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Antenna di via Tonnini,
Paola Andreoni: «Bene il ricorso al Tar
promosso dal sindaco»

OSIMO - La vice sindaco plaude all'iniziativa di Simone Pugnaloni dopo le proteste dei residenti. «Quanto sta mettendo in atto la compagnia di telefonia mobile è grave e inaccettabile»

Paola Andreoni, vice sindaco di Osimo

 

Si allinea all’azione di ricorrere al Tar Marche contro l’antenna in fase di installazione in via Tonnini decisa dal comune di Osimo, la vice sindaco Paola Andreoni. Secondo le voci di corridoio nei palazzi della politica Andreoni (Pd) starebbe valutando di correre per le elezioni amministrative di giugno con una sua lista civica forse in tandem con quelle di Achille Ginnetti (Pof), Sul caso dei via Tonnini dimostra però di ritenere giusto quanto deciso dalla maggioranza di cui fa parte. «Condivido la preoccupazione dei residenti di via Tonnini del quartiere Sacra Famiglia. – spiega in una nota – Quanto sta mettendo in atto la compagnia dio telefonia mobile è grave. Inaccettabile la realizzazione di un palo ottagonale di 30 metri con un grappolo di antenne in una zona ad alta densità abitativa e di fronte e giochi ricreativi per giovani del quartiere. Anche l’Amministrazione comunale deve dimostrare tutta la sua capacità e autorevolezza nei confronti della compagnia telefonica. Trovo la realizzazione di questo “palo” un atto di prepotenza rivolto verso una comunità e un Comune che cerca il dialogo e la trattativa quando si devono costruire queste strutture necessarie alla esigenza delle telefonia, ma da realizzare con scelte condivise».

La vice sindaco ricorda che «il comune di Osimo, al fine di tutelare i cittadini ed il territorio, si è dotato di un regolamento ed una procedura per istallare le stazioni radio base. Dal confronto tra gestori e Comune, attraverso valutazioni tecniche sociali e ambientali, in tutti questi anni è stato possibile ai gestori telefonici predisporre la rete dei trasmettitori nel rispetto delle esigenze della comunità. La logica del confronto e del dialogo e della mediazione con l’ente ocale ( che tutela gli interessi di tutti i cittadini) deve essere sempre rispettata e non deve primeggiare la libertà di fare quello che per queste compagnie telefoniche è immediatamente più comodo, in barba alle esigenze della gente e della comunità. Così deve essere per l’istallazione dell’antenna, una scelta individuata dalla compagnia telefonica che non ha tenuto in nessun conto del nuovo piano delle aree preferenziali per la localizzazione degli impianti radioelettrici ( approvato dal Consiglio Comunale nel 2021)».

Paola Andreoni conclude sostenendo che «l’amministrazione comunale deve con autorevolezza proteggere i suoi cittadini, bene quindi l’iniziativa intrapresa dal Sindaco, di ricorrere al Tribunale Amministrativo per posizionare l’antenna in altro luogo, lontano dalle case e dalle strutture frequentate dai giovani. Credo che le compagnie telefoniche serie e responsabili non possano prescindere da un serio rapporto con il Comune, pertanto ritengo faccia bene il sindaco ad utilizzare tutta la forza e tutti i rapporti di cui dispone per fermare i lavori e trovare una soluzione condivisa».

 

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