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Ocean Viking, migranti al PalaCasali.
Il vicesindaco Zinni:
«Ancona sta facendo la sua parte»

LE OPERAZIONI proseguono come da protocollo. Grande anche l'impegno di protezione civile, forze dell'ordine e Croce Rossa. Andrea Galvagno, presidente regionale Cri Marche: «Siamo presenti con 53 volontari. Cinque sono medici e altrettanti sono infermieri». Il delegato regionale attività sociali, Silvia Gatto: «Rodati a livello di accoglienza». Nel frattempo i naufraghi vengono rifocillati e forniti di indumenti e scarpe. Giocattoli per i bambini
Lo sbarco della Ocean Viking ad Ancona. Il vicesindaco Giovanni Zinni

Il vicesindaco Giovanni Zinni al porto

«Le operazioni proseguono esattamente come da protocollo. Successivamente avverrà il trasferimento al PalaCasali, dove si svolgeranno tutte le procedure tipiche del dopo sbarco (le identificazioni effettuate dalla polizia ndr), mentre le persone verranno ristorate e avranno l’occasione di poter riposare sulle brande allestite».
Lo ha detto il vicesindaco Giovanni Zinni, giunto nel tardo pomeriggio alla banchina 19 del porto di Ancona.
In serata, i migranti giunti a bordo della Ocean Viking sono quindi stati trasferiti al Palaindoor mentre la conclusione di tutte le identificazioni è prevista per domani alle 13 quindi, la maggior parte di queste andranno in Puglia, Toscana e Lazio».

Uno dei pullman in arrivo al PalaCasali

Circa i minori non accompagnati «attualmente, ma il conteggio è in atto – ha ripreso -, dovrebbero essere 32. Si tratta di quelle figure che vengono prontamente accudite dai Comuni. Ad ancona – ha ricordato – resteranno 10 persone e nel resto delle Marche andranno quelle rimanenti. Essendo piene le strutture, alloggeranno in albergo. Trasportate al Salesi le due donne incinta».
Come ribadito, si tratta di «uno sbarco grande nei numeri – ha chiosato Zinni -, ma soprattutto con una tipologia di persone, a bordo, che vengono anche da un mezzo naufragio: alcune saranno sicuramente provate ulteriormente anche a livello psicologico».
Inevitabile affrontare anche la tematica dei continui sbarchi. «Sicuramente – ha commentato il vicesindaco – esprimiamo un disagio, come tante realtà d’Italia, nel vedere come questi sbarchi proseguono in tal modo, e auspichiamo che l’unione Europea faccia delle politiche di auto ai paesi nordafricani, dove ci sono conflitti e disagi, affinché si possa ridurre il numero, anche nel tempo. Noi comunque, come città di Ancona – ha concluso -, stiamo facendo la nostra parte, come ci ha chiesto lo Stato, come ci ha chiesto il Governo; e pertanto stiamo facendo tutto quello che possiamo, per rendere agevole e di ausilio alla prefettura l’accoglimento di queste persone».

Silvia Gatto e Andrea Galvagno

Grande anche l’impegno di Croce Rossa, protezione civile e forze dell’ordine.
Andrea Galvagno, presidente regionale Cri Marche e pediatra, ha spiegato come siano presenti «53 volontari di Cri. Cinque – ha detto – sono medici e altrettanti sono infermieri. Poi – ha proseguito – se ne aggiungeranno altre a seconda delle esigenze. Presenti anche 3 ambulanze e 2 pulmini e, a seconda delle varie esigenze e richieste, ci muoveremo di conseguenza».
Silvia Gatto, delegato regionale attività sociali di Croce Rossa, ha illustrato il ruolo della Cri in queste situazioni. «Non è il nostro primo sbarco – ha ricordato – e siamo rodati a livello di accoglienza. Compito nostro, sarà quello di rifocillare queste persone e fornire, vestiti, scarpe e i giochi per i bambini. Poi, il ruolo più importante è al palazzetto, dove giocheremo con i bambini e staremo accanto a queste persone nell’attesa che vengano svolte tutte le operazioni di accoglienza».

Redazione CA (Foto/Video: Giusy Marinelli)

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