«Nel 2019, gli scrutini per lo schieramento di sinistra (Pugnaloni, Ginnetti, Monticelli e Pasquinelli) totalizzarono 10.536 voti, in confronto ai 9.484 voti ottenuti dalle Liste civiche, unitamente a quelli di Alessandrini e Mariani, con uno scarto di 1.052 voti a favore della sinistra. Al ballottaggio, entrambi i candidati hanno raccolto la metà dei voti degli astenuti: Pugnaloni ha ottenuto 2.685 voti su 4.781 di Ginnetti, Monticelli e Pasquinelli; Latini ha ottenuto 1.288 su 2.484 voti di Alessandrini e Mariani. La vittoria di Pugnaloni era pertanto assicurata già dal primo turno». Dino Latini (Liste civiche) fa leva sulla forza dei numeri per lanciare un nuovo appello all’elettorato e anche alle forze politiche.
«La situazione non subirà variazioni significative nel 2024, dato che il panorama politico generale rimane invariato, se non in peggio per le Liste civiche. – sottolinea in una nota il presidente del Consiglio regionale, ex sindaco di Osimo e leader dei movimenti civici – Da tempo sottolineo l’importanza di testimoniare fino al 2029, senza alimentare false speranze. Rinnovo questo appello in vista delle prossime elezioni comunali» conclude Latini.
Intanto, dopo l’ufficializzazione delle candidature di Michela Glorio (centrosinistra) e Sandro Antonelli (Osimo al Centro e Rinasci Osimo), qualcosa si muove anche sul fronte di Progetto Osimo Futura. Achille Ginnetti, insieme a Giuseppe Orlandi, presidente di Pof, il prossimo 6 marzo svelerà in un incontro stampa la posizione della sua associazione politica relativamente alla competizione elettorale dell’8 e 9 giugno prossimi.
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