Sandro Antonelli non cambia rotta nel suo viaggio verso la fascia tricolore da sindaco. Apre al dialogo con chiunque voglia condividere il suo progetto elettorale alternativo al centrosinistra, quindi anche ai movimenti di Dino Latini, ma, dopo aver passato il Rubicone lo scorso 15 febbraio, non tornerà nelle Liste civiche Osimo. Dopo settimane di cannoneggiamenti, sembrano essere stati vani tutti gli sforzi impresssi dai pacieri per risanare le ferite.
«Ho sempre creduto nel dialogo e nella collaborazione – esordisce la nota che il 56enne ha diramato oggi pomeriggio – valori che ritengo imprescindibili per chiunque voglia davvero realizzare da protagonista la rinascita di Osimo, reduce da dieci lunghi anni di deludente amministrazione targata Pugnaloni-centrosinistra. Non c’è più tempo. Ora più che mai la nostra città ha bisogno di un progetto ambizioso e strutturato, che sia realmente alternativo a quello proposto dalle altre forze politiche» mette in evidenza. Come dire: adesso le condizioni le detto io.
Poi definisce il perimetro della sua azione. «Per questo la mia posizione non cambia così come rimane ferma e più che mai determinata la mia candidatura a sindaco. L’ho ribadito più volte e lo ripeto: sono disponibile a dialogare con chiunque voglia collaborare davvero alla costruzione di una alternativa seria, credibile e incisiva. Ma non si può guardare indietro, è il momento di andare avanti. E’ il momento di Osimo!» esorta Antonelli. La partita delle alleanze è tutta aperta. In questo momento c’è da credere che saranno più di due i candidati sindaci attesi ai blocchi di partenza per le Amministrative di giugno: oltre a Michela Glorio (centrosinistra) e Sandro Antonelli con la sua lista civica (più i partiti del centrodestra?), c’è il rebus movimenti latiniani. E chissà se Achille Ginnetti (Pof) opterà per la corsa solitaria o in tandem con altre liste?
(m.p.c.)
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