Tantissime persone, diverse centinaia, hanno partecipato oggi pomeriggio al corteo per la pace in Palestina che si è snodato per le vie del centro di Ancona. Proprio come è avvenuto oggi a Roma alla manifestazione nazionale indetta dalla Rete Italiana Pace e Disarmo e dalla Coalizione AssisiPaceGiusta, nel capoluogo di regione associazioni, dall’Ambasciata dei diritti ai Centri Sociali delle Marche, e giovani sono scesi in piazza a fianco del popolo palestinese per chiedere il cessate il fuoco, «contro il genocidio in corso, contro chi specula sulla guerra e sul massacro di un popolo, per riaffermare collettivamente il diritto a manifestare e ad esprimere la nostra opposizione dentro le città e i territori in cui viviamo» e per protestare contro l’estradizione di Anan Yaeesh, palestinese in Italia con un permesso di protezione speciale dal 2019. Ingente il dispiegamento di forze dell’ordine per garantire che la manifestazione si svolgesse in sicurezza.
«Siamo partiti in centinaia da Piazza Roma, ci siamo tornati in migliaia. – scrivono sui social gli organizzatori – Un corteo compatto, determinato che si è ripreso le strade del centro di questa città, è non ha accettato divieti sul proprio percorso. Un corteo importante con un grande protagonismo giovanile. Sappiamo da che parte stare e continueremo a stare al fianco della Resistenza palestinese». La ‘marcia’ per la pace di Ancona con i 500 partecipanti (secondo le stime della Questura) si è avviata intorno alle 16 da Piazza Roma per sfilare in Corso Stamira verso il Viale della Vittoria, fino a piazza Diaz, poi in via Rismondo per ritornare in centro lungo Corso Garibaldi e per fare ritorno di nuovo in Piazza Roma, bloccando a tratti il traffico. In testa, dietro al camioncino con gli altoparlanti, è stato srotolato tra gli striscioni anche uno con scritto ‘Arrestate il genocidio, non chi lotta per fermarlo’. Il raduno, colorato da tanti cartelli e bandiere, si è concluso senza problemi intorno alle 18.30.
«L’articolato dispositivo di ordine e sicurezza pubblica predisposto dal questore, d’intesa con il prefetto, in linea con le indicazioni del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, è stato attuato dalle forze di polizia con equilibrio e buon senso, consentendo lo svolgimento dell’iniziativa in forma civile e pacifica.- fa sapere la Questura di Ancona – Il dialogo costante con gli organizzatori ha garantito che la manifestazione potesse realizzarsi senza alcuna criticità e senza interferenze con le attività lavorative del centro cittadino, nel rispetto della più ampia libertà di manifestazione del pensiero, costituzionalmente garantita».
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