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I lavori al Mercato delle Erbe non avanzano:
il Comune paventa alla ditta appaltatrice
la risoluzione del contratto

ANCONA - Nell'incontro tra le parti, l'impresa edile ha tuttavia assicurato che dalla prossima settimana le cose cambieranno e un numero adeguato di operai porterà avanti il cantiere

Uno dei mezzi visti in azione al cantiere del Mercato delle Erbe

di Antonio Bomba

Solo 10mila euro di lavori eseguiti sui 145mila previsti nel mese di gennaio. È questa la situazione economica relativa alla riqualificazione del Mercato delle Erbe, dove l’avanzamento della ristrutturazione procede a passo di moviola.

Così nella giornata di ieri l’amministrazione comunale ha convocato la ditta aggiudicatasi l’appalto per meglio comprendere le loro intenzioni. Anche perché il rischio di perdere prima o poi il finanziamento ottenuto con il Pnrr si fa sempre più concreto, visto quanto sono rigide le tabelle da rispettare. È stata così paventata la risoluzione del contratto e la possibilità concreta di rivolgersi alla ditta classificatasi seconda alla gara d’appalto.

Dal canto suo l’azienda ha invece assicurato che da lunedì la musica cambierà e un numero adeguato di operai inizierà a lavorare in maniera costante sulla struttura in ghisa costruita quasi 100 anni fa dagli operai dei cantieri navali. Per il comune di Ancona erano presenti all’incontro l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini e il dirigente Stefano Capannelli.

Già due settimane fa Tombolini, il quale passa a controllare lo stato di avanzamento dei lavori e l’umore dei commercianti più o meno ogni giorno, aveva dovuto inviare all’impresa edile una Pec di diffida in cui la si intimava a iniziare per davvero i lavori. Questo perché, dall’8 gennaio 2024, giorno di apertura ufficiale del cantiere, poco si era visto fare. Il risultato è stato che il cantiere è sì avanzato un po’, ma a passo di lumachina. E d’altro canto con appena 4 operai presenti era abbastanza difficile aspettarsi che potesse accadere qualche cosa di differente.

Il tema, tra l’altro, è stato trattato stamattina in consiglio comunale, grazie a un’interrogazione urgente posta dal consigliere comunale del Pd Giacomo Petrelli a, non poteva essere diversamente, l’assessore Tombolini.

Quest’ultimo ha così iniziato come suo solito a fornire un certosino stato dell’arte spiegando come «Questo del Mercato delle Erbe è un tema che sta molto a cuore a noi dell’amministrazione. Dall’inizio dei lavori l’impresa ha presentato un cronoprogramma contrattuale in base al quale erano previsti uno sviluppo dei lavori pari a 145mila euro circa». Da qui problemi su problemi: «Abbiamo constatato che l’impegno operativo dell’impresa non era adeguato alla quantità di lavoro da svolgere. C’erano sempre 2, massimo 3 persone a lavorare, non di più». Per cui «abbiamo messo in campo i correttivi necessari chiedendo al direttore dei lavori prima e al rup poi di convocare l’impresa e chiederle se fosse in grado e intenzionata a garantire il fatturato indicato nel cronoprogramma».

Tombolini entra poi nel cuore del problema: «Come tutti i cantieri Pnrr entro il 30 settembre dovranno essere completati il 30% dei lavori. Una cifra molto rilevante. Altrimenti il finanziamento verrà ritirato».

L’ingegnere ritiene pertanto che, a questa maniera «l’amministrazione è esposta anche a un danno di immagine e morale perché stiamo parlando di un luogo molto importante e simbolico per posizione e vista l’incidenza che ha sugli operatori e i cittadini. Nel rispetto di questo abbiamo ritenuto di dover convocare l’impresa paventando la risoluzione del contratto, ascoltando nel frattempo anche la ditta seconda arrivata alla gara di appalto».

Sul cambio di ditta in corsa ammette però che «è un elemento sempre di grave criticità nei rapporti dei lavori pubblici perché ogni mese perso significa perdere 150mila euro di fatturato e mettere a repentaglio i finanziamenti del Pnrr».

Tombolini si lascia andare e, quasi a sfogarsi pur senza perdere la calma, spiega: «Inizio a capire quali erano le criticità emerse sulla stampa sulla gestione del Pnrr da parte degli enti locali. I tempi tecnico amministrativi ci portano a prendere in maniera sofferta ogni decisione. Cambiassimo ditta dovremmo chiedere il danno materiale e l’escussione delle polizze alla prima. Con la certezza, più o meno della perdita del Pnrr».

Infine la promessa: «Continuiamo pertanto il nostro monitoraggio mensile su questo e tutti gli altri cantieri Pnrr. L’impegno tecnico c’è l’attenzione c’è. Il controllo e la sorveglianza pure. Anche personale».

Soddisfatto della risposta ma comunque attento alla situazione Petrelli: «Condivido le sue preoccupazioni. È un cantiere Pnrr che la precedente amministrazione ha avuto la prontezza e la competenza di aggiudicarsi». Per poi spiegare come, secondo lui «Il Pnrr è una medaglia dalla doppia faccia. Queste tempistiche servono a garantire la fine dei lavori entro il 2026. Per questo ritengo che questa debba essere la priorità assoluta dell’amministrazione. Noi del Pd – prosegue – abbiamo a cuore il Mercato delle Erbe così come tanti altri cittadini. Vigileremo assieme a lei per garantire che i lavori vengano completati per tempo ed evitare rischi».

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