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Un docufilm sui detenuti marchigiani

ANCONA - Sarà presentato giovedì pomeriggio nella sala consiliare

Il carcere di Montacuto (Archivio)

 

Corsi per imbianchini, manutentori di aree verdi, addestratori di cani, operatori di canili, operatori di piercing e tatuaggi pensati. Con queste e altre attività i detenuti nei penitenziari marchigiani sono stati impegnati negli ultimi mesi in un ciclo di progetti rieducativi finanziati con risorse regionali mirati a promuovere “una modifica delle condizioni e degli atteggiamenti personali, nonché delle relazioni familiari e sociali, di ostacolo ad una costruttiva partecipazione sociale”. Tra le iniziative di formazione e recupero erano previsti anche interventi di mediazione linguistica e culturale e la realizzazione di un breve cortometraggio per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle esperienze formative dei detenuti adulti. Ebbene, quel cortometraggio è stato realizzato e completato, si chiama “Techne, l’arte del saper fare” ed è precisamente il frutto di queste esperienze. ll docufilm è stato realizzato da Scolastica srl, centro di formazione culturale e professionale accreditato dalla Regione Marche, ed il progetto è stato coordinato dalla direttrice Giovanna Giacchetti.

Il filmato ha un doppio obiettivo: rendere testimonianza del lavoro svolto e sensibilizzare la comunità sul tema del reinserimento socio-lavorativo e della accoglienza degli ex carcerati. Un documento inedito ed emozionante che l’Amministrazione comunale desidera porre all’attenzione di una platea attenta a questi temi e con la possibilità di intervenire a vari livelli. Il docufilm verrà presentato giovedì prossimo, 29 febbraio, alle ore 15,30 nella sala consiliare del Comune di Ancona. Alla proiezione interverranno le Autorità regionali e comunali – il vicesindaco Giovanni Zinni e l’assessore alle Politiche Sociali Manuela Caucci; sono stati inoltre invitati i direttori degli Istituti Penitenziari marchigiani, del Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria, il Garante regionale dei Diritti, le organizzazioni sindacali e le cooperative sociali coinvolte.

 

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