E’ stato pubblicato il bando da un milione di euro per fare i nuovi asfalti di Osimo, annunciato dall’Amministrazione comunale con il bilancio di previsione approvato a dicembre. «Entro il 18 marzo andranno presentate le manifestazioni di interesse da parte delle aziende iscritte all’albo dei fornitori della Provincia di Ancona, che è la stazione unica appaltante. A quel punto, come da prassi, verranno sorteggiate 5 aziende alle quali chiedere un preventivo con il criterio del massimo ribasso per completare l’affidamento dei lavori entro fine marzo e avviare entro aprile i vari cantieri.- fa sapere in una nota il sindaco Simone Pugnaloni (Pd)- Nel maxiappalto da un milione di euro ci sono alcune strade di Osimo Stazione, come via Piave e via Cairoli nel centro abitato e via Agnelli nella zona industriale. In città saranno sistemate invece i tratti più ammalorati di via De Gasperi in zona Sacra Famiglia e la parte a valle di via San Giovanni».
Restyling anche per altre stradine secondarie, come via Monte Santo Pietro a San Paterniano, via Montegalluccio salendo da San Biagio a Santo Stefano, e via Pignocco, che dall’omonima zona industriale sale verso il Guazzatore. Tra l’altro via Pignocco era stata già rimessa a nuovo pochi anni fa ma nella parte a valle, ora tocca a quella più a monte, prima del centro abitato in zona Astea. «Nello stesso maxiappalto c’è il rifacimento del selciato di tutta via Costa del Borgo, la discesa che da via Fonte Magna porta a Borgo San Giacomo. – aggiunge Pugnaloni – Questo rappresenta l’intervento più corposo dell’intera procedura pubblica perché si tratta di rigare tutto il selciato della discesa che non solo rappresenta la strada principale per collegare il centro alla zona est di Osimo, ma è ormai iconica, con le salite bellissime che hanno fatto il giro del Mondo con i recenti appuntamenti a Osimo di Giro d’Italia e Tirreno Adriatico. Sempre in via Costa del Borgo, dalla prossima settimana partiranno i lavori di recupero dell’angolo verde panoramico all’incrocio con via Giulia. Il Comune provvederà a sistemare il marciapiede, rifare in splendido porfido i tre storici scalini che rappresentano di per sé delle sedute e a rinnovare e migliorare l’area verde con nuove aiuole e fioriture. Un intervento da 30.000 euro che, salvo imprevisti e maltempo, dovrebbe concludersi prima di Pasqua».
Incerta per Pasqua e forse procrastinata ad aprile infine l’inaugurazione del nuovo cinema Concerto in via San Francesco, con i residenti che si lamentano per i parcheggi di via Fontemagna ancora non fruibili per il cantiere. «Che questa amministrazione abbia seri problemi in tutto il territorio con i cantieri che avvia è ormai cosa risaputa; per questo non possiamo che condividere la protesta dei residenti del centro storico riguardante l’infinito cantiere dell’ex cinema Concerto. . commenta in una nota Francesco Sallustio, coordinatore delle liste ‘Osimo al Centro’ e ‘Rinasci Osimo’che sostengono il candidato sindaco Sandro Antonelli – Quei lavori vanno avanti da ormai 5 anni e l’inaugurazione della sala viene continuamente posticipata. Come sono 5 anni che dei preziosi posti auto in via Fontemagna sono preclusi ai residenti e cittadini. Due temi – quello dell’efficiente programmazione dei lavori e quello dei posti auto – che ci preme fortemente risolvere per garantire a tutti gli osimani un più sereno e quieto vivere».
Dino Latini (Liste civiche Osimo) invece osserva che «con l’apertura della sala ex cinema Concerto e del ridotto del Teatro La Nuova Fenice, saranno 4 i contenitori per spettacoli nel giro di pochi metri a Osimo. Ci saranno spettatori per tutti? – si domanda in una nota – Si presume che un osimano su tre frequenterà uno dei contenitori. Rispetto ai media di afflusso attuale, questo significherebbe triplicare le presenze. Me lo auguro, ma la vedo difficile. E i costi per mantenerli tutti? La Associazione non può fare sempre da polmone finanziario delle scelte dell’amministrazione comunale. Non è nata per gestire gli spettacoli, ma le esigenze dei bisognosi. Una politica razionale per la cultura non avrebbe escluso l’esistente, vale a dire il Teatrino Campana, solo per motivi partitici, ma avrebbe promosso il suo teatrino e migliorato l’esistente Teatro La Nuova Fenice» chiude Latini.
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