di Monia Orazi
Ore 15,56 di oggi: il secondo stralcio della Pedemontana, gli 8 km e 400 metri tra Matelica Nord e Castelraimondo Nord (96 milioni di euro di spesa) è finalmente aperto e le prime auto transitano sul nuovo tracciato. A tenere a battesimo l’inaugurazione dopo il taglio del nastro delle autorità, un pubblico numeroso di qualche centinaio di persone, tra cui imprenditori locali e di Fabriano, politici di ieri e di oggi e due delle “menti” del progetto, l’ex presidente regionale Gian Mario Spacca e l’ex viceministro dell’economia Mario Baldassarri, padre del progetto Quadrilatero.
A fare da padrone di casa l’assessore regionale alle infrastrutture e lavori pubblici Francesco Baldelli: «Noi definiamo la Pedemontana autostrada dei territori interni. La regola della giunta Acquaroli è di non dare oboli a singole amministrazioni comunali per verniciare la stanza di un museo, ma servizi e infrastrutture, è solo così che si crea sviluppo nei nostri territori interni, si crea la sinergia con la costa. Solo così le Marche potranno avere una visione unitaria e tornare ad essere tra le Regioni più sviluppate d’Europa». E’ toccato poi al vicesindaco di Matelica Denis Cingolani ringraziare le maestranze della società Dirpa Webuild, Anas, Quadrilatero, la Regione ricordando la gioia che avrebbe provato il sindaco di Matelica Massimo Baldini, che ogni giorno andava a controllare come procedevano i lavori. Cingolani ha sottolineato l’importanza strategica dell’asse viario per tutto il territorio, permettendo di collegare Matelica in pochi minuti a Camerino e Fabriano.
L’amministratore delegato di Quadrilatero Marche-Umbria Eutimio Mucilli ha spiegato che è intenzione della società vedere terminato l’intero tratto sino a Muccia entro il 2024: «La Pedemontana ha la funzione di drenare il traffico e consentire agli utenti delle zone interne di raggiungere le due grandi direttrici ss 77 e ss 76, allo stato è suddivisa in 4 stralci, lunga 35 km circa ed un valore economico di quasi 350 milioni di euro. Oggi apriamo il secondo stralcio di 8 km e 400 metri che presenta tre svincoli, due gallerie per una lunghezza complessiva di un 1 km e 700 metri, poi cinque ponti. Questa è una sezione C, carreggiata a doppio senso di marcia. Per il completamento sino a Muccia, oltre al bypass in corso, contiamo di terminarla entro l’anno. Questa però è una zona ricca di storia, c’è una mole poderosa di reperti archeologici, gli ultimi ritrovamenti sono l’acquedotto romano e la villa romana, stiamo lavorando di concerto con la Soprintendenza per trovare le soluzioni che consentano di conservare questo patrimonio, ma anche di realizzare l’infrastruttura». Hanno portato i loro saluti Gino Sabatini presidente della Camera di Commercio e Antonio Pettinari consigliere della Quadrilatero, che ha detto: «Oggi è una festa, specialmente per me che ho sempre parlato di strade e scuole. Le infrastrutture sono sinonimo di sviluppo. Non ci può essere piano di sviluppo ambizioso, se non è sostenuto da un’adeguata viabilità, altrimenti è destinato a fallire in territori come questi, duramente colpiti, con tante peculiarità. Senza strade nessuno investirà in queste bellissime terre». Si è detto emozionato il presidente regionale Francesco Acquaroli, convinto che la strada cambierà il destino della zona interna delle Marche: «Questa cerimonia è attesa da tantissimi anni da tutte le comunità del territorio, un’opera infrastrutturale che da visione non solo al territorio, ma all’Appennino centrale, opera che fa da cerniera tra due regioni, tra tante valli, comunità e borghi. Lo dico con grande emozione, penso a quanto accaduto qualche giorno fa, quando il Cipess ha finanziato con cento milioni di euro un altro tratto, quando con la struttura commissariale si sta realizzando il tratto per collegare la parte Sud della Regione. Un’opera che cambierà il destino di questo territorio, sono emozionato di far parte della squadra che riesce a dare un contributo a questo territorio, da marchigiano mi rende orgoglioso».
Acquaroli ha chiamato a parlare l’ex presidente regionale Gian Mario Spacca: «Giornata di festa, che unisce terra e cielo e diverse generazioni, la Pedemontana è il totem della rinascita delle aree interne, per una possibilità di vita, visto che oggi tanto soffrono, vede attraverso tale realizzazione il concretizzarsi del sogno di tante persone. La Quadrilatero è stata osteggiata, perché dietro la concezione dello sviluppo della nostra Regione ci sono due visioni contrapposte. Una è Adriapolis, la megalopoli da Senigallia a San Benedetto, che si fonda sul concetto di grande dimensione e dovrebbe creare lo sviluppo di tutte le Marche. L’altro invece è quello da noi tutti perseguito, della città-Regione armonica ed equilibrio, dove le aree interne non sono quelle del destino delle foreste e della pastorizia, ma hanno dato tantissimo allo sviluppo della comunità regionale. Ringraziamo la determinazione di Acquaroli». E’ stato l’ex viceministro dell’economia Baldassarri a concludere la cerimonia istituzionale: «Non stiamo inaugurando un pezzo di strada tra Fabriano e Matelica, inserito nel tratto Fabriano Muccia, ma in realtà un pezzo strategico infrastrutturale per l’intera Regione, la prima pietra per completare l’intera Pedemontana, dalla valle del Metauro alla valle del Tronto. Era evidente lo squilibrio dell’A 14 sul mare che faceva scivolare le Marche verso la costa, è necessario riequilibrare la regione verso la montagna. Senza questa arteria le aree del terremoto continuano ad avere problemi, possiamo ricostruirle, ma senza collegamenti veloci lo squilibrio verso il mare non si ferma. E’ un’opera della Provvidenza, si dice aiutati che Dio t’aiuta». Baldassarri ha ricordato commosso Gennaro Pieralisi ed Ermanno Pupo, storici componenti della Quadrilatero ed i presenti hanno applaudito.
DATI TECNICI – Il tratto aperto al traffico, per un investimento di 95,7 milioni di euro, è lungo complessivamente 8,4 km e si aggiunge al primo stralcio aperto nel 2021 rendendo percorribili complessivamente 17 km tra Fabriano e Castelraimondo. Il tracciato comprende 2 gallerie: la galleria “Croce di Calle, lunga 1,5 km, e la galleria “Mistrianello”, lunga circa 1 km. Sono inoltre presenti 5 ponti e viadotti e 4 svincoli a livelli sfalsati che assicurano la connessione alla viabilità locale: Matelica Nord, Matelica Ovest, Matelica Sud e Castelraimondo Nord. Nel frattempo, proseguono i lavori per il completamento dei restanti due stralci funzionali che completeranno l’intera direttrice Fabriano-Muccia, lunga complessivamente 35 km, per un investimento totale di 344 milioni di euro.
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