facebook rss

Sisma, è legge la norma sul Superbonus:
«I contributi si potranno cumulare
fino al termine del 2025»

RICOSTRUZIONE - Il commissario Guido Castelli sulla conversione del decreto legge: «Non solo si potranno continuare ad applicare le detrazioni fiscali, ma sarà inalterata anche l’opzione dello sconto in fattura e della cessione del credito d’imposta»

GUIDO_CASTELLI-e1708183734112

Guido Castelli

«Sino a fine 2025 nessuna limitazione alla cumulabilità dei contributi, sconto in fattura e cessione del credito», così il commissario alla Ricostruzione, Guido Castelli dopo che il decreto legge approvato il 29 dicembre relativo al superbonus 110% è stato convertito in legge.

La norma consente di proseguire, senza modifiche o limitazioni di nessun tipo, con la cumulazione del contributo sisma con il superbonus per la riparazione degli immobili danneggiati da eventi sismici fino al 31 dicembre 2025. Inoltre, la possibilità di continuare a beneficiare dello sconto in fattura e della cessione del credito di imposta rimane invariata per gli interventi di ricostruzione post sisma sempre fino al 31 dicembre 2025, oltre agli importi che eccedono i contributi previsti per la ricostruzione.

«Una notizia importante, che conferma l’impegno del Governo e del Parlamento nel sostegno alla ricostruzione – dice Castelli -. L’ennesima dimostrazione della sensibilità del presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha ritenuto, nella riforma del Superbonus, di mantenere la misura in modo specifico per i territori del cratere 2016 in modo tale che si possa continuare a cumulare il Superbonus con il contributo di ricostruzione. Non solo si potranno continuare ad applicare le detrazioni fiscali, ma sarà inalterata anche l’opzione dello sconto in fattura e della cessione del credito d’imposta». Castelli sottolinea che il lavoro svolto in questi mesi con i protocolli di intesa con gli istituti di credito hanno «reso disponibile un plafond di 1 miliardo di euro, e l’ottimizzazione delle linee guida in collaborazione con l’Agenzia delle entrate».

I contribuenti che hanno ottenuto dei vantaggi fiscali per lavori di ristrutturazione iniziati dopo l’entrata in vigore della norma, devono, entro un anno dal completamento di questi lavori, stipulare una polizza assicurativa che copra i danni causati da disastri naturali o catastrofi.
Castelli aggiunge che «è importante che si sia aperta una riflessione operativa che riguarda il ruolo delle coperture assicurative a fronte delle catastrofi naturali. Mutualizzare il rischio è la modalità principale per affrontare la fragilità sismica (ma anche idrogeologica) del nostro territorio». Ha inoltre annunciato l’intenzione di «aprire un confronto con l’associazione delle compagnie assicurative, Ania». Le disposizioni si applicano anche agli immobili danneggiati da eventi meteorologici avvenuti a partire dal 15 settembre 2022, per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza.

Articoli correlati

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X