Ancona Jazz “Fifty Years”! Il festival Ancona Jazz festeggia nel 2024 le sue 50 edizioni: il 3 marzo 1974 l’inadatto – e dall’acustica infelice – Palazzetto dello Sport ospitò il concerto del pianista francese Martial Solal organizzato dal Jazz Club Ancona, nato pochi mesi prima (nell’ottobre del 1973) dall’idea e dalla volontà di alcuni giovani appassionati. Nessuno avrebbe scommesso sulle possibilità reali di continuare. Da allora, invece, Ancona Jazz ha regalato a tutta la provincia 50 anni di concerti con nomi prestigiosi e nuovi grandi talenti, produzioni originali, prime assolute, mostre, conferenze, seminari, pubblicazione di dischi e di libri, collaborazioni con altre realtà del panorama italiano. Le celebrazioni per il 50° anno prenderanno il via dall’1 al 3 marzo nella suggestiva Mole Vanvitelliana con una speciale edizione Winter, a cui seguirà la consueta edizione estiva. In cartellone concerti con artisti italiani e internazionali, la presentazione di un libro, la proiezione in anteprima del documentario “Tutti i colori del Jazz” e una tavola rotonda che farà il punto sulla nascita e lo sviluppo dei festival in Italia e all’estero.
Giancarlo Di Napoli, direttore artistico di “Ancona Jazz” sottolinea in una nota come «guardando ora a ritroso su ciò che è stato fatto in cinque decenni, possiamo ben affermare che la mole di lavoro, per numero di concerti dislocati nei luoghi più rappresentativi della città, ma anche di attività collaterali disparate, è stata impressionante e di peculiare visibilità. Dal punto di vista artistico, “Ancona Jazz” è sempre stata fedele ad alcuni criteri: sguardo attento alla storia del jazz senza preclusioni stilistiche, valorizzazione del canto, attenzione alle realtà regionali e nazionali, ma soprattutto avere un’idea produttiva originale, tendente a far valere proprie idee esclusive al di là di tour programmati e ripetuti in altre rassegne o festival».
Entrando nel dettaglio, la sera di venerdì 1 marzo vede in esclusiva italiana il concerto di Stefano Di Battista con il Colours Jazz Ensemble in un “Omaggio alla Blue Note Records”. Rendere omaggio alla Blue Note significa celebrare non soltanto una delle etichette più importanti del jazz moderno sviluppatosi nel secondo dopoguerra, ma anche e soprattutto un punto di riferimento estetico con il quale ogni musicista jazz, di qualsiasi tendenza stilistica, ha dovuto confrontarsi. Non parliamo poi dei collezionisti e semplici appassionati, nelle cui discoteche private quei mitici 33 giri registrati magnificamente da Rudy Van Gelder continuano ad essere presenti in modo copioso. Marco Postacchini, colonna storica della Colours Jazz Orchestra, aveva pronti degli arrangiamenti per un nuovo disco da registrare nell’aprile prossimo, e ben volentieri ha accettato di presentare in anteprima il progetto durante l’occasione del cinquantenario di Ancona Jazz. Massimo Morganti ha scelto i musicisti coinvolti, tratti per lo più dalla medesima orchestra, e AJ ha pensato, come solista ospite, a un musicista importante della scena nazionale ed europea: Stefano Di Battista possiede una carriera piena di successi artistici e collaborazioni internazionali e nazionali di prestigio tra cui Michel Petrucciani, Elvin Jones, Jacky Terrasson, Jimmy Cobb, Richard Bona, Claudio Baglioni, Renato Zero, Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Rita Marcotulli, Baptiste Trotignon, Aldo Romano, Michel Benita, Adriano Celentano, Jovanotti, Tiromancino.
Particolarmente ricca di eventi la giornata di sabato 2 marzo, interamente ospitata negli spazi della Mole Vanvitelliana tranne, a partire dalle ore 11:00 all’interno della Libreria Fogola Ubik in Corso Mazzini 170, si terrà la presentazione di due libri che si affacciano alla preziosità del patrimonio musicale e jazz italiano da due differenti angolazioni: il giornalista Marco Molendini con il suo Pepito – Il principe del jazz rivolge lo sguardo alla figura di Pepito Pignatelli e allo sviluppo della scena romana del jazz negli anni ’70 anche grazie al celebre club Music Inn, frequentato da alcuni nomi leggendari tra cui Chet Baker, Gato Barbieri e Dexter Gordon. Nel pomeriggio si terrà la tavola rotonda Da spettatore a direttore artistico con Francesco Martinelli (docente di Storia del Jazz), Stefano Zenni (critico musicale, docente di Storia del Jazz e direttore artistico), Lorenzo Cimino (trombettista, compositore e direttore artistico) e Marco Molendini sui festival jazz in Italia a partire dalla speciale ricorrenza di Ancona Jazz, moderata da Fiorenza Gherardi De Candei. A seguire, la proiezione in anteprima del documentario Tutti i colori del Jazz sui 20 anni della Colours Jazz Orchestra e, infine, la chiusura sarà nelle mani del quartetto del sassofonista Emanuele Cisi e la chitarrista Eleonora Strino con il progetto Crossing the Bridge che omaggia un altro grande musicista ospitato ad Ancona Jazz nel 1982 al Cinema Metropolitan: Sonny Rollins.
La terza ed ultima serata, domenica 3 marzo, coincide con il vero giorno del compleanno di Ancona Jazz: non può mancare il ricordo del primo concerto con Martial Solal con un evento esclusivo: un “Piano Conclave” con due pianoforti e quattro pianisti di grande valore e varie nazionalità: gli italiani Dado Moroni e Francesca Tandoi, il venezuelano Benito Gonzalez e l’americano Danny Grisset, che si avvicenderanno e incroceranno al pianoforte esprimendo la loro visione artistica e creativa. Per maggiori approfondimenti sui luoghi spazi della Mole, biglietteria e orari: www.anconajazz.com e la relativa pagina Facebook.
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