A Fabriano si è conclusa la residenza itinerante di artisti, manifestazione internazionale con il patrocinio dell’Unesco. La conferenza stampa di chiusura ha segnato il culmine di un’esperienza unica nel suo genere: la residenza itinerante di due artisti, Benoit Hamet, francese e Lin Diuhan, in arte Xiaolin, cinese, in un viaggio con partenza da Angouleme ed arrivo a Nanchino. Le residenze di una settimana vengono svolte in sette città creative mondiali, ciascuna rappresentativa di un Cluster della creatività (Letteratura, Musica, Design, Enogastronomia, Artigianato ed Arti Popolari, Cinema, Media Arts), per esplorare e documentare la diversità e l’originalità delle città creative Unesco. Fabriano, insignita nel 2013 del riconoscimento di Città Creativa nella rete delle Città Creative Unesco per l’unicità della sua tradizione cartaria, partecipa in rappresentanza del Cluster Crafts &Folk Art.
Questo progetto ha non solo rafforzato i legami culturali internazionali ma ha messo anche in luce il patrimonio immateriale e la creatività come leva per lo sviluppo sostenibile e l’innovazione. L’assessore alla Bellezza, Maura Nataloni, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa. «Questa residenza itinerante rappresenta un ponte tra Culture e Nazioni, – ha detto – e mette in evidenza il ruolo vitale della creatività nel promuovere la comprensione e lo sviluppo globale. Siamo onorati che Fabriano sia stata scelta come tappa della Residenza itinerante Angouleme – Nanchino, Giro del Mondo della Creatività, che consolida la nostra posizione nel dialogo culturale internazionale». Gli artisti, Benoit e Xiaolin, hanno condiviso riflessioni profonde sulla loro esperienza. Benoit, artista con un background che spazia dall’arte alla poesia, ha espresso il suo entusiasmo: “Fabriano ci ha accolti con una calda ospitalità e ci ha offerto un’ispirazione senza pari. La ricchezza culturale e la tradizione artigianale di questa città hanno arricchito il nostro lavoro, permettendoci di esplorare nuove direzioni creative” Xiaolin, noto per il suo approccio multidisciplinare che include pittura e fotografia, ha aggiunto: “L’incontro con la comunità locale e l’immersione nelle sue tradizioni sono stati per me fonte di grande ispirazione. La bellezza di Fabriano e la sua storia hanno lasciato un segno indelebile nel mio percorso artistico.”
Il progetto ha visto gli artisti impegnati in un’ampia gamma di attività, dalla residenza al Museo della Carta e della Filigrana alla visita dei plessi storico-artistici e culturali di Fabriano, tra i quali, l’Archivio Fedrigoni, la Pinacoteca civica “Bruno Molajoli”, la Biblioteca R.Sassi. Hamet e Xiaolin hanno potuto interagire con diverse realtà della città, Mastri cartai, giovani Artisti, Associazioni culturali, Associazione InArte, studenti del liceo artistico “Edgardo Mannucci”. I due artisti hanno anche partecipato a workshop con artigiani locali nella realizzazione di opere che riflettono la capacità creativa di Fabriano e l’impatto culturale e sociale dell’arte. La sintesi dell’esperienza a Fabriano verrà inserita nel Report finale che sarà presentato alla Conference Annuale Mondiale delle Città Creative Unesco, a Braga (Portogallo), nel luglio prossimo. «La residenza itinerante è stata una celebrazione della diversità e dell’innovazione. Attraverso il dialogo e la collaborazione, abbiamo potuto esplorare come l’arte possa essere un veicolo di cambiamento sociale, di innovazione e di sviluppo sostenibile – ha concluso l’assessore. Questa iniziativa ha rafforzato il legame tra Fabriano e la rete globale delle Città Creative Unesco, ponendo le basi per future collaborazioni e progetti che continueranno a promuovere i valori di pace, creatività e sviluppo sostenibile».
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