A distanza di 51 mesi dalla sottoscrizione dell’ultimo contratto collettivo nazionale di lavoro di settore, scaduto e non ancora rinnovato, questa mattina i lavoratori dipendenti dalle imprese associate a Federdistribuzione hanno partecipato ai diversi sit-in di protesta proclamati anche nella nostra regione dalle ore 10 alle ore 12 dalle organizzazioni sindacali di categoria, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Buona l’adesione al primo sciopero, all’interno di un pacchetto di sedici ore, registrata davanti al negozio di Ikea Camerano come anche negli altri punti vendita delle diverse province marchigiane, all’ Obi, Famila e A&O di Pesaro, all’Acqua & Sapone Civitanova Marche e San Benedetto del Tronto e all’Oasi Fermo. Alla base della mobilitazione scattata dopo la rottura al tavolo di trattativa di mercoledì scorso per il rinnovo del Ccnl della Distribuzione Moderna Organizzata, i confederali indicano «l’irresponsabilità di Federdistribuzione» nel presentare «svariate richieste finalizzate a sabotare diritti e garanzie attualmente contenute con Contratto collettivo nazionale di lavoro e che le lavoratrici ed i lavoratori della distribuzione commerciale hanno raggiunto a costo di sacrifici e di lotte nel corso degli ultimi decenni». In assenza del rinnovo contrattuale, secondo i sindacati, i lavoratori avrebbero quasi perso nello stipendio un quinto del loro potere d’acquisto.
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