata anche se ferma
su una proprietà privata:
si rischiano multe da 866 euro

JESI – Dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo di fine dicembre che recepisce una direttiva europea, lo ricorda agli automobilisti la Polizia locale

La polizia locale di Jesi (Archivio)

 

L’assicurazione sui veicoli è obbligatoria anche fermi su suolo privato. Con l’obiettivo di fornire informazioni utili ai cittadini consentendo loro di adeguarsi alle nuove disposizioni di legge, il Comando di Polizia locale di Jesi ricorda che, in forza del decreto legislativo di fine dicembre che recepisce una direttiva europea, «c’è l’obbligo di assicurazione anche per auto, furgoni e moto fermi o utilizzati esclusivamente in zone private, il cui accesso è soggetto a restrizioni. Ciò sulla base della normativa europea che allarga il perimetro dei veicoli coinvolti dalla necessità di copertura assicurativa anche a quelli fermi in aree private».

È di questi giorni la circolare esplicativa del ministero dell’interno che delinea le modalità di controllo e le sanzioni previste. L’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile si applica ai veicoli a motore indipendentemente dalle caratteristiche, dal terreno su cui è utilizzato (pubblico o privato) e dal fatto che siano fermi o in movimento. Sono inclusi nell’obbligo eventuali rimorchi anche quando non attaccati alla motrice o veicolo trainante (cd. rischio statico).

Per coloro che non si adeguano si applicano le ordinarie regole del codice della strada: una sanzione da 866 euro (606,20 euro se si versano entro cinque giorni) oltre alla decurtazione di punti dalla patente se il fatto è commesso su strada, il sequestro del veicolo e ritiro della carta di circolazione. Qualora l’assicurazione sia stata sospesa, inoltre, nel caso di utilizzo del veicolo la sanzione è maggiorata del 50% ed è previsto il deferimento all’autorità giudiziaria per la falsa dichiarazione di sospensione. «Il Comando di Polizia locale raccomanda attenzione in particolare ai proprietari o possessori di parcheggi privati presenti anche in aree pubbliche (come, tanto per citare un esempio, nel caso del parcheggio Mercatini) perché non vi è più alcuna distinzione tra veicoli in sosta su suolo pubblico o privato» fa sapere una nota del comune di Jesi

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