E’ stata presentata questa mattina dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, insieme al coordinatore regionale di FdI Elena Leonardi, al sottosegretario al Mef, Lucia Albano, e al commissario per la ricostruzione, Guido Castelli, la candidatura ufficiale di Carlo Ciccioli al Parlamento Europeo.
«Non è una candidatura singola, ma di un territorio, di una squadra, di una nuova visione del mondo, all’insegna della competenza, dell’onestà, della consapevolezza, dell’autorevolezza. Una politica con la “p” maiuscola, di chi è sempre stato a servizio dei territori» è stato detto.
Ciccioli ha ringraziato i presenti spiegando che quello di oggi «E’ stato un momento molto importante per il nostro partito e lo sarà ancora di più per le Marche. L’elezione di un marchigiano non è facile, siamo una piccola regione – ha detto -, ma possiamo farcela».
Come ha evidenziato sempre Acquaroli, «ho sempre inteso la politica come una sintesi delle reali esigenze provenienti dai territori, mai come un’affermazione personale – ha proseguito Ciccioli -. Insieme possiamo fare la differenza anche in Europa, come stiamo facendo al Governo nazionale e Regionale, perché FdI parte sempre da un profondo radicamento sui territori, portando avanti le loro istanze in modo coerente e con competenza».
Quella di Carlo Ciccioli, consigliere FdI in Regione, è dunque «una candidatura di partito, siamo l’unica forza politica che può esprimere un parlamentare europeo per le Marche, dobbiamo dirlo chiaramente. Il presidente Meloni ha una visione chiara per l’Europa che vogliamo: cambiare baricentro, dal nord al sud. E per conseguirla, il Piano Mattei è un asset fondamentale, ma non solo. Da oggi ci si mobilita, grazie per l’appoggio di tutti voi. Possiamo raggiungere questo importante obiettivo di rappresentanza, solo se ci siete voi. Partiamo da ora per incontrare chi è distante dalla politica, da chi è disilluso, per proporre un progetto politico che guarda alle persone. Non promesse altisonanti – ha sottolineato -, ma impegno, determinazione, capacità, ciò che finora è mancato dall’Italia in Europa. Risposte semplici che fanno la differenza come ad esempio per i comparti dell’Agricoltura, della Pesca, del Commercio, dell’Artigianato, che, grazie al nostro impegno, saranno rivisti in favore dei territori e degli addetti ai lavori, coniugandoli con una necessaria transizione ecologica non ideologica».
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