Le evidenti difficoltà del mercato dell’elettrodomestico colpiscono tutti i grandi produttori del settore ed il crollo drammatico delle marginalità sono un preoccupante segnale.
«La tremenda contrazione di volumi produttivi – sottolinea in una nota Pierpaolo Pullini della Segreteria Fiom di Ancona – ha portato ad un forte ridimensionamento dei fatturati, così come l’aumento dei tassi di interesse, mettono a rischio la tenuta stessa delle imprese: lo vediamo nelle riorganizzazioni che stanno mettendo in campo le grandi multinazionali. Elica ha chiuso il 2023 con una perdita di ricavi del 13,7% e con un calo della marginalità, a fronte della quale l’azienda – prosegue -, apprendiamo voglia reagire con un forte piano di investimenti, prevalentemente in marketing ed anche in prodotto».
Lo stabilimento di Mergo «ha lavorato per l’intero anno ad 8 ore garantendo la piena saturazione, questo grazie ad un grande piano di smaltimento ferie, ad un poderoso progetto formativo e ad una riduzione dell’organico di almeno 200 persone. Il 31 dicembre 2024 – ricorda Pullini – scadrà il piano industriale condiviso nel 2021 al Mise ed alcune riflessioni risultano indispensabili: l’accordo prevede che alla scadenza l’organico di Mergo dovrà essere di 400 dipendenti full time ed oggi siamo sotto i 350, dopo ben 2 procedure di mobilità; i volumi produttivi previsti devono essere 650mila pezzi e nel 2023 – aggiunge – non si è arrivati neanche al 60%, quindi una riduzione, sulle previsioni, nettamente superiore rispetto alla contrazione di mercato generale; sarà necessario iniziare subito a richiedere il recupero dei periodi di contratto di solidarietà non utilizzato, considerato che anche l’ammortizzatore va in scadenza».
Per la Fiom, «Elica deve rispettare l’accordo perché nel piano condiviso e costruito con le lavoratrici ed i lavoratori, risiedono tutti gli elementi per affrontare le prossime difficilissime sfide. Il management decide di esplorare il mercato del cooking, allargando il proprio business, in un momento estremamente complicato per il settore: una grande sfida – va concludendo – che sarà fondamentale affrontare insieme alle proprie persone, rispettando tutti gli impegni presi, ad iniziare dai livelli occupazionali e dalle professionalità della fabbrica che saranno indispensabile per superare i prossimi anni, che si preannunciano complicati come non mai».
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