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Chiaravalle piange la morte
di Carolina Montessori

LA BISNIPOTE della pedagogista conosciuta in tutto il mondo per il suo metodo d'insegnamento è scomparsa a 69 anni domenica ad Amsterdam dove viveva. Il messaggio di cordoglio del Comune: «È stata la madrina della trasformazione della casa natale della bisnonna in uno spazio museale innovativo»

Carolina Montessori nella casa museo della bisnonna a Chiaravalle, città alla quale era molto legata

 

«Con immenso dolore vi annunciamo che il 7 aprile 2024 ci ha lasciato Carolina Montessori. Pronipote di Maria e archivista dell’Ami (Association Montessori Internationale), Carolina è stata una scrupolosa e autorevole rappresentante del percorso biografico e del pensiero scientifico della bisnonna nonché un prezioso punto di riferimento, a livello internazionale, per quanti si volessero accostare all’universo pedagogico montessoriano». E’ stato il comune di Chiaravalle ad annunciare la scomparsa improvvisa a 69 anni, nella città di Amsterdam dove viveva, della bisnipote della pedagogista conosciuta in tutto il mondo per il suo metodo d’insegnamento.

«Quando nel 2019 abbiamo intrapreso il lungo cammino che ci ha condotto sia alla celebrazione dei 150 anni dalla nascita di Maria Montessori sia alla riqualificazione della casa natale, Carolina è la prima persona che abbiamo contattato; e, con la disponibilità e l’affabilità che erano innate in lei, ha risposto subito sì» prosegue l’Amministrazione comunale di Chiaravalle. L’11 dicembre 2021, è stata anche fisicamente presente all’inaugurazione di Casa Montessori Chiaravalle, «un luogo che deve moltissimo a lei: Carolina è stata infatti la presidente del comitato scientifico che ha coordinato l’intervento di riqualificazione, – ricorda il Comune – ma il suo ruolo non si è limitato a un carattere simbolico. Carolina ha collaborato instancabilmente con il team progettuale, ha sottoposto i testi a un’attentissima cura, ha messo a nostra disposizione assieme alla sorella Ada Montessori e al cugino Alexander Henny abiti e oggetti appartenuti a Maria come anche immagini inedite dell’archivio familiare, ha risposto sempre e con entusiasmo a qualsiasi nostra richiesta e necessità. E, da Amsterdam dove viveva (e dove ricordava sempre con orgoglio il nome che suo padre aveva voluto dare a una casa della famiglia Montessori, “Chiaravalle”), è venuta alla tanto attesa giornata inaugurale, in cui ogni foto o intervista, ogni sguardo o sorriso, ogni abbraccio o stretta di mano erano giustamente per lei. È stata insomma la madrina della trasformazione della casa natale in uno spazio museale innovativo, capace oggi di attirare e di emozionare persone provenienti da tutto il mondo».

Quando di recente il Comune le aveva  proposto di tenere da remoto un intervento dedicato ai viaggi transoceanici di Maria nell’ambito del festival di cultura italo-argentina «che si è tenuto proprio lo fine settimana, Carolina ha detto come sempre sì. Ma caso o destino ha voluto che sabato scorso, giorno dell’iniziativa, lei stesse già lottando tra la vita e la morte; e, in accordo con la famiglia, abbiamo deciso di leggere la sua prefazione al diario di bordo di Maria Montessori durante il primo viaggio che fece in America nel 1913 (libro curato dalla stessa Carolina) e di mostrare un video realizzato per la riapertura di Casa Montessori, che brilla della luce che solo Carolina sapeva emanare. È stato il nostro modo di sperare in un miracolo e, visto l’accaduto, di salutarla. Cara Carolina, – conclude la nota del comune di Chiaravalle – era impossibile non rimanere colpiti dalla tua grazia, travolti dalla tua ironia e schiettezza, conquistati dalla tua gentilezza e generosità. È impossibile non provare per la tua perdita un dolore sconcertante, in cui ci stringiamo ai tuoi familiari e alle tante persone che ti hanno conosciuta, stimata, amata. E impossibile sarà anche dimenticarti».

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