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Nasce Ancona Servizi,
con l’ok del consiglio comunale.
Verde e fiera di maggio tra le competenze

IL NUOVO STATUTO dell'azienda in house è stato approvato oggi in assise all'unanimità. L'obiettivo dichiarato dall'assessore Daniele Berardinelli, è quello di «migliorare efficacia ed efficienza a vantaggio dei cittadini»

Un’edizione della Fiera di San Ciriaco

di Antonio Bomba

Il consiglio comunale questa mattina ha votato all’unanimità per i cambi di statuto e nome a Mobilità & Parcheggi. Nasce così Ancona Servizi. La nuova azienda in house, in un futuro non troppo lontano, allargherà così le proprie competenze e i servizi offerti, rispetto a M&P, iniziando a occuparsi di verde, manutenzioni stradali, l’organizzazione della fiera di San Ciriaco e molto altro. As potrà inoltre fornire servizi anche per altri comuni.

Come detto tutti e 28 i consiglieri presenti in aula hanno votato a favore del provvedimento. Anche perché è stato approvato anche un ordine del giorno presentato da diversi consiglieri di minoranza affinché vi sia la garanzia che l’azienda resti sempre in mano pubblica e non privata.

Nell’illustrare la modifica dello statuto in aula, l’assessore con delega ai rapporti con M&P Daniele Berardinelli ha fatto notare come questo sia «un passaggio essenziale per ampliare le competenze della partecipata, dando seguito a un processo già iniziato con l’affidamento dei servizi cimiteriali». Ancona Servizi potrà pertanto occuparsi della manutenzione e gestione del patrimonio pubblico, della manutenzione e ripristino delle strade, della gestione di impianti sportivi e teatrali compresa la promozione e la biglietteria, della progettazione e manutenzione di aree verdi, di igiene ambientale, l’organizzazione di mercati e fiere e molto altro ancora. Tutto questo allo scopo «di risparmiare dal punto di vista economico fornendo nel contempo alla cittadinanza un servizio più puntuale».

Daniele Berardinelli, assessore ai rapporti con M&P

Berardinelli, in particolare, ha posto l’accento sul fatto che la fine dei lavori dati ad esterni porterà non pochi vantaggi: «Nel 2023 – ha spiegato – abbiamo speso 1,5milioni per il verde. Una cifra in sé spropositata causa esternalizzazioni. Invece macchinari e attrezzature che andremo ad acquistare saranno investimenti duraturi nel tempo. E potremo anche assumere operai qualificati. Stessa cosa per il personale stradale che è in numero insufficiente». Altro esempio portato dall’assessore è stato quello dei bagni pubblici al momento «insufficienti per numero e qualità. Attraverso Ancona Servizi invece potremo acquistarne di nuovi e autopulenti da mettere al Duomo e in altre parti della città».

Largo anche alla possibilità di poter offrire servizi anche per altri comuni, tanto che il delegato del sindaco assicura che «interlocuzioni in tal senso sono già iniziate. Visto che per legge il 20% del volume d’affari può essere svolto in altri comuni perché non farlo? Per loro sarebbe un risparmio per noi un incasso».

Come detto ad essere approvato è stato anche un ordine del giorno presentato dai consiglieri di opposizione Susanna Dini, Federica Fiordelmondo, Giacomo Petrelli, Stefano Foresi (Partito Democratico), Tommaso Fagioli (Azione), Ida Simonella (Ancona Futura), Francesco Rubini (Altra Idea di Città) e Carlo Maria Pesaresi (Ancona Diamoci del Noi). Dopo aver ricordato che l’inizio del trasferimento delle competenze a M&P è iniziato con la sindaca Valeria Mancinelli, la capogruppo Dem Dini ha letto L’odg chiedendo espressamente che la nuova Ancona Servizi resti al 100% pubblica, evitando l’inserimento di soggetti privati con la motivazione che questo possa portare «all’ingresso di interessi particolari».

Susanna Dini, capogruppo del Pd in consiglio comunale

Nessun problema da parte della maggioranza, non fosse proprio per quella frase finale che non è piaciuta a molti. Così, dopo una sospensione dei lavori risultata utile per una serie di consultazioni, l’opposizione ha riformulato l’Odg, poi letto da Carlo Maria Pesaresi, con il nuovo punto finale che adesso recita «il sindaco si impegna a fornire la garanzia che il servizio venga realizzato nel totale interesse della comunità» trovando il consenso di tutti. Insomma, lo statuto prevederà ancora l’eventuale ingresso del privato, ma l’impegno dell’attuale maggioranza è quello di far si che ciò non avvenga nel medio e breve periodo senza precludersi altre opzioni per il futuro.

Applaude all’operazione Ancona Servizi il capogruppo di Ancona Protagonista Arnaldo Ippoliti: «Sono certo che il nuovo importante ruolo della partecipata ci permetterà di portare a casa degli importanti risultati in ambito comunale, dando sempre più risposte concrete ai cittadini». E sulla fiera di San Ciriaco aggiunge: «Perché doveva essere organizzata da una ditta di fuori Ancona? A questa maniera vi saranno invece utili che potranno essere reinvestiti».

Soddisfatto anche Francesco Rubini di Altra Idea di Città che auspica che, con questa novità «si riducano sempre più le esternalizzazioni e di conseguenza il precariato, con più assunzioni a tempo determinato».

Stefano Foresi, mette però in guardia tutti: «Quello che è stato dichiarato in aula significa un investimento importantissimo. Serve inoltre una struttura organizzativa che potrà essere completa solo con gli anni. Insomma è difficilissimo fare una cosa così capillare, non si potrà iniziare domani. E i soldi? Eviterei quindi voli pindarici».

Carlo Maria Pesaresi, Ancona Diamoci del Noi

La chiusura è riservata al capogruppo di Fratelli D’Italia Jacopo Toccaceli: «Siamo completamente favorevoli a questo provvedimento che rappresenta un passo avanti importante. Un chiaro segnale che si sta percorrendo la strada giusta. Inoltre noi siamo per il servizio pubblico al 100%, ma occorre lasciare una porta aperta al privato. Perché per il futuro non si sa mai».

Arnaldo Ippoliti, capogruppo di Ancona Protagonista

Jacopo Toccaceli, capogruppo di Fratelli D’Italia

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