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Trasferta amara con l’Arezzo:
Ancona sconfitta 3 a 0

SERIE C - La squadra toscana ha vinto con due reti segnate nel primo tempo e la terza al 93esimo. Per il club dorico il vantaggio sulla zona playout è sceso ad una sola lunghezza. Rinviato l’incontro in municipio tra il sindaco Daniele Silvetti e Toni Tiong per il centro sportivo

La partita con l’Arezzo

di Andrea Cesca

L’Ancona va ko anche ad Arezzo, si fa in salita la strada per la salvezza. La squadra di Colavitto incassa due gol nel primo tempo, uno più bello dell’altro, ed alza bandiera bianca. Nella ripresa il portiere dei padroni di casa, Trombini, non viene mai chiamato in causa e in pieno recupero l’Arezzo cala il tris. Il solito blackout difensivo consente ai padroni di casa di andare avanti due reti a cavallo della mezzora del primo tempo con Gaddini e Guccione, l’Ancona non reagisce nonostante l’ingresso di forze fresche dalla panchina e al 93’ Sebastiani sigla il primo gol nei professionisti. Nei due posticipi della 29esima giornata in programma domani sono palio punti pesanti in ottica salvezza, l’imprevedibile scontro diretto fra Sestri Levante e Spal mentre la Lucchese ospiterà il Rimini. La dorica potrebbe scivolare in quint’ultima posizione, intanto si comincia a pensare al turno infrasettimanale, il derby con la Fermana allo stadio Del Conero in programma martedì sera, un altro appuntamento da non fallire.

Allo stadio Città di Arezzo l’Ancona arriva orfana di Pellizzari, Saco e Paolucci, mister Colavitto fa partire titolare l’ultimo arrivato, il difensore Pasini e consegna la fascia di capitano a Gatto. La sconfitta casalinga con il Rimini ha riportato alla luce amnesie difensive che si sperava fossero un brutto ricordo. Nelle ultime sei partite sono arrivati solo cinque punti ed è risuonato il campanello d’allarme perché il vantaggio sulla zona playout è sceso ad una sola lunghezza.
Intorno alla squadra non regna la serenità, Roberto Ripa è uscito dai radar da diverso tempo, in settimana ha parlato il direttore sportivo Francesco Micciola per spiegare le dinamiche del calcio mercato di riparazione, il diesse finito nell’occhio del ciclone si è tolto qualche sassolino dalle scarpe ed ha lanciato frecciate alla proprietà «non ho potere di firma, così è difficile lavorare».

In municipio ad Ancona era previsto l’incontro decisivo fra il sindaco Daniele Silvetti e Toni Tiong per il centro sportivo che dovrebbe sorgere al fianco dello stadio “Del Conero” ma il presidente che aveva già rinviato gli appuntamenti di gennaio (per impegni lavorativi) e febbraio (per il capodanno cinese) ha rimandato ancora stavolta a causa di problemi familiari. Per fare chiarezza sarebbe opportuno l’intervento di Mauro Canil, definito dallo stesso Tiong il suo braccio destro.

Sono quasi duecento i tifosi arrivati dal capoluogo dorico, nell’Arezzo oltre all’ex Masetti sono assenti Risaliti, Polvani ed Ekuban. Gli amaranto vanno alla conclusione con Damiani dopo sei minuti, replica l’Ancona al 10’ con un destro di Prezioso, Trombini si rifugia in angolo.

L’Arezzo cresce con il passare dei minuti, Pettarello ci prova un paio di volte dalla distanza, poi i padroni di casa piazzano l’uno-due a cavallo della mezzora di gioco. Al 26’ Damiani recupera un pallone che arriva a Gaddini, il numero 11 controlla ai venti metri, se la sposta sul destro e sgancia un missile che si insacca all’incrocio dei pali, 1 a 0. Spagnoli servito con un istante di ritardo da Basso mette in rete ma l’arbitro non convalida per la posizione di fuorigioco dell’attaccante, sul ribaltamento di fronte l’Arezzo raddoppia: Donati sfonda a destra e serve Guccione, dribbling secco su Pasini e sinistro micidiale sempre sotto l’incrocio dei pali, lo stesso del primo gol, 2 a 0. L’Ancona sbanda nuovamente due minuti dopo, Perucchini salva in angolo su Gucci e si arrabbia con i compagni. Si va al riposo con i padroni di casa avanti di due gol.

Non cambia l’inerzia della partita in avvio di ripresa, dopo una decina di minuti Colavitto chiama le sostituzioni di Agyemang, Basso e Giampaolo, al loro posto entrano Martina, Energe e Cioffi. Poi esce anche Clemente per fare posto a Vogiatzis che batte subito una punizione e si lamenta per un presunto fallo di mano in area. Anche l’Arezzo va al tiro con una punizione di Guccione che colpisce l’esterno della rete. L’Ancona dovrebbe cambiare passo per provare a scardinare la difesa avversaria, l’Arezzo si difende con ordine e non rischia nulla, il cronometro scorre inesorabile, mancano le idee, il ritmo è troppo basso. Trombini non viene mai chiamato in causa, al terzo minuto di recupero Pettarello calcia forte dalla distanza, Perucchini respinge male, Sebastiani da due passi gonfia la rete e fa 3 a 0. Un’altra partita da dimenticare per il cavaliere armato.

AREZZO (4-2-3-1): Trombini 6; Donati 6, Lazzarini 6, Chiosa 6, Coccia 6 (19’ st Montini ng); Mawuli 6 (39’ st Settembrini ng), Damiani 6; Pattarello 6,5, Guccione 7 (19’ st Catanese ng), Gaddini 7 (19’ st Renzi ng); Gucci 5,5 (43’ st Sebastiani 7). A disp.: Borra, Ermini, Bianchi, Settembrini, Castiglia, Foglia. All. Indiani.
ANCONA (3-5-2): Perucchini 5,5; Cella 5,5, Pasini 5,5, Mondonico 5,5; Clemente 5,5 (17’ st Vogiatzis ng), Prezioso 5,5 (34’ st Moretti ng), Gatto 5,5, Basso 5,5 (12’ st Cioffi), Agyemang 5,5 (12’ st Martina ng); Spagnoli 6, Giampaolo 5,5 (12’ st Energe). A disp.: Vitali, Braghetti, Marenco, D’Eramo, Radicchio, Barnabà. All. Colavitto.
TERNA ARBITRALE: Davide Gandino di Alessandria (assistenti Vitale di Salerno e Cardinali di Perugia, quarto ufficiale Aloise di Lodi).
Reti: pt. 26’ Gaddini (Ar), 31’ Guccione (Ar); st. 48’ Sebastiani (Ar).
Note: spettatori 3.077 (118 ospiti). Calci d’angolo 4 a 4. Ammoniti Cella, Cioffi, Damiani, Mondonico. Recupero: 7’ (2’+5’).

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