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Arte e salute al ‘Carlo Urbani’:
murales dipinti sulle pareti
del reparto di Terapia intensiva

JESI - Concluso con successo il progetto ‘Umanizzazione delle cure’ nel reparto dell’ospedale diretto dal primario Tonino Bernacconi grazie agli studenti del liceo artistico ‘Mannucci’. In totale sono state impiegate circa 100 ore di lavoro che hanno coinvolto 5 diverse classi con 40 studenti

 

Si è concluso con successo oggi il progetto partito nel 2018 “Umanizzazione delle cure di terapia intensiva” e nato dalla collaborazione tra il Liceo Artistico “Mannucci” sede di Jesi e il reparto di Terapia intensiva dell’ospedale “Carlo Urbani”. L’obiettivo di questo percorso si è concretizzato nella realizzazione di murales sulle pareti del reparto con gli allievi del liceo che si sono adoperati nella decorazione del corridoio prospicente l’ingresso del reparto e delle 6 stanze di degenza. In totale sono state impiegate circa 100 ore di lavoro e in reparto hanno lavorato 5 diverse classi con 40 ragazzi che hanno partecipato alla progettazione delle immagini – da cui sono stati selezionati 7 bozzetti – e circa 35 ragazzi che si sono alternati negli anni nella realizzazione pittorica dei murales  coordinati  dalla professoressa Giuliana Pallotto

«Oggi la conclusione di questo esemplare progetto – spiega in una nota il direttore della Terapia intensiva di Jesi, Tonino Bernacconi –  con la consapevolezza di tutti che il lavoro di questi bravissimi giovani studenti porterà beneficio ai degenti al risveglio dopo la cura della malattia, ai familiari che soggiornano per ore a fianco del proprio congiunto, e a tutto il personale che opera nel reparto giorno e notte». «Questo progetto – aggiunge il dirigente scolastico Luca Serafini – ha permesso agli studenti di rendersi protagonisti di una operazione culturale volta a favorire la conoscenza a livello territoriale delle competenze e potenzialità operative della nostra scuola in collaborazione con una struttura sanitaria». «Le cure non possono e non devono mai essere scisse dall’empatia e dalla solidarietà nei confronti di chi soffre – sostiene anche la consigliera regionale Lindita Elezi, presente all’evento in rappresentanza della Regione – Per questo il lavoro dei ragazzi dell’Artistico non è encomiabile solo come performance, ma come messaggio. Quello di Jesi è un progetto di qualità e di valore che merita di essere replicato».

 

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